L’arrivo sugli schermi italiani di “Giù al nord “, piccola commedia che in Francia ha battuto a sorpresa ogni record d'incassi,ci permette di apprezzare un divertente film dal tratto e dall’andamento tipico del cinema d’Oltralpe. Se purtroppo la traduzione italiana ci impedisce di comprendere appieno le differenze linguistiche tra due regioni francesi, e quindi di cogliere del tutto l’umorismo che ne ha determinato il successo in patria, riusciamo comunque ad apprezzare la piacevolezza di una commedia che mette alla berlina pregiudizi e luoghi comuni.
Sembra che i Francesi considerino il Nord del loro paese un luogo tetro, gelido e inospitale, mentre il Sud è visto come un'oasi di benessere dove tutti sognano di vivere e lavorare. A questo luogo comune non sfugge Philippe Abrams direttore dell’ufficio postale di Salon-de-Provence, che e’ sposato con Julie, donna soggetta alla depressione che gli rende la vita impossibile. Per farle piacere e per farsi trasferire in Costa Azzurra, Philippe finge di essere disabile ma viene scoperto e trasferito a Bergues, una cittadina del Nord del paese.
La moglie depressa non lo seguirà. Tutti lo compatiscono per questo trasferimento, addirittura un poliziotto che voleva multarlo perché andava troppo piano in autostrada lo risparmia appena viene a sapere dove lo hanno trasferito.
Giunto a destinazione, tutto sembra come è sempre stato narrato: il freddo,la pioggia, e le persone del posto che parlano un dialetto incomprensibile come lo Ch’tis. Il primo impatto sembra rafforzare il pregiudizio che Philippe già aveva verso questo luogo, ma cambierà idea molto presto e scoprirà, grazie al collega Antoine e ai suoi amici che non è poi così male vivere li.
Straordinarie le interpretazioni di Kad Merad e dello stesso regista Dany Boon che, rispettivamente nei panni del protagonista Philippe e del postino Antoine, ci conducono nell’allegra cittadina di Bergues , invitandoci anche a riflettere su quanto spesso pregiudizi e divisioni territoriali siano del tutto infondati e ci precludano nuove esperienze ed amicizie. Il regista, affrontando il tema non facile delle incomprensioni che alimentano in ogni latitudine diffidenza e chiusura, costruisce una piccola storia di gente comune, che coniuga buoni sentimenti,ironia e commozione con un tocco leggero e raffinato, e ci regala una sorta di commedia “alla francese “che ha gag divertenti e i ritmi di una comicità surreale alla Jacques Tati.
“ Giù al Nord “ ha registrato nei primi giorni di programmazione un buon successo, anche presso il pubblico italiano che , stanco delle consuete parodie e dei soliti “cinepanettoni”, sembra apprezzarne l’originale comicità.
Alessandro Lazzeri
Giù al nord di Dany Boon del 2008, con Kad Merad, Dany Boon, Zoé Félix, Lorenzo Ausilia-Foret, Anne Marivin, Philippe Duquesne, Guy Lecluyse, Line Renaud, Alexandre Carrière, Patrick Bosso. Prodotto in Francia. Durata: 106 minuti.
Distribuito in Italia da Medusa