Firenze, 23 Ottobre 2006. Il presidente della commissione ambiente dell'amministrazione di Firenze, Gregorio Malavolti, ha fatto sapere che ammonta a 20 milioni di euro l'introito che il Comune ricaverebbe dall'introduzione della tassa di soggiorno, che dovrebbe essere di un euro per ogni stella dell'albergo in cui il turista soggiorna; quindi non si andra' oltre i cinque euro.
“Se si arriverà ad applicare il contributo di soggiorno, si tratterà di un importante strumento per qualificare i servizi turistici, per aumentare l’attrattiva delle nostre città.
Non sarà assolutamente un’imposta che i comuni applicheranno per “fare cassa” genericamente.” Paolo Fontanelli, Sindaco di Pisa e Presidente Anci Toscana, prende posizione in un incontro con i comuni toscani che si e’ tenuto questa mattina a Firenze, sulla possibilità di applicare, da parte degli enti locali, una imposta sui soggiorni turistici.
La Finanziaria permette infatti ai comuni italiani, come gia’ accade in tutta Europa, di imporre dei tributi sui flussi di visitatori per raccogliere risorse per gestire i servizi turistici.
L’Anci Toscana ha promosso un momento di approfondimento con sindaci e assessori per parlarne insieme. “Da questo incontro e’ emerso che per molti comuni toscani il turismo comporta un aggravio sui bilanci per l’aumento dei costi dei servizi; ci sono quindi le premesse per l’applicazione di un contributo di soggiorno nella nostra regione. Serve pero’ un coordinamento generale, una linea comune da seguire. Si devono stabilire – sostiene Fontanelli - criteri e modalità per l’applicazione di questa imposta ed e’ molto importante non dimenticare la fondamentale finalizzazione degli investimenti che ne risulteranno.
Proprio per questo e’ necessario aprire un confronto con le categorie e le associazioni di settore, per ragionare su modalità applicative e finalizzazione delle risorse, per impegnare le categorie a discutere sui progetti di sviluppo e per monitorare i risultati degli interventi, verificando l’efficacia dei progetti stessi.”
Anci Toscana si e’ dichiarata disponibile ad aprire un confronto anche con la giunta regionale, per accompagnare i comuni verso l’applicazione della tassa tramite la redazione di uno schema-tipo di regolamento da mettere a disposizione delle amministrazioni.
Il contributo di soggiorno e’ un’imposta comunale che valorizza un sistema di concertazione e condivisione a livello locale e puo’ permettere la lotta all’abusivismo e all’evasione fiscale nel settore turistico.
All’incontro hanno partecipato sindaci e assessori al turismo di venticinque comuni toscani, tra cui i capoluoghi Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.