Festa della Toscana: il lavoro al centro dell’edizione 2008

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 novembre 2008 13:57
Festa della Toscana: il lavoro al centro dell’edizione 2008

Firenze– “Costruire lavoro”: è questo il tema della Festa della Toscana 2008. Un tema che è anche allo stesso tempo un impegno, perché è sul fronte del lavoro che si giocano oggi le battaglie più importanti, dalla sicurezza alle promesse di sviluppo, dal welfare all’innovazione. Un tema con molteplici facce, dunque, e molteplici saranno anche le iniziative, gli eventi, i convegni, gli spettacoli che coinvolgeranno tutta la Toscana nei prossimi giorni. L’inaugurazione ufficiale, con la tradizionale parata dei gruppi di rievocazione storica, sarà quest’anno a Prato, domenica 23 novembre, con circa mille e cinquecento figuranti da tutta la regione, mentre la seduta solenne del Consiglio regionale si svolgerà come sempre il giorno 30 novembre (Istituto di scienze militari aeronautiche “G.

Douhet”, Firenze), in ricordo dell’abolizione della pena di morte da parte del Granduca Leopoldo. Lunedì 24 saranno a Firenze anche due ministri: Maurizio Sacconi interverrà al convegno “Il lavoratore protagonista dell’impresa che cambia” (ore 10.30 Auditorium del Consiglio regionale), mentre nel pomeriggio, sempre in Auditorium, si parlerà di “Conoscere l’handicap: una ricchezza per tutti”, con Mara Carfagna. Lo stesso giorno a Barberino di Mugello al centro dell’attenzione sarà la sicurezza sul lavoro e la recente legge regionale per il sostegno ai familiari delle vittime degli incidenti mortali (ore 16.00 Teatro comunale Corsini).

Giovedì 27 l’Aula magna del Rettorato ospiterà il convegno “Fuga dei cervelli, analisi e proposte”, a partire da una ricerca dell’Irpet: è stata invitata ad intervenire anche il ministro dell’istruzione Mariastella Gelmini. Sempre giovedì, alle 12.00 presso la Galleria degli Uffizi (Sala Biblioteca), si svolgerà il conferimento di undici Gonfaloni d’argento in onore dei “Lavoratori del fare”: gli insigniti saranno l’imprenditore artigiano Stefano Bemer, il musicista Stefano Bollani, la scrittrice Benedetta Cibrario, il documentarista Lionetto Fabbri, il sociologo Franco Ferrarotti, l’imprenditore Marco Mantovani, la stilista Thes Tziveli, il fisico Gabriele Veneziano, e ancora la Banca Monte dei Paschi di Siena, l’azienda Italzinc s.r.l.

e l’Associazione Italiana Vittime Infortuni sul lavoro, Banca Monte dei Paschi di Siena 1472. Venerdì 28 in Consiglio regionale ci sarà la premiazione della V edizione del Premio Vespucci “Diamo futuro alle idee”, mentre alla Palazzina Ex Fila Gignoro la giornata sarà dedicata al precariato, con un incontro-dibattito dal titolo “Il precariato non è scomparso (anche se non ne parla più nessuno). Qualità dei servizi, qualità del lavoro” e, a seguire, film e spettacoli teatrali. Il giorno successivo infine alla Fortezza da Basso l’ottica sarà internazionale con ospiti da tutto il mondo che parleranno di “Diritti al lavoro, solidarietà e giustizia sociale nell’economia globale”, e in serata il concerto rock “A testa alta.

Festa del lavoro dignitoso”, in collaborazione con Cgil Cisl e Uil. Ma quelli segnalati sono solo alcuni dei convegni e degli incontri della Festa, che presenta poi un ricchissimo cartellone di eventi e spettacoli, dalla proiezione di film alle rappresentazioni teatrali, dalle visite nelle botteghe storiche ai concerti.
Il David di Donatello sarà testimone di eccellenza dell’impegno della nostra regione a “Costruire lavoro”. Anche l’edizione 2008 della Festa, legata all’arte e alla storia, ha colto un simbolo di eccezionale valore che resterà a futura memoria.

Il 28 novembre, presso il museo nazionale del Bargello, sarà presentato alla stampa il capolavoro del Quattrocento, restaurato con le tecniche più avanzate, in un cantiere visibile al pubblico. L’arte si sposerà anche con lo spettacolo, che porrà la parità nel lavoro al centro della Festa. Dal 22 novembre al 5 dicembre sono in programma iniziative dentro i luoghi di lavoro – dove saranno coinvolti dipendenti e cittadini – grazie alla seconda edizione del Festival delle pari opportunità “Come vi pare, purché pari”.

Ed il verbo lavorare, che partirà da un punto di domanda - Come? – si chiuderà con un punto esclamativo – Sì! – che ribadisce il diritto delle donne all’occupazione. A caratterizzare la Festa non mancheranno mostre, concerti, spettacoli teatrali e cinematografici. I titoli delle esposizioni in programma parlano da soli: “Guadagnarsi il pane”, “Illuminare il futuro”, “Italia al lavoro”. Solo alcuni esempi di una creatività declinata al tema della manifestazione e capace di accendere i riflettori sul lavoro, che sarà raccontato anche in teatro, con un programma regionale che coinvolgerà tutti i territori: alcuni titoli sono ad esempio “La licenza” o “Trattamento di fine rapporto”.

Il cinema inviterà ad una riflessione a tutto tondo sul tema, ora facendo emergere tante storie di ordinaria flessibilità con “Il vangelo secondo precario”, ora presentando “La classe operaia va in paradiso” o “Il posto dell’anima”: sono solo alcuni dei titoli di una rassegna in programma all’Auditorium del Consiglio regionale. Infine, per toccare con mano il lavoro d’eccellenza nelle imprese storiche toscane, sarà possibile visitarne sedici – nei territori di Firenze, Livorno e Siena – apprezzando cantine, fabbriche e botteghe artigiane.
“Sul lavoro si scaricano tutte le patologie del nostro mondo globalizzato ed il tema va affrontato con una visione strategica capace di guardare al futuro”.

Parola del vicepresidente della Regione Federico Gelli che, parlando dell’attualità e della centralità dell’argomento scelto per la Festa 2008, ha ricordato l’impegno della Toscana: “Purtroppo non abbiamo raggiunto l’obbiettivo di azzerare i morti sui luoghi di lavoro, ma siamo impegnati sul fronte della qualità e della sicurezza, come dimostra la recente approvazione della legge sugli appalti, accanto alle iniziative sul fronte della flessibilità e del precariato, della imprenditoria giovanile e femminile”.

“La cronaca di ogni giorno invita tutte le istituzioni ad uno sforzo maggiore – ha concluso Gelli – non solo sul piano delle azioni concrete ma anche dal punto di vista culturale”. “Siamo orgogliosi di ospitare a Prato la parata storica che inaugurerà la Festa della Toscana. Il nostro territorio sta attraversando un periodo difficile, una fase di trasformazione profonda, che ha messo in crisi il tessuto economico e sociale tradizionale. A maggior ragione quindi una Festa della Toscana dedicata al lavoro e inaugurata a Prato rappresenta un riconoscimento importante”.

Così il sindaco della città, Marco Romagnoli, che ha sottolineato in particolare come i temi principali attraverso cui viene declinata la Festa siano assolutamente centrali per Prato: “C’è il legame fra tradizione e innovazione – ha detto – che per noi significa valorizzare il comparto tessile e insieme aprirci verso altre prospettive; c’è il valore della creatività, che per noi significa non solo creare ogni anno nuovi campionari e nuove proposte per la moda, ma anche puntare, come facciamo, sulla cultura e sull’arte contemporanea; e ci sono le questioni della legalità e della sicurezza, che non possono che essere fondamentali in una città che conta circa 35.000 extracomunitari e 3.000 imprese a titolarità straniera”.

Il vicepresidente del Consiglio regionale, Angelo Pollina, ha sottolineato in primo luogo la questione sicurezza. “Mai come quest’anno il tema scelto per la Festa della Toscana è così centrale – ha detto – Il lavoro per l’uomo è fondamentale; senza lavoro, non c’è dignità, non c’è sicurezza, non c’è sviluppo, non c’è nemmeno la serenità necessaria per costruire una famiglia. Ma soprattutto vorrei che l’attenzione si concentrasse su un aspetto, il più doloroso: le morti bianche, le troppe vittime registrate anche in questi ultimi anni, una piaga inaccettabile”.

“Le leggi ci sono – ha aggiunto il vicepresidente – ma le istituzioni sono chiamate a fare ancora di più, e possono farlo. Le istituzioni possono e devono rafforzare tutto il sistema dei controlli, e devono avere il coraggio anche di inasprire le sanzioni. Mi auguro che la Festa della Toscana, quest’anno, contribuisca a far emergere in tutta la sua gravità il problema e la necessità di un ulteriore impegno in questa direzione”.

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