Inaugurato il primo infopoint sulla tramvia alla stazione Statuto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
05 maggio 2008 15:03
Inaugurato il primo infopoint sulla tramvia alla stazione Statuto

Ha aperto oggi l'infopoint sulla tramvia ospitato all'interno della stazione ferroviaria di Statuto. Si tratta del primo degli sportelli che saranno attivati lungo il percorso delle linee 2 e 3, come previsto dal percorso informativo e di coinvolgimento annunciato dal sindaco Leonardo Domenici all'indomani del referendum. L'infopoint sarà ospitato nel grande spazio vetrato che sovrappassa la strada con ingresso lungo la banchina del binario 1; l'accesso ai disabili è garantito da una rampa laterale.

Sarà aperto dal 5 al 16 maggio con i seguenti orari: lunedì dalle 9 alle 13, mercoledì dalle 16 alle 20 e venerdì dalle 16 alle 20. Per informazioni o per fissare appuntamenti in altri orari inviare una e-mail all'indirizzo di posta elettronica tramviafirenze@comune.fi.it. All'infopoint della stazione di Statuto seguirà, sempre per la linea 3, quello di piazza Dalmazia (presso la sede decentrata del Quartiere 5 in via Carlo Bini, apertura 26 maggio). Per la linea 2, invece, sono previsti infopoint di Novoli (presso locali dell'Immobiliare San Donato, apertura 9 giugno), del Duomo e del Parterre (apertura 23 giugno).

Il lavoro degli infopoint sarà supportato dalla distribuzione (anche per posta) a cittadini e attività economiche di depliant informativi sul progetto della tramvia (nel tratto di riferimento) e sul funzionamento e orari dei relativo sportelli.
Contemporaneamente stamani ha avuto luogo una manifestazione indetta presso l'Infopoint di via dello Statuto dai Comitati contro la tramvia, che hanno fatto formale richiesta di partecipare attivamente ai lavori, e di essere ammessi al 'Tavolo per la viabilità' come lasciato intendere da sindaco e assessori competenti l'indomani del referendum sulla tramvia.

Unaltracittà/Unaltromondo chiede alla giunta comunale, con una domanda di attualità a Leonardo Domenici, agli assessori competenti ovvero Matulli (mobilità) e Nencini (piano strategico), in caso di risposta negativa, con quali motivazioni vengano esclusi da un percorso che viene definito 'di confronto' e di 'strategia condivisa' proprio quei soggetti di cittadinanza attiva che sulle problematiche della mobilità si sono attivati in città.
«Dopo il referendum sulla tramvia la prospettiva che veniva aperta si presentava interessante -interviene Anna Nocentini, capogruppo di Rifondazione Comunista- superati i clamori e l'uso strumentale della destra, i cittadini, residenti, lavoratori, commercianti, organizzazioni e portatori di interessi, potevano partecipare e contribuire a far sì che la realizzazione della tramvia avvenisse nel modo migliore e più celere possibile, che contemporaneamente si elaborasse il Piano integrato della mobilità, in maniera da gestire al meglio sia il periodo di cantierizzazione che la mobilità a regime.

Stamani è stato inaugurato l'Infopoint alla stazione di Statuto, preceduto da un depliant, tanto snello da non dire quasi niente, inviato ai residenti, nel quale si dà notizia di laboratori che si apriranno nella seconda metà del mese, che si concluderanno con una sintesi delle proposte e richieste dei cittadini, presentate su un modulo assai generico. Quanto è lontano questo dall'attivazione di una relazione con le persone che da anni, anche su posizioni molto diverse, si occupano di tramvia.

Così impostato, il percorso rischia di riproporre scene già viste e certamente non costruttive di un buon rapporto con i cittadini. Inoltre, non si capisce come questo sportello informativo si coniughi con l'altra attività messa in piedi dall'Amministrazione attraverso la convocazione del "Tavolo per la viabilità" al quale partecipano i soggetti di Firenze Futura finalizzato alla cosiddetta "conoscenza condivisa" che sembra piuttosto una "conoscenza esclusiva". Non rinunciamo a far sì che il Consiglio Comunale della tramvia, dopo i tanti ritardi e complicazioni che ne hanno accompagnato la costruzione.

Per questo chiederemo che si aprano degli spazi nelle commissioni consiliari Ambiente e Qualità urbana per incontrare in altro modo e con altre prospettive cittadini, categorie economiche, organizzazioni, enti locali ecc. in modo che il Consiglio accompagni la realizzazione dell'opera e ne risponda alla città».

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