Firenze – “Dopo la mia denuncia si corre ai ripari”. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commenta l’annuncio diffuso dall’Aifa, secondo cui da giovedì prossimo i prezzi dei farmaci generici saranno abbassati e ricondotti in linea con il prezzo di riferimento indicato dalla stessa Aifa, eliminando così il ticket di fatto richiesto ai cittadini al momento dell’acquisto. “Oggi approviamo comunque una delibera – prosegue Rossi – perché dopo l’annuncio dell’allineamento da parte di Aifa aspettiamo i fatti concreti”. La delibera, che viene adottata dalla giunta per un periodo sperimentale di 30 giorni e che prevede un onere di 400 mila euro, prevede che le farmacie convenzionate con il Servizio Sanitario Regionale non chiedano all’assistito nessuna partecipazione alla spesa se il prezzo del farmaco erogato è, all’atto della consegna, il più basso fra quelli disponibili. “Prendo atto della volontà di correggere un provvedimento sbagliato – conclude il presidente Rossi – ma mi domando chi restituirà a tante famiglie e agli anziani ciò che hanno dovuto pagare in questo periodo, per di più senza essere minimanente preavvertiti e informati, come accade in ogni paese civile”. La quota a carico dell’assistito, tra l’altro, per alcuni meidcinali supera i 20 euro a confezione, con punte massime che superano i 100 euro.
Circostanza che può pregiudicare per le fasce economicamente più deboli della popolazione l’inizio stesso o la continuità del trattamento. La Toscana in questi anni si è fortmente impegnata per la promozione del farmaco equivalente ed è diventata la regione in cui l’off patent è più diffuso. Un impegno che ha importanti e positivi risvolti economici per il sistema sanitario e che rischia di essere vanificato da una situazione parad ossale per cui per il farmaco non coperto da brevetto viene chiesto un contributo all’assistito, mentre nulla è dovuto per il farmaco coperto da brevetto, con attività terapuetica in molti casi sovrapponibile ma con prezzi decisamente superiori.