Strage a Firenze, Renzi proclama il lutto cittadino

Il sindaco ha deciso di proclamare il lutto cittadino dopo la sparatoria di stamani. La Comunità senegalese ha organizzato per sabato una manifestazione in piazza Dalmazia. Chiude il Mercato di San Lorenzo. Istituzioni vicine alle famiglie delle vittime.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 dicembre 2011 17:41
Strage a Firenze, Renzi proclama il lutto cittadino

"Un giorno che Firenze non avrebbe mai voluto vivere - le parole del sindaco di Firenze, Matteo Renzi - la lucida follia del killer xenofobo ha distrutto delle vite umane e seminato disperazione in tutta la comunità fiorentina. Per questo credo sia giusto che la città abbracci la comunità senegalese ed invito i cittadini a fare 10 minuti di lutto cittadino, tra le 12 e le 12 e 10 ora della prima sparatoria, abbassando le saracinesche dei negozi e chiedo un minuto di silenzio ai lavoratori pubblici e privati ad inizio di ogni turno. Le bandiere saranno ammezzate, annullati tutti gli appuntamenti istituzionali e le cerimonie previste.

Ci riuniremo alle 17 in Palazzo Vecchio con la comunità senegalese con l'Imam e con il Ministro Andrea Riccardi la cui sensibilità riconosco ed apprezzo al console onorario del Senegal. Chiedo alle persone di Firenze di condividere con noi questo momento, perché l'atto di questo lucido folle ha colpito al cuore Firenze. Ci faremo carico delle spese per rimpatriare le salme. La persona che ha agito ha evidenti derive xenofobe, basta guardare la cultura, se cultura la si vuol chiamare, il tessuto nel quale questo individuo era immerso.

Parliamo di un gesto solitario non si tratta di un sommovimento di centinaia di persone, ma di un uomo che decide di partire da Pistoia, arrivare a Firenze ed uccidere a colpo sicuro. Occorre riflettere certo, ma non vedo analogie con Torino, sono vicende diverse, e non voglio fare una disquisizione psicologica, ma voglio che ci sia una riflessione unanime. La comunità senegalese mi ha chiesto giustizia e non vendetta e Firenze oggi dice no al razzismo e no alla xenofobia". Intanto, oggi pomeriggio, la Comunità senegalese, che ha deciso in che modo far rientrare le salme delle vittime nel loro paese di origine, ha organizzato una manifestazione per sabato prossimo in piazza Dalmazia, a partire dalle ore 15.

AntLen Foto dai luoghi della strage

Approfondimenti

“E’ un gesto efferato e sconvolgente”. Questa la prima reazione del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi alla tragedia avvenuta a Firenze con l’uccisione di due senegalesi e il ferimento di altri tre da parte di un cinquantenne pistoiese. “Tutte le motivazioni sono possibili, ma fra tutte non è possibile non pensare che il colore della pelle delle vittime e un sentimento di odio razziale abbiano avuto il loro peso.

Bisognerà capire bene il quadro entro cui è maturata una cultura di questo tipo. C’è da chiedersi se non ci siano state da parte di tutti sottovalutazioni di certe espressioni culturali che alimentano xenofobia e razzismo e di circoli che ne fanno espressamente il motivo della loro organizzazione e della loro attività. La vicenda sembra per alcuni aspetti avere analogie con quella di Oslo. Esprimo la mia solidarietà alla comunità senegalese, che conosco bene e che so pacifica e particolarmente inserita nella vita lavorativa e civile della nostra regione.

Capisco la disperazione e lo sdegno, ma chiedo con fermezza che le manifestazioni e le proteste rimangano nell’ambito della legalità. Esprimo infine apprezzamento per come le forze dell’ordine hanno gestito questa vicenda” "Ho seguito oggi da Roma l’incredibile crescendo di violenza che si è abbattuto sulla nostra città. Un fatto che faticherà non poco a trovare una sua giustificazione.” Così commenta il Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, i terribili episodi avvenuti oggi a Firenze. “Ma non si può non prendere atto - ha aggiunto Andrea Barducci - che le motivazioni di quello che è accaduto risiedono in una cultura basata sul pregiudizio, sull’odio, sulla violenza e sull’esaltazione della razza.

Tutta la nostra società dovrebbe sentire l’esigenza di isolare e di annientare questo modo di pensare, a cominciare dalle associazioni che, se oggi prendono le distanze, ieri avrebbero dovuto anche essere in grado di mettere in circolazione gli anticorpi necessari ad evitare che ciò accadesse. Trovo infatti molto ambiguo negare un legame tra ciò che è avvenuto oggi e la cultura che certe associazioni alimentano, quando all’autore dell’eccidio di oggi viene offerta l’opportunità di presentare il proprio libro, i cui contenuti non fatico ad immaginare.” “In attesa di un incontro che mi impegno ad organizzare nel più breve tempo possibile, voglio esprimo alla comunità senegalese tutta la mia solidarietà e vicinanza, e li invito a non dimenticare che proprio loro sono la prova che l’integrazione e la convivenza si possono e si devono raggiungere ovunque pacificamente, e ad aiutarci ad ostacolare qualsiasi ulteriore degenerazione della terribile giornata vissuta oggi.” “Da stasera la bandiera della Provincia sarà listata a lutto, e invito tutti i sindaci del nostro territorio a fare altrettanto, a stare vicino alla città di Firenze in un momento che davvero richiede il cuore e il cervello di tutti”.

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