Firenze, 23 giugno 2006- Nei prossimi giorni inizierà l'allestimento di due campi base per i lavori delle linee 2 e 3 della tramvia. Le aree interessate sono rispettivamente un terreno di proprietà comunale situato tra viale Guidoni e via di Carraia e uno limitrofo alla scuola Rodari, in viale Corsica. In concreto saranno preparate le aree destinate ad ospitare le baracche di supporto ai cantieri, gli uffici, gli spogliatoi e i servizi igienici, la mensa.
Verranno quindi effettuati gli interventi necessari per allestire i campi, come gli allacciamenti alla rete fognaria, all'acquedotto e via dicendo.
“Sui cantieri della tramvia si continua a navigare a vista, disattendendo le promesse di fornire tempi e modi certi sull’andamento dei lavori, e questo non fa altro che amplificare i disagi per cittadini e categorie economiche”.
Maurizio Brogioni, presidente di Confcommercio Firenze, richiama l’Amministrazione comunale al rispetto degli impegni presi negli incontri con le Associazioni di categoria e con i cittadini, in cui si era riconosciuta la necessità di fornire tempistiche certe e di trovare soluzioni condivise per ridurre i problemi.
“Abbiamo preso atto – prosegue Brogioni – del grande impegno profuso dal vicesindaco Giuseppe Matulli, ma appare chiaro che manca la capacità di dare una regia centrale sul piano tecnico e questo rischia di vanificare tutto.
Adesso ci troviamo ancora una volta di fronte a una situazione incerta, dove non si riesce a capire cosa succederà domani. A giorni prenderanno il via i lavori in viale Talenti, nonostante siano ancora aperti cantieri ‘pesanti’ come quelli in via Foggini e piazza Batoni di cui nessuno appare in grado di garantire le tempistiche. Cantieri aperti dove i lavori procedono a rilento. Forse sarebbe stato il caso di procedere per gradi, evitando di penalizzare una zona già al limite del collasso.
Incertezza totale che coinvolge anche piazza Stazione, dove i lavori avrebbero dovuto iniziare a luglio, e in via dello Statuto”.
Una situazione che si fa di giorno in giorno sempre più insostenibile per i commercianti, cittadini e turisti e anche l’attivazione del fondo rotativo, con finanziamenti agevolati alle aziende delle zone coinvolte dai lavori, rischia di essere un palliativo insufficiente.
“Ribadiamo – ricorda Brogioni – la nostra proposta di creare un osservatorio congiunto fra Amministrazione e associazioni di categoria, che monitori quindicinalmente lo stato dei cantieri e l’andamento dei lavori, trovando risposte tempestive ai disagi che si manifestano.
E’ necessario far rispettare con fermezza i contratti di appalto firmati, che prevedono tempi certi per la durata dei lavori. Un modo per riuscire a fornire anche risposte esaustive su tempistiche, che sino ad oggi non sono state rispettate, e capire una volta per tutte chi realmente non riesce a fare la propria parte in questa gigantesca realizzazione. Non è accettabile, infatti, vedere cantieri aperti, che strangolano la città, senza aver certezze su quando termineranno i lavori in una determinata zona.
Sono cose non tollerabili per cittadini e commercianti, la cui sopportazione è al limite”.