Livorno: studenti “anti-bulli” in azione alle medie

Redazione Nove da Firenze
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16 gennaio 2009 14:40
Livorno: studenti “anti-bulli” in azione alle medie

Livorno, 16 gennaio 2009- Nelle scuole medie livornesi da quest’anno è in azione una equipe di studenti “anti-bulli”: 40 ragazzi appositamente formati per prevenire “dall’interno” delle classi le azioni di bullismo e per contribuire a combattere insieme agli insegnanti e alle famiglie il più generale fenomeno del disagio scolastico. Come spiega l’assessore alle Attività Educative del Comune di Livorno Carla Roncaglia, “Si tratta di una delle novità messe in campo nell’anno scolastico 2008-2009 dal Comune di Livorno attraverso il C.I.A.F.

“Edda Fagni”, nell’ambito del progetto “Crescere con fatica, dalla conoscenza agli interventi”: un percorso educativo che coinvolge quest’anno 234 studenti , i loro genitori e insegnanti” “Crescere con fatica” ha preso l’avvio dai risultati dell’indagine sul bullismo portata avanti tre anni fa nella scuola secondaria di I° grado “Borsi”, nell’Istituto Comprensivo “Don Roberto Angeli” e nell’Istituto Comprensivo “Bolognesi”, dall’Università di Firenze (Dipartimento di Psicologia coordinatrice prof.ssa E.

Menesini).
“Sulla base dei dati di questa indagine – ricorda l’assessore - è stato messo a punto, negli ultimi due anni, un programma di azioni concrete, tese a incidere sui primi segnali che esprimono difficoltà per creare, nelle classi, climi di vita positivi e positivizzanti. Tutto questo sempre attraverso una sinergia il Comune di Livorno , il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze e le scuole”.
Il programma, come illustra l’assessore partito a settembre 2008 prevede per quest’anno, in particolare, incontri di formazione rivolti agli insegnanti sulle tematiche relazionali e sulle tecniche di gestione delle classi.

In programma inoltre incontri di approfondimento con le famiglie che si concluderanno con una presentazione pubblica dell’esperienza. “Ma appunto la cosa veramente nuova non solo per Livorno ma per la realtà scolastica nazionale, è rappresentata dagli interventi rivolti agli studenti, basati su percorsi di educazione alle emozioni e di riflessione sui comportamenti collettivi. Questo anche attraverso l’attivazione nelle classi della metodologia dell’operatore amico, in cui alcuni alunni, che hanno svolto un apposito percorso formativo all’inizio dell’anno scolastico, aiutano gli altri componenti della classe nella relazionalità e nella promozione di comportamenti e stili di vita e di relazione sempre più positivi”.

Nell’ambito del progetto sarà effettuata una ricerca sui comportamenti, anche attraverso la somministrazione di questionari.

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