Firenze, 9 novembre 2024- Il ministro del Turismo Daniela Santanchè, ENIT, gli assessori regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e i rappresentanti delle principali Associazioni di categoria, a conclusione del Forum Internazionale del Turismo che si è tenuto a Firenze, hanno firmato il “Patto per il Turismo”.
Si tratta di un accordo volto a tracciare un percorso comune per accelerare il piano di crescita del turismo italiano, articolato in dieci punti strategici (Centralità, Accessibilità, Formazione, Sostenibilità, Intelligenza Artificiale, Pianificazione e Sviluppo, Qualità, Governance, Accelerazione Processi, Unicità) con l’obiettivo di promuovere azioni condivise, al fine di migliorare la competitività della Nazione nel contesto turistico nazionale e internazionale, promuovendo un turismo di qualità che sia fonte di crescita economica per tutte le comunità coinvolte.
“È un patto che ci dà la direzione e la visione – dichiara il ministro Santanchè – perché il turismo va programmato, va gestito, e quindi è un patto che mette insieme quelle che sono le future strategie per fare crescere questo comparto molto importante per la nostra Nazione”.
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“Il futuro siamo noi” conclude così la due giorni dedicata al turismo in vista del G7, il ministro Santanchè “Plaudo all’iniziativa del Ministro Santanchè che ha annunciato che farà un tratto di via Francigena a conclusione del G7 del turismo. Anche la valorizzazione dei nostri cammini contribuisce a sviluppare tutte le potenzialità del turismo e renderlo davvero diffuso. La due giorni del Forum fa comprendere il nuovo approccio con cui il Governo Meloni sta affrontando un settore che potrebbe essere la prima industria d’Italia se operatori, categorie e istituzioni creassero maggiori sinergie.
Il patto sottoscritto questa mattina va in questa direzione.Il Ministro aveva partecipato a febbraio agli Stati Generali della Montagna ad Abetone-Cutigliano dimostrando di avere realmente a cuore il futuro degli Appennini e la volontà di sviluppare nuovi circuiti turistici. Tutte le promesse che fece in quell’occasione - a partire dai sostegni per gli Appennini - sono state mantenute. E - come ha ribadito anche il Presidente di Federfuni Andrea Formento - è in dirittura d’arrivo la legge sulla montagna che porterà ulteriori risorse per i servizi e le infrastrutture sui nostri Appennini.
Insomma, Fratelli d’Italia e il Governo Meloni stanno agendo concretamente per valorizzare le aree interne e rendere la Toscana turistica da Pontremoli a Capalbio e da San Godenzo a San Vincenzo.
Sostengo fortemente l’iniziativa di sabato prossimo del Ministro, infatti durante il mio mandato di sindaco mi sono battuto per valorizzare la Romea Strata facendo parte del comitato direttivo e ho valorizzato i cammini e i sentieri dell’Appennino. Ho quindi deciso di seguire il Ministro in parte del percorso della Francigena” lo dice il consigliere regionale FdI e vicecoordinatore regionale FdI Diego Petrucci.
"Il turismo – ha sottolineato Giani nel suo saluto d'apertura – è l’elemento che permette di esaltare e valorizzare il patrimonio intellettuale, sociale, culturale e l’attrazione che i nostri beni artistici e naturali hanno. Non bisogna guardare solo al PIL, ma anche alla rete di relazioni che chi arriva qui crea in un Paese così attrattivo come l’Italia. La Toscana è una regione che ospita circa quarantotto milioni di persone ogni anno solo nello stretto sistema dell’accoglienza tradizionale, che diventano circa cento se consideriamo chi arriva per un solo giorno o per motivi di lavoro e non si lascia sfuggire l’occasione di fare almeno una passeggiata nelle nostre città e vivere per qualche ora la regione. Abbiamo quindi bisogno di Istituzioni che sappiano incentivare ma anche governare questi flussi".
"Nessuno – ha continuato Giani - parli di numero chiuso nelle nostre città: ho ancora davanti agli occhi Firenze con piazza del Duomo deserta nei giorni della terribili della pandemia e quello che ha comportato per la città l’assenza forzata delle persone. In Toscana stiamo piuttosto cercando di indirizzare i visitatori verso moltissime realtà che rimangono nascoste rispetto ai tradizionali centri di attrazione. La Toscana che chiamiamo "diffusa" è la regione con il numero più alto di strutture agrituristiche, oggi quasi seimila, che valorizzano zone come la Val d’Orcia e il Chianti che integrano con il loro paesaggio l’identità storica e culturale del territorio e producono un modo diverso di vedere e vivere il paesaggio.
E’ necessaria una sinergia e un’alleanza a livello nazionale fra operatori economici, istituzioni e operatori culturali per creare legami in grado di costruire ponti fra le nostre comunità, la nostra identità culturale ed il nostro stile di vita da offrire al percorso di chi viene visitarci e questo Forum è una importante opportunità per lanciare questo messaggio”.