Al via l'estate a San Salvi

I Chille de la balanza riprendono il tema e, memori della lezione dadaista, propongono scherzando ma non troppo un’edizione straordinaria della mitica Passeggiata, con ingresso libero… ma con baratto con qualcosa da mangiare o da bere

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 giugno 2012 18:15
Al via l'estate a San Salvi

In risposta all’affermazione di Giulio Tremonti “Non si mangia con la cultura: siamo in tempi di crisi”, Andrea Camilleri scrisse per la trasmissione televisiva di Fazio-Saviano Vieni via con me, un vero e proprio elenco del perché con la cultura si mangia. Quest’elenco si apriva con la costatazione “Eva quando prese la mela dall’albero e la offrì ad Adamo, fece cultura” e si chiudeva “…dal che si deduce, contrariamente a chi afferma l’opposto, che con la cultura si mangia eccome, talvolta meglio talvolta peggio ma si mangia!” I Chille de la balanza riprendono il tema e, memori della lezione dadaista, propongono scherzando ma non troppo un’edizione straordinaria della mitica Passeggiata, con ingresso libero… ma con baratto con qualcosa da mangiare o da bere! E’ quasi superfluo segnalare che, appena annunciato, l’evento (chiacchierata/affabulazione di e con Claudio Ascoli che in dodici anni ha già superato le 500 repliche e i 30.000 spettatori) è immediatamente andato esaurito.

Singolari le proposte di baratto alimentare con offerte di pizze, vino biologico, paste e sughi appetitosi, cous cous, salsicce, marmellate, cantuccini e tante, ma proprio tante torte. I Chille sono pronti a festeggiare e soprattutto a vivere collettivamente, in comunità, questa grande abbuffata, quanto mai beneaugurante in tempo di crisi e di generale disattenzione alla produzione culturale al di là dei grandi eventi. Conferma storica dell'estate fiorentina, l’Estate a San Salvi è alla sua 14.ma edizione: vero progetto cult con oltre tre mesi di Teatro, Musica, Danza, Pittura, Cinema...da giugno a settembre. Impossibile elencare tuttti gli eventi proposti negli spazi dell’ex-città manicomio: si va dai concerti di Riccardo Tesi e Banditaliana (4 luglio), a quello per la Festa di Ferragosto con Nando Citarella e i Tamburi del Vesuvio, ed ancora dalla nuova canzone d’autore con Massimiliano Larocca, l’Orchestra del rumore ordinato, Giulia Millanta e… (SalviAmo la musica dal 17 al 20 luglio) alla grande Festa della Libera Repubblica delle Arti-il Salvino che chiuderà l’Estate sabato 15 settembre con la presenza creativa di oltre 100 Artisti di diversi linguaggi e culture. E naturalmente tanto Teatro sia con compagnie ospiti, tra le quali l’ensemble diretto da Chiara Macinai, che con produzioni direttamente firmate dai Chille: L’Uomo planetario, Lettera a una professoressa e la nuova edizione della Passeggiata - C’era una volta…il manicomio - che inaugurerà l’estate sansalvina venerdì 15 giugno alle ore 21,30.

Come già detto, l’ingresso è libero, i posti limitatissimi e già esauriti (ma i Chille si inventeranno qualcosa, ne siamo certi!), la prenotazione obbligatoria… segnalando cosa si porterà in baratto! Realizzato con un lungo percorso di laboratorio, dal 20 al 22 giugno alle ore 21,30 debutta lo spettacolo K. La felicità, libera creazione dalle opere e dalla vita di Franz Kafka. In scena un gruppo di giovani attori: Marco Bianchini, Valentina Bruschini, Andrea Degl’Innocenti, Monica Fabbri, Ginevra Freni, Damiano Galeotti, Sara Grassini, Riccardo Lorenzini, Paola Malacarne, Martina Matteis, Silvia Minichino, Costanza Nannoni, Daniela Ottanelli, Elisabetta Parenti e Bianca Porciatti, con il coordinamento di Claudio Ascoli, Sissi Abbondanza e Paolo Lauri.

I costumi, con stoffe recuperate da banner pubblicitari dismessi, sono stati confezionati in collaborazione con le donne della cooperativa sociale l’Atelier di San Salvi progetto Penelope. Lo spettacolo è costruito come un sogno-incubo tra Lettere a Milena, La colonia penale, i Diari. Incurante di evidenti anacronismi, K. La felicità va ben oltre la vita di Kafka; attraversa gli anni dell’invasione nazista di Praga, spingendosi sino al 1960 con la presenza e il duro racconto della poetessa Jana Cernà - figlia del grande amore dello scrittore praghese, Milena Jesenska - sulla necessità di un amore assoluto di mente e corpo.

In scena frammenti da In culo oggi no: “…la speranza è un’opera non censurata, cruda, crudele e mostruosa, ma assoluta. Un’opera che non sarà non dannosa alla salute, che dopo averla consumata farà vomitare e farà cacare, che dopo averla consumata farà venire nello stesso tempo un senso di felicità e un senso di terrore.” Tutto ciò…mentre Kafka, sempre ammalato in cerca di guarigione, continua fino all’ultimo a cercare e volere il positivo volendo vivere come un uomo sano e utile: “La felicità l’avrò solo nel caso in cui io possa sollevare il mondo nel puro, nel vero, nell’immutabile”.

Ingresso 8 euro, prenotazione consigliata. Da non perdere la serata speciale di Danza Araba con Gaia Scuderi, Ivana Caffaratti e altre trenta danzatrici martedì 26 giugno, con incasso a favore del Canile e Gattile del Termine. A partire dal 27 giugno tre serate dedicati ai film: si comincia mercoledì 27 con Nuovomondo di Emanuele Crialese, che racconta la storia di una delle tante famiglie siciliane che all'inizio del secolo scorso hanno tentato la fortuna sbarcando negli Stati Uniti. Tra fantasia, superstizione, poesia e caratteristici scorci di una Sicilia povera e una New York austera, si incrociano i destini di una famiglia rurale e di una donna in fuga da una storia amara.

Nuovomondo, nello stile dei Chille, è quasi una sorta di controanniversario nell’anno dei festeggiamenti per il cinquecentenario vespucciano. Giovedì 28 e venerdì 29 giugno ritorna uno dei progetti più amati dall’affezionato pubblico sansalvino: IL FILM LO SCEGLI TU. Prendendo spunto da quanto accadeva in molti cinema italiani negli anni ’70 quando erano gli spettatori a chiedere i films da programmare (a Firenze nel mitico Universale), i Chille hanno creato anni or sono una…cosa molto accattivante.

Gli spettatori, arrivando a San Salvi, possono scegliere un film in una rosa di più titoli disponibili e votarlo; i due più votati partecipano ad un ballottaggio finale per scegliere il film che finalmente sarà proiettato in serata! Un vero e proprio gioco collettivo, spesso con tifoserie organizzate e…compravendita di voti, amabilmente diretto da Claudio Ascoli. Tema di quest’estate: Ridere fa bene, con tanti movies, d’annata e più recenti. Tra i titoli disponibili, films dei fratelli Marx, di Mel Brooks, di Jacques Tati e di Antonio Albanese. Come sempre di assoluto rilievo i momenti espositivi. Si comincia con le immagini liquide di Paolo Lauri, che documentano il lungo percorso di laboratorio intorno a Kafka (da mercoledì 20 a venerdì 22 giugno), si prosegue dal 28 giugno, con un singolare vernissage itinerante dal cancello d’ingresso dell’ex-manicomio, con Stefano.

Arte e vita a San Salvi, foto e libro fotografico di Tommaso Ferro e Francesco Zellini sul pittore outsider Stefano Galdiero. E ancora, tra le altre esposizioni, l’originale Sulle strade de “Il Sorpasso” cinquant’anni dopo, mostra fotografica a cura di Deaphoto, 23 – 27 luglio, con proiezione del mitico film di Dino Risi con Gassmann e Trintignant. Ma naturalmente, Chille e San Salvi sono soprattutto Teatro. Non possiamo perciò non segnalare - in uno con la ripresa (dal 24 al 27 luglio) della fortunatissima Lettera a una professoressa dall’omonimo libro di scrittura colletiva degli allievi della Scuola di Barbiana…con la regia di don Lorenzo Milani – la presenza dal 10 al 13 luglio de L’Uomo planetario, il cui debutto è fissato lunedì 2 luglio al Teatro Romano di Fiesole, all’interno dell’Estate fiesolana. Cade quest’anno un doppio anniversario su Padre Balducci: vent’anni dalla morte e novanta dalla nascita.

I Chille – da sempre impegnati in rigorose operazioni di teatro civile e di narrazione - producono in collaborazione con la Fondazione Balducci uno spettacolo–conversazione sulla figura e le opere dello scrittore, teologo, profeta, annunciatore della Parola, militante della pace, educatore delle coscienze. “L’Europa del mercato morirà nel mercato se…” e ancora “Il ventaglio dei possibili storici si è allargato a tal punto da inglobare in sé anche la vita della specie: la specie c’è, ma potrebbe non esserci più.

Non solo, ma la decisione tra l’essere e il non essere della specie è in mano all’uomo. (…) La salvezza storica dell’uomo non è nella religione, è nella ragione, intesa come fondamento di una coscienza etica proporzionata ai nuovi problemi. (…) Noi siamo abitatori di frontiera. (…)Se noi lasciamo che il futuro venga da sé, come sempre è venuto, e non ci riconosciamo altri doveri che quelli che avevano i nostri padri, nessun futuro ci sarà concesso. (…) IO NON SONO CHE UN UOMO.” Ecco solo alcuni tra i tanti spunti, materie prime tratte dal profetico L’uomo planetario, che Padre Balducci scrisse nell’oggi lontanissimo 1985.

Il fondatore di Testimonianze vide nel deperimento degli Stati e nella crescita del diritto cosmopolitico un elemento connaturato alle leggi evolutive della specie umana. La fede nell'uomo, la considerazione che la specie ha sempre superato creativamente le sfide estreme, la possibilità dell'uomo planetario: tutto questo ha significato per Balducci se il senso di appartenenza a una comunità sopranazionale produce un progetto politico planetario. Un progetto che coincida con la «comunità mondiale».

un'entità che sta nascendo “in forza delle leggi evolutive della specie, quelle stesse leggi che hanno portato dalla tribù alla città, dalla città allo Stato-nazione”. Parole, immagini del tempo, un’intervista impossibile con lo stesso Balducci, tanti rimandi al luogo natìo (Santa Fiora), liberi collegamenti con i problemi dell’oggi e la proposta al dibattito di situazioni antiche solo adesso evidenti, ma che padre Balducci già leggeva con profetica lucidità negli anni ottanta.

Uno spettacolo per svelare l’attualità (inattuale) di Balducci. Ancora due informazioni. Molte iniziative dell’estate sansalvina sono ad ingresso libero; negli altri casi il biglietto d’ingresso per spettacoli e concerti varia tra 5 e 8 euro. La promozione è affidata anche a centinaia di manifesti numeri unici, oggi presenti sui muri di Firenze in composizione di metri 6 x 3 (v. foto), dipinti liberamente dagli affezionati spettatori sansalvini, in occasione del Calendimaggio. Info e prenotazioni: 055.6236195, chille_@libero.it, www.chille.it. Ultim’ora. Sabato 14 luglio “San Salvi”. Lettura drammatica con musica.

Testo nato da una frase tratta da una lettera scritta da una paziente/detenuta dell’ex-manicomio di Firenze, “Ti scrivo dal dentro di dentro”. Così inizia a raccontare parole senza voce di un paziente catatonico. Lee Foust, scrittore statunitense da tempo residente a Firenze, trascrive, recita, fa testimone alle parole del luogo e alle contraddizioni del monologo interiore di un personaggio taciturno. “San Salvi” rappresenta la lotta con la comunicazione, contro la società, e poi contro i medici curanti, ed anche una lotta contro se stesso e l'alienazione provocata dal rifiuto di partecipazione alla società.

Da tali contraddizioni - un testo fatto dalle parole non dette, il ricordo di un silenzio fatto di parole, il rifiuto, l'alienazione, e poi la detenzione - Foust segue le tracce della sua esperienza come straniero ed artista: il passaggio fra lingue e culture. Lo scrittore, isolato dai suoi lettori, ha usato la sua familiarità con San Salvi e i Chille attraverso le quattro stagioni di un anno come sottofondo e metafora per la trasformazione. La recitazione del testo in lingua inglese sarà accompagnata dal compositore elettro-acustico Jeff Gburek (chitarra preparata, elettronici, oggetti) e da Karolina Ossowksa-Gburek (violino elettrico, elettronici).

Nella musica, la tematica del silenzio del personaggio nella lotta per passare attraverso le pareti di identità per arrivare alla autenticità, oppure per sfuggire dalla autenticità.

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