Firenze scende in piazza contro il razzismo

Manifestazione e presidio antirazzista e antifascista di mercoledì 14 dicembre alle ore 18 in piazza Dalmazia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 dicembre 2011 15:18
Firenze scende in piazza contro il razzismo

Grande il dolore delle famiglie, degli amici e della comunità senegalese, al quale si uniscono le istituzioni cittadine, per la perdita di Samb Modou (40 anni) e Diop Mor (54) e il ferimento di Moustapha Dieng (34), Sougou Mor (32) e Mbenghe Cheike (42). "Persone con proprie storie e affetti troppo spesso disperse, in queste occasioni, nella generica ed uniformante categoria della provenienza geografica (in questo caso “Senegalesi”) anche se questa è stata alla base dell'azione omicida. COSPE, come associazione che da anni si batte per i diritti di cittadinanza dei migranti e che proprio in Senegal ha iniziato la sua azione di cooperazione internazionale all'inizio degli anni '80 e che continua ancora oggi, aderisce al lutto cittadino e alle iniziative che si terranno in questi giorni e rinnova il suo impegno a fianco della comunità senegalese, delle realtà antirazziste e delle istituzioni.“Il gravissimo episodio di violenza razzista avvenuto il 13 dicembre a Firenze” afferma Fabio Laurenzi, Presidente COSPE “non può essere solo attribuito alla follia di un singolo individuo ma è frutto di un clima di razzismo crescente alimentato da decenni di xenofobia pubblica, mediatica, istituzionale”.

Come ricorda Camilla Bencini, Coordinatrice dell'Area Interculturalità e Diritti di Cittadinanza di COSPE, “Questa strage razzista affonda le proprie radici nella costante sottovalutazione dei frequenti episodi di discriminazione e violenza nei confronti dei cittadini migranti e nella ‘tolleranza’ dimostrata finora verso gruppi che incitano apertamente all’odio razziale”. Ora più che mai è il momento di reagire e di lavorare concretamente per promuovere un reale cambiamento sociale e culturale.

Gli appuntamenti in agenda:

Mercoledì 14 dicembre, Firenze: − ore 17, in Palazzo Vecchio, il Ministro alla Cooperazione e Integrazione Andrea Riccardi incontrerà la comunità senegalese, le istituzioni e la società civile; − ore 18, Piazza Dalmazia, fiaccolata con ritrovo nel luogo della strage. Sabato 17 dicembre, Firenze: - ore 15, Piazza Dalmazia, corteo anti razzista
Due giorni di lutto a Sesto Fiorentino - Samb Modou, una delle vittime dell’agghiacciante episodio di odio razziale avvenuto ieri a Firenze, viveva stabilmente a Sesto Fiorentino.

Per questo motivo il sindaco Gianni Gianassi ha indetto il lutto cittadino per la giornata di oggi e di domani. Le bandiere del municipio e degli altri edifici comunali sono già esposte a mezz’asta. Il decreto firmato stamani invita anche “tutti i cittadini, le associazioni, le categorie economiche, i partiti, i sindacati, gli enti e le istituzioni scolastiche della città a esprimere, nel modo da ciascuno ritenuto più consono, il cordoglio e il dolore per il grave lutto”.

Nella mattinata di oggi il sindaco Gianassi si è recato in via Puccini, presso l’abitazione di Samb Modou, per portare alle persone che vivevano con lui tutto lo sdegno e la solidarietà di Sesto Fiorentino. “Ciò che è avvenuto ieri ci deve fare riflettere - ha detto - il profilo dell’omicida è segnato da percorsi mentali inquietanti ma si inserisce in una cultura, seppur minoritaria, che promuove l’odio razziale”. L’Università di Firenze si unisce al lutto cittadino proclamato dopo la strage che ha colpito Firenze.

Nelle sedi universitarie, a mezzogiorno, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime. “L’Ateneo fiorentino esprime cordoglio e solidarietà alla comunità senegalese – ha dichiarato il rettore Alberto Tesi – Facciamo nostro l’appello del Presidente Napolitano perché tutta la società civile si impegni a contrastare sul nascere ogni forma di intolleranza e riaffermi la cultura di apertura e integrazione che appartiene alla tradizione nazionale e locale.

Un messaggio, questo, che fa profondamente parte della natura stessa dell’Università come luogo di incontro e dialogo tra le culture, come sperimentiamo anche con i tanti studenti stranieri che seguono i corsi a Firenze”. Solidarietà dalle istituzioni: “Firenze è la mia città – ha detto Leonardo Domenici all'assemblea di Strasburgo – e prima di essere eletto al Parlamento europeo ne sono stato il sindaco per 10 anni. Firenze è una città civile e democratica, medaglia d’oro per la Resistenza al nazifascismo.

Eppure proprio a Firenze è avvenuto questo abominevole crimine razzista a dimostrazione del fatto che la follia nazifascista può manifestarsi ovunque e non si deve mai pensare di averla cancellata completamente”. L’invito di Domenici è stato raccolto dall’Assemblea, presieduta da Gianni Pittella, che ha rinnovato la condanna durissima del Parlmento europeo sia per quanto accaduto a Firenze che per la grave strage di Liegi, anch’essa avvenuta ieri. "Sentiamo il lutto della comunità senegalese come nostro e di tutta la comunità fiorentina, di tutta la provincia": il Presidente del Consiglio provinciale David Ermini si stringe "ai senegalesi, nostri concittadini, colpiti dal razzismo che diventa violenza omicida" e condivide il lutto cittadino proclamato dal Sindaco di Firenze Matteo Renzi. "L'ignobile agguato razzista che ha portato alla morte di due persone e al ferimento di altre tre nel pieno centro di Firenze ci lascia sbigottiti ed indignati": dal gruppo Pd in Palazzo Medici Riccardi, il consigliere provinciale Maurizio Cei spiega di ritenere che "il gesto isolato di un folle si inserisca pericolosamente in una subcultura diffusa impregnata di razzismo che sta sempre più diffondendosi in vasti strati della popolazione, specialmente giovanile, per colpa di soggetti 'politici', come Casa Pound, che invitano all'intolleranza e al rifiuto del diverso, chiunque esso sia".

Nell'esprimere la totale solidarietà e vicinanza alla comunità senegalese fiorentina e empolese, "come Partito democratico ci impegniamo a contrastare le ideologie razziste di questi soggetti e a proseguire quel percorso di integrazione e di collaborazione che ormai da anni portiamo avanti con i cittadini immigrati" Futuro e Libertà della Toscana condanna il barbaro episodio, Angelo Pollina, coordinatore regionale: "Episodi di questo tipo, in un momento così difficile per il nostro Paese, devono essere condannati senza strumentalizzazioni o pseudo-giustificazioni perchè possono alimentare un clima in cui può accendersi lo scontro xenofobo".

Bisogna ripensare nuovamente le politiche di integrazione creando una nuova cultura della legalità che tutela gli immigrati onesti e condanna chi vive di espedienti". "Per questo è necessario emarginare gli ambienti estremisti, sia di sinistra che di destra, che non favoriscono una vera cultura dell' integrazione e che possono influenzare le menti deboli e malate portando a gesti di estrema follia. Esprimo profonda vicinanza a nome di Futuro e Libertà alla comunità senegalese fiorentina a cui chiedo però di dimostrare maturità non facendosi prendere dal desiderio di vendetta perseguendo invece la strada della trasparenza e della legalità". I consiglieri provinciali di Rifondazione comunista Andrea Calò e Lorenzo Verdi esprimono "sdegno e solidarietà alla comunità Senegalese per la vile aggressione e uccisione di Samb Modou e Diop Mor, il ferimento di Moustapha, Sougou e Mbenghe.

Un atto grave, non un fatto isolato, non il gesto di un folle, ma l’ultima drammatica dimostrazione del dilagare di un viscido razzismo che si diffonde e che non viene adeguatamente contrastato da chi continua a negarne l’esistenza o che addirittura ne consente la diffusione legittimando l’esistenza di luoghi come Casa Pound". "Partecipiamo numerosi - continuano Calò e Verdi - per solidarizzare con i cittadini senegalesi e con tutti i migranti, per contrastare il fenomeno sempre più dilagante del razzismo, dell'intolleranza e della xenofobia".

Ancora una volta "i fascisti hanno colpito nel modo più vigliacco e criminale i cittadini migranti. Dobbiamo ribellarci e riconfermare la pienezza dei diritti e della dignità personale, rivendicando quella libertà di circolazione e quei diritti di cittadinanza che i nazi-fascisti vorrebbero impedire. Rifondazione Comunista parteciperà al corteo di sabato 17 p.v. indetto dalla comunità Senegalese. A pugno chiuso un abbraccio alle famiglie di e a tutta la comunità senegalese". Duro l'affondo di perUnaltracittà: "L'uccisione di Samb Modou e Diop Morè, il ferimento di altre tre persone emigrate dal Senegal, è il frutto estremo di una sub-cultura razzista e xenofoba che da almeno 20 anni si è diffusa in Italia coltivata da alcuni partiti anche al Governo e tollerata dagli altri.

La stessa sub-cultura che ha scatenato l'incendio del campo nomadi a Torino pochi giorni fa e, prima, il raid punitivo contro il campo rom a Napoli. Insieme ai fatti che finiscono sui giornali ci sono poi i molti gesti di intolleranza e di razzismo quotidiano, l'humus che legittima poi qualcuno a prendere in mano un'arma come ha fatto Gianluca Casseri. Il suo è un crimine che si rifà direttamente alle idee e alle posizioni, ai vaneggiamenti dell'estrema destra, comunque si faccia chiamare. Diamo alle cose il loro nome: questa è espressione del neofascismo che semina odio contro ogni "diverso". E' l'ora di smetterla con ogni ipocrisia, con i "fascisti del terzo millennio", con i "non conformi", con le vuote chiacchiere dietro cui si nasconde l'anima nera mai del tutto estirpata.

Gianluca Casseri era simpatizzante di Casa Pound, cosa che non può stupire altro che i falsi ingenui dopo i continui episodi di violenza che ne contraddistinguono le azioni (basta pensare a cosa succede nella Roma del sindaco Alemanno), e la sua sede a Firenze deve essere immediatamente chiusa. O la Legge Mancino (), che condanna gesti, azioni e slogan legati all'ideologia nazifascista, e aventi per scopo l'incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici religiosi, e che non a caso Forza Nuova vuole abolire, non è valida?" domanda Ornella De Zordo capogruppo in consiglio comunale a Firenze.

La Cgil sarà alla fiaccolata del pomeriggio, alle 18.30 in Piazza Dalmazia, per ricordare le vittime barbaramente uccise. "La Cgil di Firenze invita iscritti e simpatizzanti a partecipare a tutte le iniziative in programma nei prossimi giorni ed in particolare alla manifestazione organizzata dalla comunità senegalese per sabato pomeriggio alle 15" Cora Prussi Presidente Anolf Toscana: "L’Anolf Toscana esprime profondo cordoglio e rammarico per i terribili fatti che ieri hanno colpito la comunità senegalese e si stringe intorno alle famiglie delle vittime e dei feriti, che hanno subito questo barbaro gesto.

Un gesto che scuote le coscienze e schiaffeggia Firenze, città di La Pira, uomo di pace tra i popoli. Un gesto che dovrebbe indurci alla riflessione su come si vive all’interno delle nostre città, su che cosa nelle nostre città sta avvenendo. A volte le viviamo e le guardiamo con occhi distratti, sottovalutando, forse, quei fenomeni di disagio sociale e culturale che sempre più si sviluppano e mettono radici, il crescere di paure che sono, spesso, l’anticamere di carenza di dialogo e confronto. Anticamera di estremismi pericolosi che portano, anche, a gesti che non possono essere relegati alla mera follia ma soprattutto, al dilagare di forme più o meno violente di razzismo verso persone che ogni giorno camminano per le stesse strade delle nostre città. La storia contemporanea ci insegna che proprio nei momenti economicamente difficili, si sono innescate pericolose derive estremiste e razziste che hanno segnato profondamente il XX secolo. Questo orribile gesto e la memoria storica ci siano d’aiuto per rivedere il nostro ruolo di cittadini, nelle nostre città, imparando ancor meglio a vivere insieme". Ma la reazione arriva anche dai Comitati impegnati nel sociale: L’Associazione “Insieme per San lorenzo” esprime il suo profondo dolore.

"Nell’unirci al cordoglio e alla solidarietà nei confronti della comunità senegalese tragicamente coinvolta, deploriamo con forza ogni atteggiamento e atto di violenza e di intolleranza che minacci la pacifica coinvivenza con le etnie ospiti in città. Auspichiamo che l’episodio che ieri ha colpito anche il quartiere di San Lorenzo, non sia origine di ulteriori tensioni e condanniamo severamente il clima di odio razziale fomentato ad arte da gruppi e associazioni irresponsabili e criminali, che è all’origine di fatti come questi.

Firenze grazie alla sua grande tradizione di pace e di accoglienza è stata, è e resta una città culla di valori democratici inalienabili" a dirlo è Paola Besutti Presidente Associazione Insieme per San Lorenzo "Sulla strage avvenuta oggi nella nostra città capoluogo, ad opera di uno squilibrato, ideologicamente legato all'estrema destra e simpatizzante di Casa Pound, vogliamo esprimere la nostra massima solidarietà a tutte le comunità senegalesi presenti nelle nostre zone.

Noi di Valdarno Sostenibile non riusciamo ad essere partigiani fino alla fine e non ci sentiamo d'incolpare per l'efferato gesto, le associazioni o i gruppi a cui l'omicida si era legato. Però ci ha davvero colpito che un episodio simile sia avvenuto in Toscana e a Firenze in particolare, centro di scambio di culture e d'idee, da sempre. Ci sentiamo per questo di sottolineare che a Firenze come in altri luoghi, in Valdarno, in Toscana e nel resto d'Italia, i gruppi neo-nazisti e della destra antagonista siano stati troppo spesso sottovalutati dalle autorità competenti.

C'è un rigurgito fascista, del pensiero, dell'odio e della violenza come soluzione ai problemi che deve essere contrastato, senza per questo togliere la parola e il diritto ad una libera opinione a nessuno C'è un continuo seminar vento per raccogliere tempesta, fatto ad arte, spesso per coprire i reali problemi o per identificare nel "diverso" la causa dei nostri mali, è la vecchia logica del capro espiatorio, che da sempre paga per le colpe di altri, è un film visto tante volte, quello della guerra fra poveri, che da sempre trova linfa vitale dalla sofferenza di un popolo, dal disagio, dalla povertà, dalle disuguaglianze, dall'ignoranza e dalle ingiustizie". Colpiti sono anche i giovani che rispondo attraverso i Collettivi studenteschi: "I gravi fatti di ieri in Piazza Dalmazia e Piazza San Lorenzo a Firenze evidenziano un clima di intolleranza, divenuto insostenibile sia da un punto di vista sociale che economico, la cui causa riteniamo essere la scarsa propensione alla condivisione culturale.Fomentare odio e violenza interculturale e intergenerazionale ci provoca un’Onda di rivoluzione.

Vogliamo fratellanza e convivenza pacifica. Noi, generazione giovane, multietnica, multicolore, multilingua e antirazzista, ci sentiamo tutti sulla stessa barca. La condivisione di idee, di spazi, di culture è pratica quotidiana in Comunità come quelle delle Case dello Studente di Firenze, dove lingue si confondono, identità s’intrecciano, cucine si amalgamano. Ripudiamo e condanniamo atti violenti contro i nostri fratelli senegalesi e contro tutte quelle popolazioni di migranti oggi discriminate e violentate a Firenze, in Italia e nel Mondo da paranoie xenofobe e razziste" così la pensa il Collettivo SMU & C.I.S

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