L'emergenza neve dei giorni scorsi, che tanti disagi ha causato alla viabilità a Firenze è al centro del dibattito politico odierno. Il presidente della Regione Enrico Rossi ha consegnato oggi al Procuratore della Repubblica di Firenze Giuseppe Quattrocchi un esposto-denuncia «in relazione al grave disagio subito, nell'ambito del territorio regionale, dai cittadini in conseguenza del collasso della mobilità» di venerdì scorso. Nell'esposto sono elencati i soggetti che, a fronte dell'avviso di criticità a causa neve diramato dal Servizio Idrologico regionale giovedì alle ore 12.56, avrebbero dovuto attivarsi: Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia Spa (che hanno rispettivamente la proprietà delle reti e il compito di gestire il servizio), Società autostrade Spa e Salt (per il tratto della A12 da Livorno al confine con la Liguria e alla bretella Lucca-Viareggio) , Anas (competente per la viabilità ordinaria statale e regionale) e Ati Global Service, capogruppo Autostrade Spa (competente per la gestione della Fi-Pi-Li).
Le ipotesi di reato configurate sono quelle di interruzione di pubblico servizio (art. 340 Codice penale) e rifiuto di atti d'ufficio (art.328 primo comma Codice penale), tenendo conto della giurisprudenza che riconosce come «rifiuto implicito» anche la «mera omissione». «Lo avevo annunciato – afferma il presidente Enrico Rossi – il ricordo e le conseguenze penali e civili di quanto accaduto in Toscana in questi giorni non si scioglieranno come neve al sole, per quanto starà in mio potere e nella volontà dei cittadini, che siamo determinati a sostenere nelle loro iniziative».
L'esposto consegnato al Procuratore Quattrocchi, insieme a una voluminosa cartella contenente i messaggi e le segnalazioni dei cittadini ricevute in questi giorni dal presidente Rossi, prende le mosse dall'avviso di criticità dira mato il 16 dicembre alle ore 12.56 dal Servizio Idrogeologico Regionale. Un avviso in cui si parlava di «neve dalle ore 7.00 di venerdì 17 dicembre fino alle ore 9.00 di sabato 18 dicembre. Diffuse nevicate sino in pianura sulle zone interne e a quote collinari lungo la costa.
Possibili accumuli massimi sino a 10-15 cm in pianura, fino a 20 cm. a quote collinari. Diffusa formazione di ghiaccio dalle ore 22 di Venerdì fino alle ore 9 di sabato». La delibera di giunta n.611 del 2006, allegata all'esposto, prevede per una allerta moderata «diffusi problemi alla circolazione stradale. Isolate interruzioni della viabilità. Possibilità di danneggiamenti delle strutture. Possibilità di isolati black out elettrici e telefonici». »Nonostante questa allerta tempestivamente diffusa – prosegue l'esposto – la Toscana si è trovata a subire un collasso della mobilità ferroviaria, autostradale e stradale.
L'Italia è stata letteralmente tagliata in due». Oltre a ricordare il progressivo blocco della rete, il mancato funzionamento degli scambi gelati, l'assoluta mancanza di informazioni ai viaggiatori il presidente cita un esempio clamoroso: «Alle ore 8.30 del 18 dicembre – scrive nell'esposto – sul sito di Trenitalia Spa, alla stazione di Lucca i treni risultavano tutti in orario. I passeggeri presenti hanno attestato, invece, che in quella stazione, alle 8.30 di sabato, tutto era fermo.
I treni, a partire da quello delle 6.53, erano contrassegnati sui tabelloni con le indicazioni IND oppure SOP (indisponibile o soppresso)». Altrettanto impressionante la descrizione che il presidente della Regione fa della situazione che si è verificata a livello autostradale. L'A12 bloccata nel tratto Rosignano-Collesalvetti, come pure la A1 nel tratto Incisa-Firenze e Valda rno Aretino-Firenze Sud. «Migliaia le auto coinvolte – prosegue il presidente – con un blocco completo del traffico verso nord, una coda di veicoli di 38 chilometri ed un forte rallentamento verso sud».
Ha sofferto anche la viabilità ordinaria «per le disfunzioni organizzative di Anas»: code sulla Firenze-Siena, drammatico incidente nei pressi di Cortona dovuto al ghiaccio. Per quanto riguarda la FI-PI-LI secondo l'esposto la società di gestione Global Service «non ha adottato le misure idonee e necessarie ad evitare il grave disagio degli utenti, tanto che la FI-PI-LI venerdì è stata fuori uso.» Tutto questo «dimostra una scarsa capacità organizzativa di tutti i soggetti che gestiscono la rete stradale e autostradale, che non hanno operato in modo preventivo e che tendono, quando la situazione si presenta critica, a scaricare il traffico su arterie gestite da altri soggetti» Le prove? Stanno nelle registrazioni della Protezione Civile Regionale e nelle centinaia di segnalazioni dei cittadini. “In merito alla nevicata di venerdì 17 dicembre 2010 (la si può definire tranquillamente un'alluvione bianca) che ha messo in ginocchio Firenze e la sua Provincia, Empolese Valdelsa compreso, con automobilisti bloccati fino a tarda notte, autobus e treni bloccati, con passeggeri trattati come bestie e abbandonati tra i binari gelati, è indubbio che le Ferrovie dello Stato, l'Anas e la Società Autostrade abbiano le loro responsabilità, da cui però pensiamo, non siano immuni numerosi amministratori locali, dato che ci risulterebbe che l'allarme meteo sia stato dato tra martedì 14 e mercoledì 15 dicembre 2010.
Il consigliere regionale della Lega Nord Gianluca Lazzeri esprime la propria solidarietà a tutti i cittadini toscani che si sono trovati in una situazione di grave emergenza durante la nevicata di venerdì 17 dicembre e nei giorni successivi. Solidarietà che è anche condivisione, "essendomi anch'io trovato nell'ingorgo del traffico per 8 ore. Posso affermare con sicurezza che la situazione non è stata gestita da nessuno. Percorrendo il tratto di strada Firenze- Prato Est non si è incontrato alcun mezzo di soccorso ed alcun rappresentante delle Forze dell'ordine, dei Vigili Urbani e della Protezione Civile.
Devono essere individuate le responsabilità e questa volta chi ha sbagliato deve pagare”. "Il ministro Matteoli venga a riferire in Parlamento, invece che praticare lo scaricabarile prima con i prefetti ed ora con il ministero dell'interno. Dal vertice di oggi era lecito aspettarsi di più. Venerdì scorso in Toscana c'è stata una debacle totale ed ingiustificata dei servizi di trasporto. Oltre al coordinamento, servono investimenti ed una gestione dell'emergenza non affidata al caso".
Così il senatore Andrea Marcucci (PD) ha commentato l'esito della riunione convocata a Roma dal ministro delle infrastrutture per valutare il comportamento dei gestori durante l'ondata di maltempo della settimana scorsa. "Intanto registro con soddisfazione la decisione della Procura di Firenze di aprire un fascicolo a seguito dell'esposto presentato dal presidente Rossi. Insieme a Firenze -prosegue il parlamentare- Lucca è stata l'epicentro di una incredibile debacle Nella denuncia del governatore della Toscana si fa riferimento a quanto è successo alla stazione ferroviaria di Lucca.
Nella giornata di venerdì- spiega il parlamentare- dopo le 14 non sono praticamente più partiti treni. Sono mancate informazioni di qualsiasi tipo e la situazione non è migliorata il giorno successivo nonostante le diverse indicazioni contenute nel sito di Trenitalia. Una prova di incapacità alla quale non vogliamo più assistere". L’emergenza neve sottopone anche alla Provincia di Firenze “situazioni di criticità evidente che non sono negabili e cha vanno risolte: vi sono falle e modalità nel Global service che vanno corrette.
D’altra parte – spiega il Presidente della Provincia Andrea Barducci al Consiglio provinciale che ha affrontato nella seduta odierna le questioni legate al maltempo – la nostra struttura ha risposto tempestivamente con gli strumenti a disposizione, adoperandosi al meglio e al massimo – penso ai nostri tecnici e operai – per affrontare le emergenze con risultati non trascurabili”. L’atteggiamento “catastrofista” è da rigettare, per la vice Presidente e assessore alla Infrastrutture Laura Cantini, “perché ottiene lo stesso inutile risultato di chi va sempre a cercare le colpe negli altri.
Tutto ciò che abbiamo gestito direttamente con uomini e mezzi della Provincia di Firenze o che che è stato diretto da noi ha dato buoni risultati, in alcuni casi soddisfacenti. Devo sottolineare che è stato difficile tenere contatti con Anas e Autostrade e nonostante questo non posso non rilevare che a fronte di una situazione difficilissima, il tasso di incidentalità è stato contenuto senza effetti gravi”. Circa la Fi-Pi-Li “quanto accaduto evidenzia il problema di trovare il modo di chiudere prima la superstrada, non appena si evidenziano criticità legate al maltempo”.
Da sottolineare che, come spiegato dall’assessore provinciale ai Trasporti Stefano Giorgetti, che nella notte di venerdì era stato operato un trattamento preventivo di salatura della Fi-Pi-Li. Difficili gli interventi degli spalaneve a fronte dei mezzi pesanti che hanno letteralmente bloccato, “intraversandola” in più punti, la Fi-Pi-Li. “Nella gestione della Fi-Pi-Li – insiste Laura Cantini – è necessario che il Global service sia in grado di individuare modalità che evitino che la gente rimanga intrappolata in presenza di eventi come quello accaduto”.
Sono stati 110 gli uomini e 86 i mezzi (68 della Protezione Civile, 18 forniti dal Global Service) che hanno operato per conto della Provincia di Firenze per fronteggiare i disagi provocati dalla nevicata eccezionale, nevicata “che ha superato le previsioni contenute nell’allerta meteo diramato giovedì sera, che prevedeva da uno a cinque centimetri sul territorio fiorentino e sulla piana, dieci centimetri nel Chianti, sui colli fiorentini e nel Mugello”. “L’intervento – ha osservato ancora Giorgetti - è stato repentino soprattutto sulla nostra viabilità.
Già alle 12.30 di venerdì avevamo gli spalaneve attivi su tutto il territorio per ripulire la viabilità. Il problema è che la neve è via via aumentata di intensità, e quindi è non stato sufficiente un solo passaggio, ma ne sono occorsi di ripetuti. In alcuni casi i problemi che si sono verificati sono stati causati dal blocco del traffico autostradale che ha riversato sulla rete provinciale parte del traffico a lunga percorrenza. L’intasamento ha provocato il rallentamento dei mezzi spalaneve attivati dalla Provincia”.
“Per quanto riguarda ciò che è accaduto in autostrada – prosegue l’Assessore Giorgetti - posso aggiungere che le 19 squadre di volontari, attivate dalla Protezione Civile della Provincia per distribuire i generi di conforto, hanno dovuto risalire a piedi la colonna di auto, entrando dagli ingressi ufficiali dell’A1, perché il tratto di autostrada compreso tra Firenze Sud e l’uscita di Incisa in cui si sono incolonnate auto e camion è privo di accessi laterali di emergenza, e non è stato quindi possibile arrivare al cuore della coda”.
Ulteriori problemi affrontati sono stati quelli causati dal blocco delle comunicazioni telefoniche mobili che ha costretto gli operatori della Provincia a utilizzare altri mezzi per mantenere i contatti”. La Provincia di Firenze si è adoperata assieme al Comune per allestire una punto di ricovero per i passeggeri fermi alla stazione di Santa Maria Novella all’interno della Fortezza da Basso. “Stiamo studiando – ha concluso Giorgetti – sta studiando tutto ciò che è successo tra venerdì e sabato, per valutare eventuali correttivi da apportare alle procedure finora adottate per fronteggiare le situazioni di emergenza come quella che si è verificata nello scorso fine settimana”. Chiedere scusa, rivedere i contratti di global service, evitare "lo scaricabarilismo".
Il dibattito in Consiglio provinciale sull'emergenza neve, dopo la comunicazione effettuata dalla Giunta nell'assemblea di Palazzo Medici Riccardi, individua alcune piste di riflessione su quanto accaduto con l'emergenza neve. Andrea Calò, "donato" un pacco di sale fine all'assessore alla Protezione civile Stefano Giorgetti, denuncia la "sottovalutazione dell'emergenza neve: non ha funzionato la rete degli amministratori, poi ci sono le responsabilità tecniche. Provincia, Regione e Comune di Firenze non hanno saputo governare e hanno il dovere di chiedere scusa ai cittadini".
Piero Giunti (Pd) ha annunciato la convocazione della Commissione trasporti della Provincia, richiesta peraltro da Pd, Rifondazione e Lega: "Si tratta di accertare le responsabilità e di dare una risposta alle umiliazioni subite dai cittadini". Riccardo Lazzerini (Sinistra ecologia e libertà) rileva che come "quando reagiamo al Governo che racconta frottole dicendo che non c'è la crisi, bisogna d'altra parte ammettere i nostri errori nel quadro di uno scenario devastante. Ora si tratta di trovare soluzioni".
Marco Cordone (Lega Nord) ha parlato di "alluvione bianca", denunciando responsabilità di "amministratori oltre che di Anas, Ferrovie e Autostrade, visto che l'allarme meteo era stato lanciato per tempo". "In alcuni casi è meglio dire 'Abbiamo sbagliato' - ha detto Alessandro Cresci dell'Italia dei Valori - L'allarme neve era stato lanciato giorni prima e si parlava di 16 cm di possibilità di caduta e non di 5". Samuele Baldini (Pdl) chiede "scusa ai cittadini a nome della Provincia di Firenze: centinaia di persone hanno subito una cattiva gestione del territorio e dell'emergenza.
C'è stata una sottovalutazione. Al panico Regione e Comune hanno risposto con una certa arroganza. Do atto di un atteggiamento diverso della Provincia". Per Federico Tondi (Udc) "è più saggio fermarsi e dire 'Ci siamo sbagliati': il nostro è un territorio in cui bastano pochi centimetri di neve per andare in tilt. E' infantile andare oggi a fare le misurazioni col righello". Massimo Lensi (Pdl) individua nel "giornodopismo" e nello "scaricabarilismo" due pericoli per non accertare responsabilità che sono diffuse, a partire dalla "fallimentare comunicazione con i cittadini".
Remo Bombardieri (Pd) sottolinea come "è inaccettabile quello che è accaduto: è inammissibile fare passare la notte nelle auto. Dobbiamo rivedere bene come vengono erogati i servizi per conto della Provincia. Autostrade non può venire a raccontarci barzellette". Adamo Azzarello (Pd) ha ringraziato "i dipendenti della Provincia per tutto quello che hanno fatto: mentre andiamo ad accertare le responsabilità, va definita e promossa ulteriormente una più efficace cultura della prevenzione". "Ringrazio la pazienza solidale di tanti cittadini - ha spiegato per parte sua Salvatore Barillari (Pdl) - e sottolineo due evidenze: da una parte la sottovalutazione e dall'altra la necessità di chiedere scusa ai cittadini".
Franco Pestelli (Pd) insiste sulla "cultura della prevenzione: la politica deve riflettere su quanto accaduto ma non mi sento di buttare via lo strumento del global service. Si tratta piuttosto di perfezionarlo". Il capogruppo del Pd Stefano Prosperi ha rilevato come "il sistema di risposta non abbia complessivamente retto di fronte a questo evento obiettivamente eccezionale. Dobbiamo domandarci: le risorse pubbliche che abbiamo a disposizione consentono di garantire la sicurezza dei cittadini? C'è un serio problema di risorse che il Governo ignora".
A Marco Cordone, capogruppo della Lega Nord alla Provincia di Firenze, non sono piaciute le parole del sindaco di Firenze Matteo Renzi il quale ha dichiarato che non sopporta chi addossa la responsabilità agli altri e gli ricorda che “il sindaco di Firenze è lui e si chiede come faccia Renzi a dire che venerdì 17 dicembre le strade di Firenze fossero a posto”. Il consigliere provinciale leghista ricorda che “nel gennaio del 1985 Firenze fu interessata da un'eccezionale nevicata però la città, nonostante la neve, non si fermò come invece è accaduto questa volta”.
Inoltre, il Capogruppo provinciale Cordone ha presentato stamane lunedì 20 dicembre un'interrogazione urgente al Presidente della Provincia Barducci, proprio perché si faccia luce sulle responsabilità di chi ha mal gestito questa 'alluvione bianca' ed ha chiesto la convocazione della Commissione Infrastrutture, Protezione civile etc. “perché si possa capire bene quello che è successo affinché non si ripeta più. Il Presidente della Provincia Barducci riferirà sul tema oggi pomeriggio all'inizio della seduta di Consiglio. Cittadini e pendolari "prigionieri dell’inefficienza e dell’approssimazione , a Firenze e in Provincia la maglia nera della gestione dell’emergenza neve".
"Gravissime responsabilità di Trenitalia, Società Autostrade, Anas, Global Service e Provincia", secondo i consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi che hanno presentato un documento al Consiglio provinciale. Il capogruppo al Comune di Firenze della Lega Nord Mario Razzanelli ricorda che il sindaco Renzi all'indomani del 18 dicembre 2009 quando la città fu bloccata dalla nevicata improvvisa il sindaco Renzi disse: “Non si ripeterà”.
Secondo Razzanelli “anche l'Assessore Mattei non è esente da responsabilità in questa vicenda e forse dovrebbe rimettere il suo mandato nelle mani del sindaco”. Il consigliere comunale di Firenze della Lega Nord propone “l'istituzione di una commissione consiliare speciale per accertare cause e responsabilità, con lo scopo di formulare proposte concrete affinché un disastro del genere non si debba più ripetere”. "Anche la Regione Toscana ha le sue responsabilità per quanto successo durante l'ultimo week-end.
Si tratta di responsabilità politiche, che stanno a monte dell'emergenza neve e che hanno contribuito ad alimentarla. E' il governo regionale infatti a determinare le priorità delle politiche trasportistiche del territorio; è sempre la Regione che decide dove allocare le risorse da destinare alla realizzazione e alla qualificazione delle infrastrutture. E, a quanto pare, le priorità espresse fino ad ora sono lontane dai bisogni dei cittadini: si punta alle grandi opere come il tunnel TAV e ai mega contratti per le imprese.
Serve invece promuovere, in via prioritaria, la messa in sicurezza e il miglioramento delle infrastrutture esistenti come le super strade e le linee ferroviarie." Lo ha dichiarato Ornella De Zordo di perUnaltracittà intervenendo oggi pomeriggio in consiglio comunale. "La Regione Toscana, purtroppo anche nella nuova gestione Rossi, perpetua politiche infrastrutturali anacronistiche, basate su grandi opere e non sulla manutenzione delle esistenti. Basti citare la mancanza di risorse per sbloccare gli scambi ghiacciati in prossimità di Santa Maria Novella contro lo spreco di denari per la realizzazione del tunnel AV; basti ricordare la vetustà della Fi-Pi-Li o della Firenze-Siena prive, nel 2010, addirittura di una normale corsia di emergenza.
Eppure sono strade percorse da decine di migliaia di persone tutti i giorni, che collegano i capoluoghi di provincia con Firenze."