Firenze – Dopo Leeds e Barcellona, l’Europa del progetto Axmedis torna a Firenze con il suo quarto congresso (17 – 19 novembre, villa Finaly, via Bolognese 134 r), per interrogarsi sui più recenti scenari evocati dallo sviluppo delle tecnologie della comunicazione, e sui nuovi media, canali e contenuti che della comunicazione stanno sovvertendo non solo i linguaggi, ma gli stessi rapporti di potere.
Web Tv, Iptv, Dvbh, Hdtv, Tv on the Net, Social Network, Business Tv, posta elettronica, telefonia cellulare, costituiscono ormai il rivoluzionario lessico della civiltà digitale, le autostrade informatiche che hanno lanciato Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti, le piste su cui oggi transitano le nuove forme di democrazia dell’informazione, sempre più affollata di giovani, di un popolo allergico ai media tradizionali (alla tv in particolare), esposta a non pochi rischi, ma anche ricca di straordinarie opportunità.
I giochi sono aperti e il congresso Axmedis 2008 si annuncia dunque carico di aspettative e di protagonisti in materia di cinema, musica, tv, ovvero tecnologie e contenuti multimediali, diritto d’autore incluso. Organizza il Dipartimento di Sistemi e Informatica dell’ Università di Firenze (capofila del progetto) con il network internazionale Comunicare Digitale, la Fondazione Rinascimento Digitale e AxMediaTech. Partecipano tutti, e non soltanto, gli oltre 40 partner del consorzio Axmedis: BBC e Rai, Associazione Fonografici e Accademia di Santa Cecilia, Pisa Ricerche e Giunti Labs, Tiscali e Telecom, l’università spagnola di Catalogna e quelle inglesi di Leeds e Reading, la stessa Commissione Europea con Carlo Alberto Toffolon della Direzione generale Concorrenza, l’organismo incaricato di far rispettare le regole dei trattati comunitari.
“In totale”, spiega il professor Paolo Nesi, presidente di Axmedis 2008, “sono oltre 300 specialisti, ricercatori, imprenditori che hanno come obiettivo l’esplorazione dei soggetti, delle tecnologie, delle applicazioni e dei trend che riguardano lo sviluppo e l’impiego di soluzioni automatizzate per produrre contenuti trasversali (cross-media) e per la distribuzione multicanale. Ma la conferenza e’ aperta a tutti gli operatori del settore. La sfida è non solo di creare condizioni che consentano di qualificare i contenuti, ma soprattutto di capire che cosa il futuro ci prepara”.
Il calendario del congresso (apre Nesi con il preside di Ingegneria Alberto Tesi e i parlamentari PD Lapo Pistelli e Pdl Deborah Bergamini) prevede numerosi workshop, panel e incontri di carattere tecnico (piattaforme varie, infrastrutture intelligenti, conservazione delle memorie digitali e gestione dei diritti, semantica e distribuzione dei contenuti), ma anche una serie di seminari e dimostrazioni, ben comprensibili anche ai profani, in tema di scenari e opportunità per l’industria italiana in Europa e soprattutto in America Latina.
Comunicare Digitale (Co.Di.), che nella circostanza organizza la prima riunione operativa per affrontare il mercato della Tv digitale, darà peraltro vita a un programma televisivo live attraverso una webcam collegata con YouDem, l’emittente del Partito Democratico, prima Social Tv italiana.
“Dimostreremo come Internet può cambiare il modo di comunicare”, spiega Andrea Michelozzi, presidente di Co.Di., “Martedì 18, tra le 12 e le 12,30, un pezzo della conferenza andrà in diretta tv interagendo con l’emittente. E faremo poi prove di laboratorio per dimostrare come si sgretolano e gestiscono i contenuti”. Mercoledì 19, la Fondazione Rinascimento Digitale propone invece un workshop sulla conservazione delle memorie audio al quale partecipano numerosi centri di ricerca oltre la Discoteca di Stato, l’Istituto internazionale INA e il CNR.