La nuova infrastruttura, inaugurata oggi dal Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e dall’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane Mauro Moretti, è attiva dal 30 ottobre. Consente una migliore e più regolare gestione della circolazione ferroviaria e l’incremento della potenzialità del nodo con la riduzione delle interferenze tra i flussi di traffico AV e quelli di lunga percorrenza, del trasporto Regionale e merci. Lo scavalco, lungo circa 900 metri, è composto da tre direttrici:
• livello superiore, dedicata ai treni ad Alta Velocità in transito tra Firenze Santa Maria Novella e Bologna; • livello intermedio, prevalentemente dedicata ai treni passeggeri a lunga percorrenza e merci in transito nel nodo di Firenze che percorrono la linea Prato – Firenze Campo Marte senza entrare nella stazione di Firenze Santa Maria Novella; • livello sotterraneo (in realizzazione), collegherà la linea AV proveniente da Bologna alla nuova stazione di Firenze Belfiore e alla linea Direttissima Firenze - Roma, attraversando in galleria tutto il nodo di Firenze.Insieme allo scavalco è stata realizzata una nuova passerella pedonale, in fase di ultimazione, che collegherà le aree urbane di Via del Sodo con quelle di Via Pietro Fanfani in sostituzione di un sottopasso preesistente.
Lunga circa 70 metri e dotata di scale ed ascensori, sarà consegnata al Comune di Firenze nella prossima primavera. Contestualmente all’inaugurazione dello Scavalco sono stati firmati gli atti integrativi ai Protocolli d’Intesa per il potenziamento della linea Pistoia – Lucca e delle infrastrutture a servizio del porto di Livorno. Il Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze rileva con stupore le modalità con cui viene inaugurato lo “scavalco” di Castello, senza alcuno spettatore. "Lo “scavalco” è un'opera infrastrutturale dalla dubbia utilità.
Invitiamo i viaggiatori dei treni AV a vedere se ci saranno cambiamenti nei loro viaggi da e per Bologna". All'inaugurazione dello scavalco ferroviario tra Rifredi e Castello era presente l'AD di Ferrovie Moretti che ha parlato del passante fiorentino: ''Sotto Firenze non si va a 300 all'ora, si va al massimo a 100: quindi non c'e' nessun timore. I lavori più vicini alle case come quelli che dobbiamo fare a Firenze li abbiamo fatti a Bologna e soprattutto a Torino. Se si va a chiedere ai torinesi quale sia il lavoro piuù bello che hanno visto negli ultimi anni, diranno il passante ferroviario''.
''Non c'è ragione di aver timore solo perchè quattro fessi continuano a dire che il David di Michelangelo avrà problemi''. “Con i moderni mezzi a disposizione si sarebbe potuta realizzare una semplice serie di scambi del costo di poche centinaia di migliaia di euro -ribatte il Comitato contro il Sottoattraversamento- e destinare quei fondi a migliorare la rete ferroviaria esistente o ad acquistare nuovi treni per il servizio regionale. Invece sappiamo che la giornata di oggi sarà infarcita di “peana” alla modernità, allo sviluppo, all'opera strategica appena inaugurata; tutte chiacchiere per coprire profittevoli affari, ignorando lo smantellamento del servizio ferroviario universale.
Ma quello che appare incredibile sono le modalità con cui si inaugura quest'opera; praticamente di nascosto, lasciando solo che pochi giornalisti accreditati possano assistere. Evidentemente il presidente della Regione Enrico Rossi, l'assessore alle infrastrutture Luca Ceccobao e tutti i rappresentanti delle istituzioni toscane, ma soprattutto l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, preferiscono essere lontani dai cittadini che ormai cominciano a capire che queste grandi opere sono sempre più inutili, costose, dannose; non amano essere contestati, non tollerano nemmeno la presenza di un civile dissenso come quello rappresentato dai parenti delle vittime della strage di Viareggio del 29 giugno 2009.
Nel vuoto che oggi circonda il taglio del nastro i rappresentanti delle istituzioni, delle ferrovie e i giornalisti presenti potranno rendersi conto della distanza che ormai passa tra il vivo corpo sociale e la politica di questo paese. Ma la critica serrata a queste “grandi opere inutili” inseguirà sempre chi le sostiene, i volti di quelle 32 vittime di Viareggio saranno sempre attorno ai responsabili dello “spiacevole episodio”, anche adesso, mentre si stappa spumante e si taglia un nastro tricolore" così conclude la nota diramata dal Comitato contro il Sottoattraversamento AV di Firenze”. “Lo scavalco – ha dichiarato il presidente Rossi – è un’opera moderna e utile, oltremodo nevralgica perchè, smistando il traffico tra i treni dell’alta velocità, quelli regionali e i merci, eliminerà molti elementi di disagio legati alla mancanza di puntualità.
Le interferenze tra i treni erano infatti all’origine di molti ritardi per tutti i treni in transito e in particolare per quelli della tratta Firenze-Viareggio. Di questa nuova opera, propedeutica all’alta velocità, beneficeranno quindi da subito i pendolari di Prato e di Pistoia, di Montecatini e Viareggio. Inoltre, in prospettiva, anche in virtù di questo prezioso strumento per diversificare l’utilizzo dei binari, sarà possibile aumentare il numero dei treni regionali". "Moretti parla e in due battute smonta anni di retorica di Comune e Regione sui vantaggi della Tav e la partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica -afferma Ornella De Zordo per Unaltracittà-lista di cittadinanza- Definisce 4 fessi coloro che contestano il progetto, e che sono gli unici ad oggi ad aver informato i fiorentini sulla megainfrastruttura, ma soprattutto rivela che il progetto miliardario del tunnel sarà inutile.
I treni infatti andranno a velocità ridotta per tutto il tracciato, quindi, dice Moretti nessun timore per le vibrazioni. Questo sproloquio è avvenuto stamani a Firenze all'inaugurazione - con una cerimonia blindata e talmente sottotono da sembrare fatta un po' di nascosto - del cosiddetto Scavalco tra Rifredi e Castello, primo lotto del nodo ferroviario fiorentino che prevede il tunnel e la stazione sotterranea. Capiamo bene che non ci sia molto da festeggiare, visto che oggi si è avuta notizia di alcuni dipendenti delle ferrovie che resuscitavano carrozze rottamate in combutta con imprese private grazie a falsi documenti redatti da tecnici di Trenitalia.
Mentre si chiedono sacrifici da lacrime e sangue per tutti, anzi per i soliti che hanno già pagato fin troppo, si buttano allegramente nel pozzo infinito delle grandi opere due o tre miliardi di euro per un intervento la cui utilità è almeno dubbia anche nei pareri ufficiali del ministero dell'ambiente, e che sarà tutt'altro che significativo anche in termini occupazionali, mentre sarà disastroso dal punto di vista ambientale".