Cinema, Festival dei Popoli: Islamismo e laicismo in Algeria
Minoranze linguistiche: il 20 novembre un film sulla cultura occitana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2008 13:52
Cinema, Festival dei Popoli: Islamismo e laicismo in Algeria<BR>Minoranze linguistiche: il 20 novembre un film sulla cultura occitana

Domani, mercoledì 19 novembre, sesto appuntamento con la 49° edizione del ‘Festival dei Popoli’ tra Cinema Odeon e Auditorium Stensen. La sesta giornata inizia alle ore 11 presso lo spazio incontri del Cinema Odeon con la presentazione al pubblico e alla stampa della II edizione del Festival dei Popoli a New York alla presenza di Stefania Ippoliti (Direttore Mediateca Regionale Toscana Film Commission), Francesco Fadda (FitzGerald Foundation), Giorgio Bonsanti (presidente Festival dei Popoli) e Luciano Barisone (direttore del Festival dei Popoli).
Cinema Odeon
Al Cinema Odeon saranno proiettati tre documentari che gareggiano al “Concorso Lungometraggi”.

Alle ore 15.00 la proiezione di The Past is a Strange Country (Sud Corea, 2008, 90’) di Kim Eungsu. Il film rievoca un fatto avvenuto molti anni fa, quando due studenti, per protestare contro la politica del governo coreano, scelsero di darsi fuoco. Amici e complici delle due vittime ricostruiscono l’avvenimento nella consapevolezza amara dell’inutilità di quell’atto ormai dimenticato. Segue alle 17.00 Elder Blossom (Germania, 2008, 89’) di Volker Koepp. La zona di Kalinigrad, territorio russo staccato dalla madre patria, è un lembo di terra fra Polonia e Lituania.

Abbruttiti dalla disoccupazione e dall'alcolismo, gli adulti sono assenti. Restano i bambini che raccontano al regista la loro vita e le loro speranze. La sesta giornata continua alle 19.00 con China Is Still Far Away (Algeria/Francia, 2008, 120’) di Malek Bensmaïl. Cinquant’anni dopo l’indipendenza, Bensmaïl si reca in un villaggio dell’Algeria e filma in parallelo l’attività di una scuola islamica e di una scuola laica. In prima serata, alle 21.30, l’omaggio a Claire Simon sbarca al Cinema Odeon con Les Bureaux de Dieu (Francia, 2008, 122’).

In un consultorio femminile si intrecciano storie diverse: adolescenti e signore, cattoliche e musulmane, incerte su tutto o convinte delle loro scelte. C’è chi ancora non conosce il proprio corpo, chi deve affrontare una gravidanza non desiderata, chi infine non sa chi ama e chi forse lo sa fin troppo bene. Un film popolato da grandi attrici (Nathalie Baye, Isabelle Carré, Béatrice Dalle, Nicole Garcia) e da fantastiche donne, prestate al cinema.
Cinema Stensen
Continua la sezione dedicata ai volti del potere con la proiezione alle ore 10.00 di The Interview (Germania, 1997, 58’) di Harun Farocki.

Il film riprende delle sedute di formazione nelle quali si impara a fare domanda per un posto di lavoro. A seguire Dominium mundi: the Empire of Management (Francia, 2007, 67’) di Gérald Caillat: un saggio documentario sulla mondializzazione vista come tentativo di diffondere la cultura occidentale nel mondo. Nel pomeriggio riflettori puntati sui Paesi Baltici. Alle 15.00 Uku Ukai (Lituania, 2006, 30’)di Audrius Stony, una meditazione sul tempo e sullo spazio, sul paesaggio e sul movimento.

Segue Alone (Lituania, 2001, 35’) di Audrius Stonys. Una bambina triste sta andando a fare visita a sua madre che si trova in carcere. Seduta sul sedile posteriore dell’auto guarda in silenzio fuori dal finestrino mentre il paesaggio le passa davanti agli occhi. Chiude la sessione lituana In Memory of the Day Passed By (Lituania, 1990, 40’) di Šarūnas Bartas, il diario di un giorno che sembra non avere mai fine. Alle 17.00, spazio alla Lettonia con tre cortometraggi di Uldis Brauns: Beginning (Lettonia, 1961, 10’), Construction (Lettonia, 1962, 10’) e Worker (Lettonia, 1963, 11’).

Seguono la vita dei pescatori di The Coast (Lettonia, 1963, 22’) di Aivars Freimanis, la collettivizzazione forzata e le deportazioni in Siberia di A Life (Lettonia, 1972, 20’) di Herz Frank e i fabbri di campagna di The Long Day (Lettonia, 1981, 20’) di Jevgēņijs Paškēvičs. Si prosegue alle 19.00 con Theodore (Lettonia, 2006, 29’) di Laila Pakalnina. Nella campagna lettone vive un uomo anziano e solitario. Ogni giorno percorre in bicicletta i sette chilometri che separano la sua casa dal centro del villaggio per sedersi alla fermata.

Quando arriva la sera, risale in bicicletta e torna a casa. Segue la proiezione di The Worm (Lettonia, 1979, 71’) di Andis Miziss. Dopo il crollo del socialismo, Karlis e Inese si sono ritrovati in fondo alla scala sociale. Abitano nel capanno di un orto abusivo ai margini della città e sopravvivono grazie a un unico sussidio e agli avanzi degli altri. In prima serata, alle 21.30, Jonathan from Australia (Estonia, 2007, 89’) di Sulev Keedus. Un porto è stato costruito nell’isola di Saaremaa e fuochi d’artificio e saluti annunciano l’arrivo della nave da crociera Lili Marleen.

La leggenda della nave bianca che trasporta tutti nella terra dei sogni sta diventando realtà?
Giovedì 20 Novembre, alle ore 21, prosegue Ubi Maior, Minor NON Cessat, rassegna d'incontri e proiezioni dedicati alle minoranze linguistiche d'Italia con l'approfondimento sulla cultura e lingua occitana. Verrà effettuata la proiezione del film di Giorgio Diritti Il Vento Fa il suo Giro,lungometraggio del 2005 (colore 110') che ha ottenuto numerosi riconoscimenti. La proiezione si svolgerà presso Associazione Vie Nuove, in v.le Giannotti 13 a Firenze, ore 21 ingresso libero, con l' eccezionale partecipazione dell'attore protagonista Dario Anghilante che traccerà ovviamente un breve quadro della questione occitana.

La storia si svolge nelle valli occitane del Piemonte. Protagonista è un ex professore francese, alla ricerca di un’esistenza secondo i tempi della natura per sé e la sua famiglia… Uomo e natura: un equilibrio difficile in relazione in particolare allo sviluppo, ma anche un richiamo forte che accomuna molte persone scontente della loro vita ed alla ricerca delle sensazioni primordiali dell’esistere. Venerdì 21 Novembre, inoltre, prosegue la rassegna con un ulteriore approfondimento sulla cultura sarda: alle 20.30 la cena sarda di approfondimento gastronomico, a cura di Ass.ne Cuochi Fiorentini, con la chef Lorella MUSIU (25 euro riservato soci arci) e alle 22.30 il concerto del chitarrista Paolo Angeli (ingresso 6 euro riservato soci arci).

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