FIRENZE, 24 OTTOBRE 2006- La tassa automobilistica regionale, dal primo gennaio prossimo, aumenterà del 10% rispetto all’anno in corso. La commissione Affari istituzionali del Consiglio regionale, a maggioranza, ha licenziato la relativa proposta di legge presentata dalla Giunta. La maggiore entrata prevista è di 33 milioni di euro. La proposta lascia inalterate le esenzioni previste per i disabili, le organizzazioni di volontariato, i servizi antincendio, i trasporti specifici di organi e sangue.
Il presidente della commissione, Ilio Pasqui (Ds), ha ricordato che l’intervento sulle tasse automobilistiche deve essere fatto entro il 10 novembre di ogni anno, in anticipo rispetto alla complessiva manovra di bilancio.
Tutti i consiglieri di minoranza hanno votato contro. Secondo il portavoce dell’opposizione, Alessandro Antichi (FI), è una misura particolarmente negativa, "perché incide sul mezzo che la maggioranza dei toscani usa per lavoro o per recarsi al lavoro".
Per Aldo Manetti (Rc) occorreva individuare un meccanismo in grado di tutelare i redditi più bassi.
Secondo Marco Carraresi (Udc) si è fatto ricorso ad una tassa che non rispetta la progressività dell’imposta, perché i cavalli fiscali non sono legati al reddito. Maurizio Bianconi (An) ha parlato di una forma di tassazione "fra le più odiose ed inique, che le aziende detraggono ed i cittadini no, non giustificata dal disavanzo previsto nel bilancio".
Fabrizio Mattei (Ds) ha ricordato che da anni le aliquote per le tasse automobilistiche sono rimaste invariate e che una forma di progressività è comunque garantita.
“Le tasse sono l’unico vero collante della sinistra anche in Toscana”, questo il commento del consigliere regionale di Forza Italia e portavoce della CdL Alessandro Antichi sui lavori della I Commissione consiliare che ha dato il via libera alla PdL della Giunta sull’aumento della tassa automobilistica, primo tassello della manovra fiscale regionale per il 2007. “L’attenzione che l’opinione pubblica giustamente riserva alla legge finanziaria dello Stato – osserva Antichi – rischia di far passare in secondo piano la manovra della Giunta Regionale, anch’essa incentrata principalmente sull’aumento delle entrate attraverso l’uso brutale della leva tributaria.
In un colpo solo la Regione ha annullato gli effetti di nove anni di “pace fiscale” mettendo in campo provvedimenti, come l’aumento del bollo automobilistico (dal quale si attende un gettito di 33 milioni di euro), che vanno a incidere direttamente sui bilanci familiari e segnatamente di chi è costretto a fare uso dell’autovettura per ragioni di lavoro.” “L’aumento del bollo auto – continua l’azzurro - andrà ad aggiungersi all’aumento dell’IRAP per le imprese toscane, all’aumento delle addizionali sull’imposta sui redditi, alla tassa di scopo e di soggiorno a livello comunale e alla reintroduzione della tassa di successione e del ticket sul pronto soccorso introdotta dal Governo.
Insomma una vera e propria campagna coordinata di tassazione a livello comunale, regionale e nazionale, accompagnata da misure di controllo da vero e proprio “stato di polizia tributaria”.” “Contro questo modo di governare – conclude Alessandro Antichi – ci opporremo in ogni modo nelle istituzioni come nelle piazze.”
La proposta di legge sarà all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio.