Firenze, 27 Giugno 2008- Tra il 5 e l'8 giugno hanno compiuto atti vandalici nel parcheggio multipiano di piazza Alberti, utilizzando in più occasioni estintori e manichette. Ieri l'individuazione, da parte della Digos, dei vandali che danneggiavano il parcheggio mulitipiano di piazza Alberti.
Una interrogazione su «i raid vandalici nel nuovo parcheggio di piazza Alberti» è stata presentata dal consigliere Jacopo Bianchi (FI-Pdl). In particolare l'esponente del centrodestra vuole sapere dall'amministrazione «se corrisponde a verità che le telecamere non effettuano un controllo immediato e per quale motivo»; «se intende attivarsi presso la Firenze Parcheggi affinchè le telecamere siano verificate 24 ore su 24 anche per rendere il parcheggio custodito»; «a quanto ammontano i danni arrecati alla struttura e se sono stati registrati danni anche ai mezzi dei privati»; «in che modo e perchè se fosse stato attivato l'impianto antincendio avrebbe provocato ripercussione per la solidità dei solai».
«I minoreni che hanno danneggiato il parcheggio multipiano dovrebbero essere condannati al lavoro sociale anche per ripagare i danni fatti».
E' quanto auspica Giovanni Donzelli, consigliere AN-PDL «Questo disagio sociale dei giovanissimi si stà diffondendo in maniera preoccupante in città - ha aggiunto l'esponente del centrodestra - le istituzioni non possono mettere la testa sotto la sabbia e fingere che si tratti di fatti isolati. Questi fenomeni sono il sintomo di un tessuto sociale urbano in difficoltà, sono la conseguenza di carenza di valori e di punti di riferimento. E' necessario che i servizi sociali del Comune istituiscano un numero verde dove raccogliere segnalazioni di soprusi e prepotenze da parte delle baby gang.
Ma anche un servizio di ascolto dei giovanissimi della nostra città. Nel caso del parcheggio sembra si tratti di puro vandalismo, tante volte, invece, non si tratta di veri e propri reati da segnalare alle forze dell'ordine, si tratta di piccoli soprusi e prepotenze che se non fermati in tempo possono degenerare. E' necessario quindi monitorare tutte le situazioni a rischio in città e offrire ai ragazzi maggiori spazi di aggregazione e valorizzazione. Oltre la fondamentale opera di prevenzione è necessario però anche studiare adeguate forme di punizione e recupero».
«Proporrò al Comune - ha concluso Donzelli - di rafforzare il legame con il tribunale dei minori per individuare pene rieducative ma certe e di sollecitare le forze dell'ordine ad un sforzo più significativo in questo settore, in attesa, tra l'altro, delle risultanze sull'attività dell'apposito servizio istituito e predisposto dalla questura di Firenze. La miglior pena per i giovani bulli è quella di obbligarli ad opere sociali, mettendoli a contatto con realtà meno felici. Qualche ora di assistenza ad anziani o a portatori di handicap può insegnare a rispettare gli altri più di tante chiacchiere».