Verso gli Stati Uniti d’Europa: oggi l'incontro a Santo Spirito

Numerosi i relatori, tra esponenti di associazioni federaliste ed europarlamentari nella Sala capitolare

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 Marzo 2025 23:50
Verso gli Stati Uniti d’Europa: oggi l'incontro a Santo Spirito

Oggi pomeriggio a Firenze, nella suggestiva Sala Capitolare della Basilica di Santo Spirito, ha avuto luogo l'incontro pubblico intitolato “Stati Uniti d’Europa: un’utopia necessaria”. All'evento, organizzato da www.statiunitieuropa.com con la Fondazione Caponnetto, hanno partecipato numerosi relatori, tra esponenti di associazioni federaliste ed europarlamentari.

"La Unione Europea è in una fase di piena crisi perché segue il modello sbagliato, quello confederale, un modello che rende le decisioni difficili al punto che al mondo non esiste nessun modello confederale attualmente. Pertanto se la UE vuole contare deve cambiare modello ossia scegliere quello federale con I Paesi che ci stanno. Partirei ad esempio dai fondatori della CECA per aggiungerci poi chi vuol far parte del progetto federalista coinvolgendo pure Regno Unito ed azzarderei pure il Canada perché ha valori europei" ha detto l'organizzatore, Salvatore Calleri, introducendo gli argomenti del convegno.

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"Più il vecchio assetto confederale resiste, più paradossalmente il nuovo si guasta. In sostanza, prima procediamo a realizzare l’assetto federale dell’Europa, maggiore forza diamo alle soluzioni delle rovinose questioni in corso, a cominciare da quelle, da condividere, su un futuro di pace giusta da garantire all’Ucraina e alla Palestina: se ci si limita a tregue e accordi provvisori, è molto probabile che presto si scateneranno guerre ancora più devastanti.

La stessa proiezione è da considerare per i punti aperti dell’attuale crisi nel rapporto con l’irresponsabile Trump, il cinico Putin e la sorniona Cina. In sostanza, la concretezza non sta nel constatare passivamente le varie difficoltà a procedere verso la nuova Europa, ma nella capacità di scegliere un piglio dinamico e attrezzare la società a comprendere lo storico passo avanti da fare, spingendo l’economia e i corpi intermedi in tale direzione. Su questo percorso, non troveremo certamente ostacoli tra i giovani, le università, il mondo del volontariato e del terzo settore, perché già pensano e agiscono a livello europeo.

Le classi dirigenti della politica devono perciò smetterla di attardarsi con scuse varie, pur di continuare a coltivare i loro piccoli ambiti di potere, che già sono in una fase di decomposizione irreversibile" ha detto l'ex senatore Giuseppe Lumia.

"La crisi del covid19 è stata sciupata e non è stata colta l’occasione di correggere gli errori originati negli anni cinquanta. In quel momento di grave difficoltà ed incertezza l’Unione Europea ha perseverato organizzando una ‘’Conferenza sul futuro dell’Europa’’ (aprile 2021 – maggio 2022) dove le parole federazione e costituzione sono state completamente ignorate. Si è parlato di politiche, politiche e politiche e mai dell’esigenza di un radicale cambio di struttura -ha detto Mauro Casarotto, Segretario Generale dell'Alleanza Federale dei Federalisti Europei- Ora che il ciclone Trump si è abbattuto su di noi, una buona parte della classe dirigente dei nostri paesi, anziché riflettere sugli errori passati e muoversi sveltamente verso l’unica soluzione che può cambiare la situazione e sanare la posizione internazionale dell’Europa, perde tempo piagnucolando e agitandosi convulsamente in preda al panico e una minoranza molto più sparuta pare veramente disposta a considerare lo scenario del ‘dover essere’ di cui abbiamo parlato in precedenza.

Nell’attesa che i primi si sveglino dal loro sonnambulismo, ci rivolgiamo ai secondi perché si facciano carico anche della quota di lungimiranza e di coraggio a cui i primi hanno rinunciato".

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