Emergenza maltempo a Pistoia

Le piogge attivano l'allerta fiumi. Avviate le pompe idrovore e impianti del Consorzio di Bonifica. Si è riunita l’unità di crisi della Protezione civile comunale. Arno sotto i livelli di guardia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2010 21:12
Emergenza maltempo a Pistoia

Pistoia, 23 dicembre 2010 - Nuove frane a causa della pioggia questa mattina in provincia di Pistoia: chiuse al traffico alcune strade lungo l'Appennino. Uomini e mezzi del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese Bisenzio a lavoro, da ieri mattina a stasera, per tenere sotto controllo il livello di fiumi e canali delle province di Pistoia, Prato e Firenze. Al Molin Nuovo, nel Comune di Quarrata, sono state attivate le pompe idrovore per scaricare il Quadrelli, dopodiché si è provveduto a scaricare il Senice e Le Galligane.

A Pistoia, a causa delle piogge della notte e della mattinata, si è riempita la cassa di espansione sull'Acqualunga, in località "Il Chiodo". Durante la notte, gli uomini del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese Bisenzio hanno quindi provveduto alla loro vuotatura, per renderla in grado di far fronte, oggi, a eventuali nuove emergenze. Sempre a Pistoia, il Consorzio è intervenuto sulla Brana, presso il ponte dei Nesti, ma anche sull'Ombroncello (a valle di via del Leone) e sul torrente Bure, in località Montale, per riparare "fontanazzi" e segnalare il crollo di un muro.

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Da ieri è in azione anche l'impianto idrovoro di Castelletti, a Signa (Firenze), che permette di mettere in sicurezza anche le aree a monte, attraversate dal fiume Ombrone. Le pompe sono state attivate alle 8.30 di ieri mattina e hanno lavorato ininterrottamente fino alle 12.25 per riversare artificialmente l'acqua nell'Ombrone.

Dalle 12.25 è stata necessaria un'interruzione, a causa del livello troppo alto del fiume che non poteva accogliere altra acqua. Intorno alle 13.30, l'impianto del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese Bisenzio è entrato di nuovo in funzione e sta tuttora lavorando. Le piogge delle ultime ore non destano al momento allarme per quanto riguarda la città di Firenze. Lo assicura la Protezione civile comunale, dopo la riunione dell’Unità di crisi nella sala operativa dell’Olmatello con tutti i responsabili di servizi comunali, aziende partecipate e 118 per fare il punto della situazione. Nelle ultime 48 l’azione congiunta dello scioglimento della neve, dell’aumento delle temperature e delle piogge abbondanti ha causato un’allerta meteo per criticità elevata nei bacini dell’Ombrone pistoiese, del Bisenzio e del Medio Valdarno.

Considerate le previsione meteorologiche delle prossime ore saranno possibili criticità idrauliche con tracimazioni di canali o allagamenti. Questi problemi, però, potrebbero riguardare solo i primi due bacini e in misura minore il centro abitato di Firenze: l’Arno è al di sotto del primo livello di guardia e i torrenti, in particolare Greve ed Ema, non destano preoccupazione. La situazione, quindi, è al momento tranquilla ma il monitoraggio è costante e se si registrassero repentini cambiamenti e la situazione dovesse subire un peggioramento scatterebbero le azioni di monitoraggio e contrasto decise nell’Unità di crisi. Nell'area pratese, è stato attivato l'impianto idrovoro dell'Agnaccino, a Oste di Montemurlo, mentre altri interventi si sono registrati sul Calice e sul fosso Ficarello, a Iolo.

Anche in questi casi, sono stati sorvegliati gli argini e riparati i fontanazzi utilizzando sacchi di sabbia e presse di fieno. «Abbiamo impiegato 24 persone - spiega il Presidente del Consorzio di Bonifica Ombrone Pistoiese Bisenzio, Paolo Bargellini - che stanno tuttora continuando a monitorare la situazione con il supporto dei volontari della Protezione civile. Ancora una volta ribadiamo la necessità di interventi strutturali sugli argini che presentano vari nodi critici per i quali servono finanziamenti specifici».

Oggi le famiglie interessate dallo smottamento di terreno verificatesi ieri nella frazione Le Confina a Terrigoli di Vernio sono potute rientrare nelle loro case dopo la verifica di stabilità dell'edificio compiuta dai tecnici del Comune in un soppralluogo congiunto con altri tecnici, compreso un ingegnere e il geologo. L'edificio non mostra infatti segni di sofferenza statica rispetto al movimento franoso avvenuto a valle dello stesso e quindi è ritenuto sufficientemente sicuro consentire il rientro alle famiglie che vi abitano.

La situazione è comunque monitorata e in caso di un proseguimento delle piogge altri soppralluoghi saranno compiuti nei prossimi giorni.

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