Da Firenze un piano per sfruttare l’acqua della Val d’Orcia

Che definisce le linee di intervento per contrastare gli effetti di futuri scenari di cambiamento climatico

Stefano
Stefano Bisi
03 Marzo 2025 22:43
Da Firenze un piano per sfruttare l’acqua della Val d’Orcia

Grazie, o purtroppo secondo i gusti, al Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università di Firenze, promotore del Living Lab Val d’Orcia, ossia un ‘laboratorio vivente’ che opera a livello territoriale integrando processi d’innovazione e di ricerca in una partnership tra persone, pubblico e privato, si è giunti all’elaborazione di un Piano per il Bacino del fiume Orcia e a una procedura avanzata per la modellazione del sistema di invasi collinari nell’area con il software di bilancio idrologico Swat+.

Il progetto prevede il recupero di una vecchia idea: l’interazione degli invasi della Val d’Orcia con il progetto della diga di San Piero in Campo, su cui è tuttora in corso uno studio di fattibilità. Il piano risale agli anni Ottanta ma venne poi abbandonato dalla Regione Toscana anche per l’opposizione degli ambientalisti. E oggi che cosa succederà?

Il piano del Living Lab definisce le linee di intervento per contrastare gli effetti di futuri scenari di cambiamento climatico e per migliorare l’utilizzo generale dell’acqua irrigua attraverso il migliaio di laghetti collinari presenti in Val d’Orcia.

Notizie correlate
In evidenza