Finanziaria: c'è anche l'esenzione dall'imposta sul reddito per le contrade di Siena
E a Firenze 'l'Unità censura Confartigianato

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 ottobre 2006 13:37
Finanziaria: c'è anche l'esenzione dall'imposta sul reddito per le contrade di Siena<BR>E a Firenze '<I>l'Unità</I> censura Confartigianato

Firenze 26 ottobre 2006- Sono sedici gli emendamenti alla Legge Finanziaria per il 2007 che vedono come primo firmatario Franco Ceccuzzi, assieme ad altri deputati de L'Ulivo. Sei di questi riguardano temi di interesse locale, tra cui la fiscalità delle Contrade, che ha registrato anche la firma di altri schieramenti presenti in Parlamento; la Legge speciale per Siena; il trasferimento dell'ex carcere di San Domenico dal demanio statale al Comune di San Gimignano; il finanziamento dei siti Unesco; le norme sul credito d'imposta che riguardano il teleriscaldamento e che interessano l'azienda Floramiata e l'adozione di misure a sostegno della piccola e media impresa.
"Da lunedì 30 ottobre - spiega Franco Ceccuzzi - dovrebbe iniziare l'iter di discussione nella Commissione Bilancio.

Il primo ostacolo da superare è quello dell'ammissibilità, che viene giudicata per affinità di materia e per appropriatezza della copertura finanziaria. Il secondo passo è l'inserimento tra i trecento emendamenti "segnalati", che spettano alla maggioranza, sui circa settemila che sono stati complessivamente presentati da tutti i gruppi. Gli emendamenti che avranno l'opportunità di essere votati in commissione, nel caso di una loro approvazione, potrebbero divenire testo di legge anche in caso di ricorso al voto di fiducia da parte del Governo".


"Il primo emendamento - aggiunge Ceccuzzi - riguarda l'esenzione delle contrade storiche e delle società di contrada dall'imposta sul reddito. Per superare il giudizio di ammissibilità è stata scelta una formulazione generale che riguarda tutte le associazioni che operano per realizzare o che partecipano direttamente a manifestazioni di particolare interesse storico, artistico e culturale legate agli usi e alle tradizioni delle comunità locali. Se questa norma sarà approvata, il Ministro dell'economia e delle finanze dovrà emanare, entro trenta giorni, un decreto con cui individuare i soggetti che, a partire dal 1 gennaio 2007, saranno equiparati a quelli esenti dalla medesima imposta ed indicati dall'articolo 74, comma 1 del testo unico delle imposte sui redditi".


"E' stata data priorità - continua il parlamentare de L'Ulivo - all'urgenza di approvare un nuovo regime fiscale per le contrade e per le società di contrada che consenta di acquisire certezze e tranquillità per tutti i soggetti che operano per l'interesse del Palio e della città. L'affermazione della personalità giuridica delle contrade è una norma che suscita opinioni contrastanti, tanto che lo scorso anno venne stralciata dalla Commissione Affari Costituzionali, e, essendo di tipo ordinamentale, non può essere accolta in una legge di bilancio come la Finanziaria.

La scelta di non riferirsi esplicitamente a Siena, inoltre, nasce dal fatto che, di solito, le norme che richiamano elementi di interesse locale nella Finanziaria non vengono accolte. Per questo motivo siamo stati costretti ad accantonare l'emendamento che era stato concordato con il Magistrato delle Contrade perché aveva la stessa formulazione di quello dichiarato inammissibile in sede di discussione del decreto fiscale".
L'emendamento è stato firmato da Paolo Del Mese (Udeur), presidente della Commissione Finanze, che si è impegnato per costruire un largo consenso intorno a questo tema, da Francesco Tolotti (Ulivo), vicepresidente della Commissione Finanze, da Laura Fincato (Ulivo), capogruppo in Commissione Finanze, da Gianluca Galletti (Udc), capogruppo in Commissione Finanze, da Dennis Verdini (Forza Italia) e da Dante D'Elpidio (Udeur) della Commissione Bilancio.



A Firenze invece Antonio Catanese, Presidente Confartigianato Imprese, denuncia un episodio discriminante nei confronti dell’Associazione: oggi è partita sulla stampa italiana una campagna pubblicitaria “made in Confartigianato” di forte critica alla Legge Finanziaria 2007. A livello locale la campagna è stata raccolta da tutti i quotidiani, tranne uno, L’Unità Firenze che, dopo averla accettata attraverso la sua concessionaria, ha, in “piena zona Cesarini”, rifiutato la pubblicazione.

Lo slogan adottato gioca con un modo di dire non esattamente da “salotto buono”, ma assolutamente non offensivo. La redazione fiorentina de l’Unità non gradisce critiche alla legge finanziaria?

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