“Libertà individuale e convivenza civile”, è il titolo del progetto che ha l’obiettivo di prevenire e contrastare fenomeni di bullismo scolastico. Un obiettivo che parte dalla consapevolezza che la libertà individuale non può non tenere conto di quella dell’altro, e la libertà più profonda consiste nel riuscire a darsi dei limiti che permettono di vivere con gli altri ed essere così individui sociali. Il progetto, promosso dall’assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Firenze, in collaborazione con ARCI e ALT (Associazione Lavoro e Territorio), si rivolge a studenti e docenti di Scuola media superiore e si articola in tre fasi: formazione insegnanti, formazione tutor, gruppi di classe.
Agli insegnanti viene proposta una formazione sul tema del bullismo, con particolare riferimento agli aspetti sociologici, psicologici, pedagogici e giuridici del fenomeno. Il corso per i tutor, tutti studenti universitari, prevede una prima fase di riflessione e discussione sul significato del termine “Civiltà” e su altri aspetti inerenti la convivenza civile ed il rispetto delle norme. La seconda fase si attua mediante la rappresentazione filmata di atteggiamenti e azioni che contrastano con il concetto di civiltà.
Gli studenti saranno guidati dai tutor in un percorso di approfondimento e di valorizzazione del principio di convivenza civile e di sensibilizzazione ad atteggiamenti di rispetto del prossimo. Gli insegnanti, già formati, saranno coinvolti nella realizzazione di documenti filmati dagli stessi ragazzi.
Il progetto è in corso di realizzazione proprio nell’anno scolastico 2001/2002 presso l’Istituto Professionale Alberghiero “Bernardo Buontalenti” di Firenze e vede coinvolti: 10 tutor, 60/80 alunni, 10 insegnanti.
Ad oggi sono già terminati i corsi di formazione per insegnanti e tutor, mentre sta per essere avviata la terza e ultima fase.
Bulli e bulle. Né vittime, né prepotenti
Il bullismo si può prevenire anche con una mostra, che poi diventa un percorso interattivo basato sui sensi, i giochi di ruolo e la capacità di orientamento. I ragazzi saranno accompagnati da operatori e le loro azioni e risposte permetteranno agli insegnanti di misurare comportamenti tendenzialmente aggressivi o passivi.
Con questo obiettivo si apre oggi all’Istituto degli Innocenti di Firenze la mostra “Bulli e bulle. Né vittime, né prepotenti”, evento organizzato dalla Regione Toscana, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dall’Istituto degli Innocenti. Alla manifestazione, che proseguirà fino al 3 marzo 2002, collaborano le Aziende Usl di Firenze, di Pistoia, di Prato e di Empoli e l’Azienda Ospedaliera Meyer. Sono i ragazzi tra i 9 e i 13 anni (alunni delle ultime classi della scuola elementare e delle prime due classi della media inferiore delle zone interessate) i maggiori interessati all’iniziativa.
Ma la mostra si rivolge anche ad un pubblico più vasto di famiglie e cittadini. Bullismo e atteggiamenti di prevaricazione sono fenomeni che sempre più si stanno diffondendo nel nostro territorio: a scuola, ma non solo. La mostra rappresenta l’occasione per far conoscere alla società toscana le iniziative previste e in corso di realizzazione, che puntano a dare una risposta concreta ai segnali di disagio provenienti dalla realtà giovanile. Per prevenire e combattere il bullismo la Regione Toscana ha deciso infatti di varare un progetto articolato che già interessa e vede uniti i territori di Firenze, Lucca e Pisa: un servizio sperimentale rivolto agli adolescenti e che vedrà coinvolti i ragazzi delle scuole superiori, ma anche gli insegnanti, gli operatori sociali e di strada e perfino alcuni studenti universitari (“tutor”, in questo caso, quasi coetanei dei loro amici adolescenti), per un confronto continuo tra giovani e meno giovani.
Naturalmente collaboreranno con la Regione quanti già operano sul territorio: cooperative, associazioni, punti giovani (e poi le Asl, i comuni, le province). I principali progetti sono stati proposti dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze, dalla Provincia di Lucca, dalla zona Pisana e dalla Provincia di Prato in collaborazione con i vari istituti scolastici, universitari e associazioni di volontariato che si occupano delle problematiche giovanili. Altre realtà locali, aziende USL, enti locali e volontariato sono comunque attive con specifiche azioni di tipo preventivo.
Nell’ambito del piano regionale l’Istituto degli Innocenti svolge il ruolo di coordinamento tecnico dei quattro progetti pilota: Libertà individuale e convivenza civile del Comune di Firenze, Contrasto dei fenomeni di "bullismo" e di violenza giovanile, della Provincia di Lucca, “1 + 1 = 3” della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda USL 5 di Pisa, “Incontriamoci” - Progetto di prevenzione al bullismo, espressione di malessere sociale della Provincia di Prato.
L’Istituto ha predisposto una scheda di monitoraggio delle iniziative, redatta con il contributo della Regione e degli enti che realizzano i progetti, per cercare di ricavarne un modello per lo sviluppo dell’azione sull’intero territorio regionale.
I dati contenuti nelle schede sono esposti nella mostra “Bulli e Bulle”. Nel corso della mostra sono infine in programma, in date da definire, due incontri pubblici: con Ida Fonzi (autrice di Il bullismo in Italia, Firenze, Giunti 1997) e con lo psicologo Paolo Crepet. Il bullismo si può prevenire anche con una mostra, che poi diventa un percorso interattivo basato sui sensi, i giochi di ruolo e la capacità di orientamento. I ragazzi saranno accompagnati da operatori e le loro azioni e risposte permetteranno agli insegnanti di misurare comportamenti tendenzialmente aggressivi o passivi.
Con questo obiettivo si apre oggi all’Istituto degli Innocenti di Firenze la mostra “Bulli e bulle. Né vittime, né prepotenti”, evento organizzato dalla Regione Toscana, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dall’Istituto degli Innocenti. Alla manifestazione, che proseguirà fino al 3 marzo 2002, collaborano le Aziende Usl di Firenze, di Pistoia, di Prato e di Empoli e l’Azienda Ospedaliera Meyer. Sono i ragazzi tra i 9 e i 13 anni (alunni delle ultime classi della scuola elementare e delle prime due classi della media inferiore delle zone interessate) i maggiori interessati all’iniziativa.
Ma la mostra si rivolge anche ad un pubblico più vasto di famiglie e cittadini. Bullismo e atteggiamenti di prevaricazione sono fenomeni che sempre più si stanno diffondendo nel nostro territorio: a scuola, ma non solo. La mostra rappresenta l’occasione per far conoscere alla società toscana le iniziative previste e in corso di realizzazione, che puntano a dare una risposta concreta ai segnali di disagio provenienti dalla realtà giovanile. Per prevenire e combattere il bullismo la Regione Toscana ha deciso infatti di varare un progetto articolato che già interessa e vede uniti i territori di Firenze, Lucca e Pisa: un servizio sperimentale rivolto agli adolescenti e che vedrà coinvolti i ragazzi delle scuole superiori, ma anche gli insegnanti, gli operatori sociali e di strada e perfino alcuni studenti universitari (“tutor”, in questo caso, quasi coetanei dei loro amici adolescenti), per un confronto continuo tra giovani e meno giovani.
Naturalmente collaboreranno con la Regione quanti già operano sul territorio: cooperative, associazioni, punti giovani (e poi le Asl, i comuni, le province). I principali progetti sono stati proposti dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze, dalla Provincia di Lucca, dalla zona Pisana e dalla Provincia di Prato in collaborazione con i vari istituti scolastici, universitari e associazioni di volontariato che si occupano delle problematiche giovanili. Altre realtà locali, aziende USL, enti locali e volontariato sono comunque attive con specifiche azioni di tipo preventivo.
Nell’ambito del piano regionale l’Istituto degli Innocenti svolge il ruolo di coordinamento tecnico dei quattro progetti pilota: Libertà individuale e convivenza civile del Comune di Firenze, Contrasto dei fenomeni di "bullismo" e di violenza giovanile, della Provincia di Lucca, “1 + 1 = 3” della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda USL 5 di Pisa, “Incontriamoci” - Progetto di prevenzione al bullismo, espressione di malessere sociale della Provincia di Prato.
L’Istituto ha predisposto una scheda di monitoraggio delle iniziative, redatta con il contributo della Regione e degli enti che realizzano i progetti, per cercare di ricavarne un modello per lo sviluppo dell’azione sull’intero territorio regionale.
I dati contenuti nelle schede sono esposti nella mostra “Bulli e Bulle”. Nel corso della mostra sono infine in programma, in date da definire, due incontri pubblici: con Ida Fonzi (autrice di Il bullismo in Italia, Firenze, Giunti 1997) e con lo psicologo Paolo Crepet. Il bullismo si può prevenire anche con una mostra, che poi diventa un percorso interattivo basato sui sensi, i giochi di ruolo e la capacità di orientamento. I ragazzi saranno accompagnati da operatori e le loro azioni e risposte permetteranno agli insegnanti di misurare comportamenti tendenzialmente aggressivi o passivi.
Con questo obiettivo si apre oggi all’Istituto degli Innocenti di Firenze la mostra “Bulli e bulle. Né vittime, né prepotenti”, evento organizzato dalla Regione Toscana, dall’Ufficio Scolastico Regionale e dall’Istituto degli Innocenti. Alla manifestazione, che proseguirà fino al 3 marzo 2002, collaborano le Aziende Usl di Firenze, di Pistoia, di Prato e di Empoli e l’Azienda Ospedaliera Meyer. Sono i ragazzi tra i 9 e i 13 anni (alunni delle ultime classi della scuola elementare e delle prime due classi della media inferiore delle zone interessate) i maggiori interessati all’iniziativa.
Ma la mostra si rivolge anche ad un pubblico più vasto di famiglie e cittadini. Bullismo e atteggiamenti di prevaricazione sono fenomeni che sempre più si stanno diffondendo nel nostro territorio: a scuola, ma non solo. La mostra rappresenta l’occasione per far conoscere alla società toscana le iniziative previste e in corso di realizzazione, che puntano a dare una risposta concreta ai segnali di disagio provenienti dalla realtà giovanile. Per prevenire e combattere il bullismo la Regione Toscana ha deciso infatti di varare un progetto articolato che già interessa e vede uniti i territori di Firenze, Lucca e Pisa: un servizio sperimentale rivolto agli adolescenti e che vedrà coinvolti i ragazzi delle scuole superiori, ma anche gli insegnanti, gli operatori sociali e di strada e perfino alcuni studenti universitari (“tutor”, in questo caso, quasi coetanei dei loro amici adolescenti), per un confronto continuo tra giovani e meno giovani.
Naturalmente collaboreranno con la Regione quanti già operano sul territorio: cooperative, associazioni, punti giovani (e poi le Asl, i comuni, le province).
I principali progetti sono stati proposti dall’assessorato alla pubblica istruzione del Comune di Firenze, dalla Provincia di Lucca, dalla zona Pisana e dalla Provincia di Prato in collaborazione con i vari istituti scolastici, universitari e associazioni di volontariato che si occupano delle problematiche giovanili. Altre realtà locali, aziende USL, enti locali e volontariato sono comunque attive con specifiche azioni di tipo preventivo.
Nell’ambito del piano regionale l’Istituto degli Innocenti svolge il ruolo di coordinamento tecnico dei quattro progetti pilota: Libertà individuale e convivenza civile del Comune di Firenze, Contrasto dei fenomeni di "bullismo" e di violenza giovanile, della Provincia di Lucca, “1 + 1 = 3” della Conferenza dei Sindaci dell’Azienda USL 5 di Pisa, “Incontriamoci” - Progetto di prevenzione al bullismo, espressione di malessere sociale della Provincia di Prato.
L’Istituto ha predisposto una scheda di monitoraggio delle iniziative, redatta con il contributo della Regione e degli enti che realizzano i progetti, per cercare di ricavarne un modello per lo sviluppo dell’azione sull’intero territorio regionale. I dati contenuti nelle schede sono esposti nella mostra “Bulli e Bulle”. Nel corso della mostra sono infine in programma, in date da definire, due incontri pubblici: con Ida Fonzi (autrice di Il bullismo in Italia, Firenze, Giunti 1997) e con lo psicologo Paolo Crepet.