GALLUZZO (FIRENZE) - Una chiesa di San Giuseppe gremita da centinaia di persone, la presenza dell'arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, una commozione palpabile e un intenso sentimento di condivisione del dolore.
La serata di ricordo delle vittime della tragedia di San Felice a Ema (Matteo, Margarida ed Elio), e di preghiera per la piccola sopravvissuta, ha vissuto momenti davvero toccanti. Sin dall'inizio, quando il coro ha intonato Vieni Spirito vieni Spirito scendi su di noi.
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All'inizio della funzione, l'Adorazione eucaristica con l'arcivescovo, i parroci don Floriano (San Felice a Ema) e don Francesco (San Giuseppe al Galluzzo) mentre il Vangelo (le Beatitudini) è stato letto dal diacono Carlo. Presenti in chiesa anche don Bernardo della Certosa, don Primo e un francescano.
L'omelia dell'arcivescovo è stata ascoltata in un silenzio assoluto, in un raccoglimento profondo.
La speranza è stata il filo conduttore delle parole dell'arcivescovo, anche perché in momenti come questi sono tante le domande che non hanno risposta.
Don Floriano al termine della cerimonia ha ringraziato di cuore l'arcivescovo Gambelli per la presenza molto significativa, don Francesco per l'ospitalità, le autorità civili per la disponibilità in questi giorni difficili, i parenti e in particolare tutti coloro che non hanno avuto la forza di essere presenti in questo momento così difficile.
Infine, ancora un "grazie di cuore" a tutti i presenti, a tutti coloro che accogliendo l'invito dei religiosi e partecipando alla cerimonia, hanno contribuito a rendere questa serata una forma di consolazione e di speranza importante.