Alluvione: un documentario sulll'Arno e gli angeli del fango

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 ottobre 2006 16:22
Alluvione: un documentario sulll'Arno e gli angeli del fango

Firenze, l’Arno e gli Angeli del fango è il titolo del nuovo documentario, prodotto da Mediateca Regionale Toscana, realizzato da Videostar, per la regia di Massimo Becattini e Leandro Giribaldi, incentrato sulla storia di Firenze e il suo rapporto con le alluvioni, a partire dal 1333 fino ai giorni nostri.
L’opera contiene materiale di vari periodi storici, comprese stampe antiche e foto recenti inedite, relative al lavoro dei volontari della Biblioteca Nazionale, degli Angeli del Fango, e interviste inedite.


Nel corso della conferenza stampa, tenutasi oggi nella sala Galileo della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, la direttrice Antonia Ida Fontana ha ricordato gli ingenti danni subiti dalla Biblioteca durante l’alluvione del ’66 specificando come su un totale di circa un milione di volumi danneggiati oggi rimangono da restaurare circa 17000 libri antichi e circa 30.000 miscellanee. Restaurare il patrimonio librario della biblioteca è stato infatti un lavoro lento, difficile e che ha comportato il lavoro di esperti, prima direttamente nel laboratorio di restauro interno alla Nazionale, che nel periodo di maggior sviluppo contava fino a 120 unità, oggi principalmente attraverso l’affidamento del lavoro a laboratori esterni.

Un bilancio del lavoro di restauro di documenti antichi e rari della biblioteca sarà fatto proprio il 4 Novembre 2006, nella ricorrenza dei quarant’anni esatti dall’alluvione del ’66, quando verrà inaugurata la mostra “Contro al cieco fiume: quanrant’anni dopo” alla presenza del Ministro Rutelli. “Oggi – ha precisato Antonia Ida Fontana – dovesse ripetersi un evento alluvionale, siamo preparati a limitarne i danni: le riviste straniere non sono più nei magazzini; le riviste italiane sono impacchettate in appositi imballi plastificati; procedure di intervento sono previste grazie alla collaborazione con gruppi di volontariato, la protezione civile e l’Autorità di bacino di cui proprio in questi giorni ci sono state simulazioni”.

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