Firenze- «I cittadini meritano un risarcimento non simbolico. Dopo una prima apertura che c'era stata sabato, Ferrovie e Autostrade si sono rimangiate la promessa fatta e i risarcimenti sono diventate mere attenzioni. Così non va bene e noi vogliamo andare invece fino in fondo». Il presidente della Toscana Enrico Rossi torna sui disagi ai cittadini e il blocco di strade e treni nel giorno della nevicata di venerdì, in qualche caso protrattisi fino a sabato e domenica.
«Nessuno è perfetto – dice a i giornalisti a margine del briefing setitmanale - Ma ci sono stati sicuramente gradi diversi di responsabilità nella gestione di una nevicata neppure poi così fuori dal normale e preannunciata per tempo. L'autostrada, come l'Autopalio o la Fi-pi-li, non può essere chiusa per fondo inagibile e i treni non possono fermarsi perché gli scambi si bloccano alla prima gelata». Rossi ieri sera aveva incontrato le associazioni dei consumatori aderenti al Comitato Regionale Consumatori Utenti.
«Vogliamo farci sentire prima che la partita sia chiusa – dice - Scriverò una lettera al direttore generale di Autostrade Giovanni Castellucci perché ci sia possibile dare il nostro contributo alla riunione che si terrà domani (mercoledì, ndr) a Roma con il Comitato nazionale dei consumatori». Rossi ha anche annunciato che la Regione procederà nei confronti di Trenitalia spa per i disservizi e le corse che sono state soppresse venerdì lasciando a piedi molti pendolari. Secondo i primi calcoli si potrebbe ipotizzare una penale da oltre 1 milione e 300 mila euro.
Ogni anno la Regione paga un contratto da 237 milioni per il trasporto ferroviario regionale. “Maggiori strumenti e risorse per la protezione civile regionale per evitare altri disastri come quelli di venerdì e sabato scorsi” a chiederlo con una mozione presentata oggi al Consiglio regionale sono i Consiglieri PdL Andrea Agresti, Paolo Marcheschi, Nicola Nascosti dopo i gravissimi disagi provocati dalla recente nevicata. “Il Presidente Rossi, invece di inveire contro tutti e presentare dossier o esposti alla magistratura, dovrebbe piuttosto fare un mea-culpa e cercare di rimediare alle carenze strutturali della Protezione civile regionale emerse in tutta la loro gravità durante l’ultimo evento atmosferico di venerdì.
Se, come è vero, – attaccano i Consiglieri PdL – molte delle arterie regionali sono rimaste bloccate per decine di ore per la mancanza di sale ed i cittadini sono rimasti soli senza assistenza e senza alcuna informazione, Rossi non può far spallucce scaricando su altri responsabilità che sono solo sue. Questi problemi organizzativi, di programmazione nell’accantonamento di riserve di sale e le evidenti deficienze nella rete di centri informativi per i cittadini toscani mettono in luce la debolezza della politica regionale sulla Protezione civile e le carenze strutturali degli strumenti oggi in dotazione alla Protezione civile regionale.
Contro tutto questo disastro – concludono Agresti, Marcheschi e Nascosti che ringraziano i tanti volontari che anche venerdì e sabato scorsi hanno dato prova di abnegazione – il PdL chiede alla Giunta regionale di potenziare la struttura regionale della Protezione civile e di riservare a questo strategico dipartimento risorse ben più consistenti rispetto a quelle attuali.” Contro il maltempo scendono in campo i trattori di Coldiretti. Al sindaco di Firenze Matteo Renzi, alle prese con lo studio di un nuovo piano anti-neve, per rimediare il flop registrato dopo la maxi nevicata del 17 dicembre, il direttore di Coldiretti Firenze lancia una proposta: l’utilizzo dei mezzi agricoli per liberare la città dal rischio-paralisi, che si presenta ogni volta che strade e piazze si coprono di fiocchi bianchi.
“La nostra organizzazione è in grado di mettere a disposizione una cinquantina di trattori, per affrontare e superare le criticità che si potrebbero manifestare di nuovo, a fronte di future nevicate. La presenza diffusa delle imprese agricole sul territorio assicura la possibilità di un intervento tempestivo e capillare e rappresenta quindi una importante opportunità per Comuni e Province. Un’occasione ancora sottovalutata e sottoimpiegata, per la verità”, spiega Roberto Maddè. E aggiunge: “Le pubbliche amministrazioni, grazie alla legge di Orientamento, possono stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di interventi funzionali alla sistemazione e manutenzione del territorio.
La legge infatti riconosce all’agricoltura un ruolo multifunzionale e la accredita come strumento utile per la tutela dell’ambiente e per la sicurezza dei cittadini. Tant’è che identifica come attività agricola anche la prestazione di servizi per la collettività, realizzata con l’utilizzo delle risorse umane e meccaniche a disposizione delle aziende agricole”. Insomma con questa norma di fatto è stata introdotta, tra le altre, la figura dell’agricoltore spazzaneve, che, a bordo di trattori e spandiconcime, può liberare l’asfalto dai pericoli creati da neve e ghiaccio.
Per di più in modo rapido e a prezzi competitivi: “Avere a disposizione una rete pronta ad attivarsi in caso di emergenza è certamente più conveniente che acquistare mezzi nuovi destinati a rimanere inutilizzati per lunghi periodi – ribadisce Roberto Nocentini -. Coldiretti Firenze è in grado di mettere a disposizione del comune almeno una cinquantina di mezzi, pronti a entrare in funzione in caso di allerta”, conclude rivolgendosi al numero uno fiorentino: “Comunichiamo al sindaco Renzi che siamo disponibili ad un incontro per verificare e pianificare insieme interventi ad hoc, con la sottoscrizione di una apposita convenzione.
Crediamo che, nel nuovo piano anti-neve, che sarà varato entro gennaio, gli agricoltori potrebbero giocare un ruolo importante e significativo per tutta la collettività”.