"Sono contento per le popolazione venete duramente provate da un dramma pesante. E lo dico sinceramente. Ma il Governo avrebbe fatto meglio a stanziare fondi anche per le altre regioni colpite, tra cui la Toscana, anche se meno duramente del Veneto, ma in sofferenza anch'esse per i danni provocati ad abitazioni, imprese e infrastrutture". E' questo il primo commento del presidente della Toscana, Enrico Rossi, alla notizia dell'immediato stanziamento di 300 milioni di euro disposto dal Governo a favore del Veneto, colpito dall'alluvione. "Noi ci batteremo per la Toscana – prosegue il presidente - e lo faremo senza bisogno di minacciare rivolte fiscali, e senza avere padrini come è stato il ministro Bossi per il Veneto.
Ci batteremo sulla base del principio costituzionale che afferma il diritto ad essere trattati in modo equo e proporzionale ai bisogni". Il presidente ricorda poi come in seguito all'alluvione del Natale 2009 la Regione Toscana è intervenuta con un proprio stanziamento di 67 milioni di euro, contro i 66 promessi dal Governo, di cui fino a questo momento sono arrivati soltanto 14, a fronte di danni censiti per 510 milioni di euro, di cui quelli ammissibili a finanziamento sono 428. Per riparare i guasti provocati delle frane che a Massa tra il 31 ottobre e il 1 novembre hanno causato tre morti e che hanno colpito anche la Lucchesia, la Regione ha già stanziato 7 milioni di euro, mentre dal Governo non è arrivato né 1 euro, né alcun impegno finanziario.
La stima dei danni del maltempo di Ognissanti 2010 è tuttora in corso, ma si reputa che per farvi fronte serviranno non meno di 50 milioni di euro, una cifra probabilmente destinata a crescere. "Mi auguro quindi – conclude Enrico Rossi - che per il Veneto non vada a finire come per la Toscana: si promettono finanziamenti, ma poi i soldi non arrivano". (di Remo Fattorini e Tiziano Carradori) Previsioni meteo Si avvia verso una lenta normalizzazione la situazione meteo in Toscana.
Stanotte cessa pertanto lo stato di allerta per il maltempo, anche se le previsioni parlano di nuvolosità irregolare a tratti intensa più consistente sulle province settentrionali con precipitazioni sparse dalla costa verso le zone interne. I fenomeni di questi giorni si attenueranno a partire dal pomeriggio. In provincia di Massa Carrara alle 194 persone fuori casa se ne è aggiunta un'altra, con un evacuato in più a Lavacchio. Dunque in tutto sono 195, circa 50 famiglie.
La situazione nelle zone montane della Lunigiana non fa segnalare ulteriori aggravamenti, nelle aree tra Massa e Carrara si sono invece verificate frane di modesta entità, che continuano però ad essere attentamente monitorate. Le criticità maggiori oggi si sono registrate sul litorale. In particolare a Marina d i Massa e ai Ronchi si sono verificati allagamenti diffusi, e la violenta mareggiata ha lambito alcuni stabilimenti balneari, nonostante l'azione di contrasto mediante sacchi di sabbia.
Ha tracimato anche il fosso Poveromo. In provincia di Arezzo si sono verificate due frane nel Comune di Castelfranco di sopra, che hanno compromesso la viabilità sulla strada comunale della Lama e ristretto la carreggiata della strada delle Fossate. In provincia di Grosseto i livelli di tutti i fiumi monitorati stanno tornando alla normalità e alle 12 di oggi è stato chiuso il servizio di piena sul fiume Pecora. In provincia di Pisa da registrare problemi alla viabilità in vari comuni (Riparbella, Guardistallo, Montecatini Valdicecina).
A Pisa si è allagato il sottopasso sulla strada statale dell'Arnaccio, chiusa dal chilomerto 11 al chilomerto 19. In provincia di Firenze criticità nel parco di Villa Demidoff a Pratolino per allagamenti causati dalla saturazione del terreno. A Bagno a Ripoli è stata chiusa per frana via delle Tavarnuzze tra via di Balatro e via di Cerreto. (di Lorenza Pampaloni) Buona tenuta di argini e impianti Nonostante le piogge straordinarie di questi giorni, il sistema di fossi, canali e impianti della Piana fiorentina sta reggendo senza problemi, anche se la vigilanza resta alta.
Uomini e mezzi del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, insieme a tutti gli altri enti competenti in materia di sicurezza idraulica stanno monitorando costantemente la situazione, con sopralluoghi lungo i corsi d’acqua, soprattutto nei luoghi più critici. Il regolare deflusso delle acque verso i fiumi maggiori (Arno e Bisenzio in primis) non ha al momento reso necessaria l’attivazione di idrovore e casse di espansione, che sono comunque pronte a entrare in funzione se le piogge dovessero continuare o intensificarsi.
La sola idrovora del Fosso di Piano a Signa è entrata in funzione, per circa due ore, per aiutare il deflusso del Fosso di Piano verso il Bisenzio in concomitanza con una precipitazione intensa ma relativamente breve. L’unico problema si è verificato al momento sul territorio del Comune di Sesto Fiorentino dove il Canale Gronda, un corso d’acqua minore che attraversa il parco della Piana, è tracimato in un punto allagando alcuni campi coltivati. Non ci sono stati comunque pericoli né rischi per le abitazioni, lontane dal punto di esondazione.
Sul posto sono intervenuti i tecnici del Consorzio di Bonifica dell’Area Fiorentina, che stanno monitorando la situazione. Ma a Firenze cadono due cipressi, chiusa via Vittorio Emanuele II Da oggi pomeriggio via Vittorio Emanuele II è chiusa al traffico. A causa delle intense precipitazioni degli ultimi giorni, infatti, due cipressi che si trovavano all’interno del parco del convento dei Frati Cappuccini al Poggetto sono caduti. In pratica si è verificato quello che i tecnici chiamano fenomeno di rotazione, ovvero le radici dei cipressi, poco profonde, hanno perso la presa sul terreno bagnato e gli alberi hanno iniziato a ruotare per poi cadere a terra, apparati radicali compresi.
I cipressi facevano parte di un filare che corre lungo il muro di recinzione del parco e quindi gli alberi sono finiti sulla strada. Immediato l’intervento della Polizia Municipale, dei tecnici del Comune (direzione ambiente e mobilità) e dei Vigili del Fuoco. Sul posto anche l’assessore alla mobilità e manutenzioni Massimo Mattei. Proprio i Vigili del Fuoco hanno ordinato, per ragioni di sicurezza, la chiusura del tratto di strada all’altezza del numero civico 197. Nonostante il terreno sia di proprietà privata, per contenere la durata della chiusura di via Vittorio Emanuele II l’Amministrazione comunale ha chiamato subito un tecnico per verificare la stabilità degli altri cipressi lungo il muro di recinzione del parco, ma il controllo non è ancora terminato.
Se le verifiche daranno esito positivo, secondo i tecnici la strada potrà essere riaperta a breve. Altrimenti sarà necessario procedere a interventi di messa in sicurezza degli alberi. “Comprendiamo i disagi dei cittadini – dichiara l’assessore Mattei – ma esigenze di sicurezza hanno raccomandato ai Vigili del Fuoco di chiudere la strada. Da parte nostra, come Amministrazione, siamo stati presenti da subito sul posto e continueremo a monitorare e a lavorare per risolvere quanto prima la situazione.
Anche procedendo direttamente all’esecuzione, se necessario, degli interventi" conclude l’assessore. (mf)