Come cambierà la viabilità, privata e pubblica, intorno alla Fortezza con la realizzazione delle linee 2 e 3 della tramvia? Si riprodurrà in larga parte la mobilità realizzata ai tempi dell'"ovonda"? E' quanto vogliono sapere la capogruppo di Unaltracittà/Unaltromondo Ornella De Zordo, la capogruppo di Rifondazione Comunista Anna Nocentini e i consiglieri Leonardo Pieri e Mbaye Diaw. «Nell'audizione del 28 settembre scorso in commissione trasporti - scrivono in una interrogazione i quattro consiglieri - del vicesindaco Giuseppe Matulli e del coordinatore delle tramvie Giovanni Mantovani fra le criticità trattate non risulta emersa la viabilità privata e pubblica nella zona della Fortezza da Basso che, in conseguenza alla realizzazione delle tramvie 2 e 3, verrebbe modificata radicalmente».
Per questo De Zordo, Nocentini, Pieri e Diaw vogliono sapere «se nei progetti è confermata la viabilità dei veicoli privati in doppio senso nel viale Belfiore, da Porta a Prato a viale Strozzi lato Mugnone, con un percorso attraverso un nuovo sottopasso stradale all'angolo con viale Redi e i due attuali sottopassaggi ferroviari, fino all'incrocio con via dello Statuto, riproducendo in larga parte la mobilità realizzata ai tempi dell'"ovonda" e incrociando un altro nuovo sottopasso stradale»; «se è prevista la riduzione di carreggiata per i veicoli privati sul viale Rosselli, da Porta a Prato fino al sottopasso stradale di viale Strozzi lato Valfonda, con l'immissione dei binari delle tramvie nel sottopasso stesso e con la deviazione del traffico privato su piazzale Montelungo e quindi piazza Caduti nei Lager e viale Strozzi lato Mugnone».
(mr)