Le persone disabili facenti parte l’associazione “Vita Indipendente” hanno incontrato l’Assessore alla Sanità Daniela Scaramuccia nell’aula del Gonfalone del Consiglio Regionale della Toscana non appena finito in aula il complesso e delicato dibattito riguardante la Commissione d’inchiesta sull’Asl di Massa. "Intensificare il dialogo con le associazioni, con l’obiettivo di comprendere i bisogni e definire insieme come proseguire il progetto Vita Indipendente.
E assicurare, per tutta la durata della fase pilota, la continuità del contributo per la vita indipendente delle persone disabili". Questi gli impegni presi dall’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia, che ha incontrato i rappresentanti dell’Associazione Vita Indipendente e dell’Associazione Toscana Paraplegici, che hanno dimostrato davanti alla sede del Consiglio, chiedendo di incontrarla. La sperimentazione del Progetto Vita Indipendente, avviata nel corso della precedente legislatura, sta arrivando a conclusione della sua fase pilota.
Ma – lamentano le associazioni – sono ancora tante le lacune e le inefficienze. Prima fra tutte, la discontinuità nell’erogazione del contributo (da un minimo di 500 a un massimo di 1.600 euro mensili) che le zone, in maniera molto etero genea, riconoscono per ciascun progetto di vita indipendente: lavoro, studio, partecipazione attiva alla vita sociale e politica. “Noi abbiamo trasferito agli enti beneficiari delle zone (Asl, SdS, Comuni) le risorse finanziarie perché fosse garantita la continuità del contributo per tutto il periodo della fase pilota – ha detto l’assessore – Ci attendiamo che localmente non si verifichino interruzioni nell’erogazione del contributo.
Per evitare questo rischio, invieremo subito una lettera ai direttori generali delle aziende Usl, ai direttori delle SdS e ai dirigenti dei Comuni interessati, per sollecitare la tempestiva erogazione del contributo a tutti gli aventi diritto”. Per il 20 aprile è fissato il terzo incontro della cabina di pilotaggio istituita per monitorare l’avanzamento del progetto Vita Indipendente. “L’intenzione è quella di avviare, da giugno, il percorso di mess a a regime. E riscrivere le linee guida sulla vita indipendente”, ha chiarito l’assessore Scaramuccia, invitando le associazioni ieri presenti a partecipare a uno dei prossimi incontri di ascolto che si stanno tenendo in tutta la regione per la stesura del nuovo Piano sanitario e sociale integrato regionale: “La campagna di ascolto del PSSIR vuole essere proprio l’occasione per incontrare i cittadini sul territorio e capire i reali bisogni”. “Ringrazio l’Assessore per essere stata disponibile anche in una giornata certamente impegnativa” – dichiara il Consigliere regionale FdS/Verdi Mauro Romanelli, presente all’incontro. “Nel confronto di ieri sono state ripresentate le problematiche da tempo note legate all’applicazione della Legge regionale 66/2008 “Istituzione del fondo per la non autosufficienza” e dei progetti di vita indipendente: la mancata garanzia di continuità per il futuro, l’inadeguatezza delle risorse, sia come distribuzione attualmente a pioggia, senza valutazione delle reali esigenze dell’individuo, la rendicontazione delle spese, in pratica impossibile per piccoli importi, la consultazione delle associazioni realmente competenti nel settore”. “L’incontro mi pare abbia registrato un clima positivo – commenta Romanelli – e una volontà di proseguire a monitorare congiuntamente le politiche e la loro applicazione per costituire un quadro di stabilità e nella prassi che sappia dare certezze definitive per il futuro". “Personalmente – termina il Consigliere regionale – condivido la proposta dell’associazione “Vita indipendente” di un intervento legislativo che sancisca in modo definitivo la presenza di un diritto soggettivo alla vita indipendente, così come sancito anche dalla Convenzione ONU sui “Diritti delle Persone con Disabilità”.
“Spero che si possa trovare una sintesi in tal senso, sia con la Giunta, sia all’interno della maggioranza di centrosinistra”.