Firenze, 09 Giugno 2006- L'associazione FirenzeInBici ha lanciato una petizione per chiedere che sia rispettato il diritto alla sosta per le biciclette, che si può sottoscrivere on line. La perdurante mancanza di posti nelle rastrelliere costringe i ciclisti alla sosta fai-da-te, assicurando la bici ad ogni sostegno disponibile. La recente campagna di rimozioni forzate attuata dal Comune nell'ambito dell'iniziativa AMO FIRENZE ha aggiunto il danno alla beffa privando tanti cittadini del loro mezzo di trasporto.
"Per questi motivi -spiegano all'associazione FirenzeInBici- per favorire e incentivare la mobilità ciclistica nella nostra città, con la petizione chiediamo che siano collocate rastrelliere in numero adeguato in tutto il territorio comunale ed in particolare nelle ZCS; chiediamo rastrelliere sicure, con la possibilità di legare il telaio, e quindi diverse da quelle finora intallate dal Comune; chiediamo che le rastrelliere esistenti siano liberate dai relitti veri, con un sistema di pulizia periodica permanente appositamente segnalato presso ogni rastrelliera.
Abbiamo già ottenuto un impegno da parte dell'assessore Cioni per uno stop alle rimozioni indiscriminate: da metà maggio, prima di rimuovere una bicicletta, i vigili lasciano un biglietto per avvertire della possibile imminente rimozione".
«Il referendum consultivo sulla tramvia si è già tenuto nel 1988 ed ha sancito che sarebbe stata aperta per prima la Linea 1 -intervengono consiglieri Daniele Baruzzi, Claudia Livi, Gregorio Malavolti DS), Nicola Perini (Margherita) e Luca Pettini (Comunisti Italiani)- Su questo risultato non è possibile ritornare.
E' sotto gli occhi di tutti che la situazione della mobilità a Firenze non è sostenibile e che occorrono interventi strutturali. Di fronte a tutto questo il centrodestra non offre risposte credibili: sa soltanto opporre dei no pregiudiziali e tardivi. La tramvia sarà un'opera di grande ammmodernamento della nostra città, capace di migliorare sensibilmente la qualità della vita dei cittadini, permettendo loro di usare meno l'automobile. Di strade meno trafficate e meno inquinate beneficieranno tutti, cittadini ed attività economiche.
Firenze l'attende da tanto tempo e l'Amministrazione ha impiegato negli ultimi anni ingenti risorse a questo scopo. La tramvia va realizzata senza ulteriori ritardi. Ma per realizzare un'opera di questa portata è importante il contributo di tutti. Per questo, dopo l'incontro informativo della commissione trasporti sui tracciati delle Linee 2 e 3 giovedì prossimo, attiveremo un tavolo di ascolto e di confronto con i Quartieri, con le categorie economiche e con i cittadini. Obiettivo di questo percorso sarà quello di minimizzare l'impatto dell'opera e dei cantieri sui cittadini e sulle attività economiche, anche potenziando gli strumenti di sostegno economico e finanziario.
Non certo quello di tornare su scelte già fatte da tanti anni».
La «data certa di avvio della cantierizzazione della corsia preferenziale della linea flash 17 via Porte Nuove- via-Toselli-via Ponte alle Mosse e le motivazioni della contraddittoria procedura amministrativa che ha provocato mesi di ritardo» sono alcune delle questioni al centro dell'interrogazione presentata dalla capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo e dai consiglieri Leonardo Pieri (Rifondazione Comunista) e Luca Pettini (Comunisti Italiani).
«Il vicesindaco Matulli - affermano i tre consiglieri - rispondendo ad una nostra precedente interrogazione, annunciava la realizzazione delle busvie di via Toselli, via Porte Nuove e via Ponte alle Mosse, a partire dal 4 luglio prossimo, data poi anticipata dagli uffici della mobilità al 29 maggio, rinviata ancora al 5 giugno e slittata infine al 7 luglio». Secondo De Zordo, Pieri e Pettini è invece «importante e urgente procedere alla realizzazione delle corsie preferenziali, con la segnaletica orizzontale, nel tratto via Porte Nuove-via Toselli-via Ponte alle Mosse dopo la loro cancellazione nel febbraio 2003.
Per questo i tre consiglieri vogliono sapere «qual è, con certezza, la data di avvio della cantierizzazione della corsia preferenziale della linea flash 17». I consiglieri De Zordo, Pieri e Pettini chiedono anche i motivi della contradditoria procedura amministrativa adottata. «Con una delibera del 23 dicembre scorso - sottolineano i tre consiglieri - la giunta ha approvato il progetto esecutivo relativo a questa linea. Successivamente, una determinazione della direzione mobilità ha assegnato alla Sas spa la realizzazione del progetto esecutivo.
Il 13 febbraio, però, con un'altra determinazione sono stati revocati i lavori affidati alla S.A.S. "a seguito di approfondimenti e riflessioni" e si è proceduto all'affidamento mediante trattativa privata, previa gara ufficiosa. Il 21 marzo c'è stata una terza determinazione e all'impresa Grazzini cav. Fortunato spa, vincitrice della gara a trattativa privata, sono stati affidati i lavori di realizzazione del progetto esecutivo relativo alla linea flash». «Dall'approvazione da parte della giunta del progetto esecutivo relativo alla linea flash 17 - si rileva nell'interrogazione - all'inizio della procedura della gara ufficiosa sono trascorsi quasi due mesi, mentre dalla cantierizzazione dei lavori in questione, rinviati a inizio luglio, sono trascorsi circa sei mesi».
I consiglieri chiedono infine all'amministrazione di spiegare «quali siano gli "approfondimenti e riflessioni" indicati ma non ben definiti negli atti amministrativi, che hanno portato la direzione mobilità alla modifica della procedura prima adottata con la conseguente revoca dei lavori alla società Sas spa, e con il ricorso alla trattativa privata e gara ufficiosa».