L’Altro maggio?...E’ a San Salvi! Da anni a Firenze, oltre al Maggio fiorentino, vive un maggio di comunità, costruito dal basso, attento alle diversità, festoso: parliamo di quello di San Salvi, dei Chille de la balanza e dei loro compagni di avventura. Un maggio scoppiettante, vera anteprima dell’Estate sansalvina ormai alle porte…anche se permane l’instabilità permanente della compagnia teatrale diretta da Claudio Ascoli. Tanti gli appuntamenti da non perdere. Si comincia martedì 1° maggio con la FESTA DI CALENDIMAGGIO, una delle più celebri tradizioni popolari, oggi quasi del tutto dimenticata.
che da più di dieci anni i Chille fanno rivivere negli spazi sansalvini, in collaborazione con Unicoop Firenze. Già ai tempi dell’antica Roma pagana si festeggiava la vittoria della primavera sull’inverno; successivamente il Calendimaggio si manifestò come ricorrenza comune in molte culture del nostro continente: tra i tanti Re-Alberi di Maggio, si segnalano in Francia le Feuillu, in Inghilterra Jack-in-the-Green, nei Paesi slavi Verde Giorgio e gli stessi Robin Hood e Marion sono considerati rispettivamente Re e Regina di Maggio.
Molti sono i simboli che accomunano i festeggiamenti nelle varie tradizioni nazionali europee: dal fuoco all’albero del maggio, dall’acqua ai frutti della terra. In Toscana e a Firenze il cantar maggio, che altro non è che una variante del Calendimaggio, è giunto sino ai nostri giorni ed è tuttora ben presente in alcuni territori come la maremma o le montagne del pratese. La festa sansalvina comincia alle ore 16 con Dipingi il tuo manifesto: il tradizionale invito dei Chille agli spettatori doc a realizzare liberamente grandi manifesti (m.
1,40 x 1) che la compagnia teatrale farà poi affiggere sui muri di Firenze, componendo giganto-manifesti di m. 6 x 3 dell'estate. L’invito recita: "non occorre essere pittori: tutti possono partecipare. Porta con te solo la tua fantasia e troverai carta (grandi fogli bianchi), colori e pennelli per realizzare manifesti tutti numeri-unici!" Alle ore 17 vernissage di Florence was born young, mostra fotografica di Deaphoto, a cura di Sandro Bini e Michelangelo Chiaramida. A seguire proiezione del video Derive urbane Du012.
Il titolo della mostra vuole essere un’ironica provocazione costruttiva per una città che ha davvero bisogno di una ventata di rinnovamento civile e culturale. Undici i fotografi di Deaphoto in mostra. che con altrettante immagini esplorano il mondo giovanile fiorentino: dalla cultura al tempo libero, dal lavoro allo sport. Dalle ore 18,30 sino al calar delle tenebre e oltre... tutti a ballare con la tradizionale presenza di musica e danza popolare europea del gruppo Adanzé: un importante ensemble toscano, di casa a San Salvi, che presenta un repertorio di musica da ballo di tutt’Europa, che ancora oggi ha la capacità di coinvolgere il pubblico nella danza e far sentire lo spirito della festa.
I balli popolari proposti, nati in Francia, Romania, Paesi Baschi, Ungheria, Inghilterra, Scozia e naturalmente in Italia, sono di facile apprendimento: così basta la guida di un esperto tra il pubblico per offrire una immediata e particolare occasione di contatto tra le persone, festosamente invitate a partecipare! Ma una festa non è Festa senza un momento conviviale e ciò è ancor più vero in un anno di grandi diffficoltà: tutti i presenti sono invitati a portare con sé qualcosa da bere e da mangiare… da condividere con gli altri.
Un ulteriore momento di quel fare comunità che da sempre contraddistingue le iniziative a San Salvi. L'ingresso è libero. Un invito ancor più singolare è per l’iniziativa di domenica 13 maggio: se vuoi, porta con te la “tua” sedia e racconta la sua/tua storia. E’ l’ Associazione per una fondazione per la memoria viva di San Salvi Carmelo Pellicanò ad indire nel giorno anniversario della legge 180, comunemente nota come legge Basaglia (13 maggio 1978), una festa-incontro, intitolata TUTTI SIAMO DIVERSI, il cui sottotilo recita: testimonianze e performances sul tema del diritto alle diversità.
La Festa, domenica 13 maggio dalle ore 16 fino a notte tarda, prevede eventi artistici ed occasioni d’incontro (Massimiliano Larocca, Francesco Chiantese, Chiara Macinai, Orchestra del rumore ordinato, Laboratorio Chille de la balanza, Atelier di San Salvi con una sfilata ed una dimostrazione di lavoro di ricamo e sartoria di ex-pazienti sansalvini, Fuori binario, i fotografi Francesco Zellini e Tommaso Ferro con il pittore Stefano Galdiero, il gruppo teatro della facoltà di Psicologia, il pittore Fuad, La Taranta…), ma soprattutto testimonianze sui temi della diversità: Alessandro Margara, don Alessandro Santoro, Sergio Staino, Piero Colacicchi e Dana Simionescu (la Tinaia storica), Alberta Bigagli, Dimitri Di Bella, Magda Boi, Francesco Romiti, Giuseppe Barocchi, Corrado Marcetti….
Nell’occasione Alice Banfi presenta Sottovuoto, romanzo psichiatrico autobiografico dai luoghi della follia: la Banfi è una giovane artista con una recente, drammatica, personale esperienza di chiusura forzata in reparti psichiatrici (spdc) e poi in comunità. Sarà anche allestita una esposizione di dipinti di Antonio Brizzolari, il pittore vestito di tutti i colori che dorme a San Salvi ma ama passeggiare per Sant’Ambrogio: la mostra include anche le opere che tanto successo hanno avuto recentemente a Palagio di parte Guelfa. Nelle sale interne saranno proiettati il film di Silvio Soldini Rom tour, largamente basato sulla denuncia di Antonio Tabucchi sul rapporto tra gli zingari e la città di Firenze e, in prima assoluta, l’ultima intervista fatta allo scrittore da don Alessandro Santoro, pochi mesi prima della morte dell’autore di Sostiene Pereira. In un giorno dedicato alle diversità, anche le sedie saranno, come già detto… numeri unici, a partire dalle sedie d’artisti degli studenti del Liceo Artistico Alberti (vedi www.
sit in Florence). L’iniziativa è anche collegata al progetto Measachair, che così recita: “Una sedia. Un ambiente. Dialoghi e dissonanze, punti di equilibrio o di rottura. Possiamo identificarci in una sedia, scegliere quella che più ci rappresenta. Possiamo cambiarla, se non ci sembra più comoda. Possiamo alterarla, per lasciare il nostro segno. Possiamo addirittura portarcela in giro come un talismano. Scegliete una sedia, chiacchieriamo un po'”. Nella serata Ulisse Barnum si preoccuperà della… sopravvivenza collettiva! Per informazioni telefonare allo 055.3830199 o inviare una mail a sansalvi.memoriaviva@gmail.com Sempre attenti al rapporto tra generazioni, l’ultimo appuntamento dell’altro maggio è con uno spettacolo di teatro-scuola.
Giovedì 17 e venerdì 18 maggio alle ore 21,30 il Laboratorio teatrale degli studenti delle classi IVd e Va del Liceo Gramsci. diretto da Costanza Lanzara dei Chille con il coordinamento della prof.ssa Panarello, presenta LABIRINTI. A partire da "La casa di Asterione" di Jorge Luis Borges e dallo splendido racconto di Durrenmatt “Il minotauro”, i ragazzi, divisi per gruppi tematici, hanno lavorato alla scrittura scenica del copione, alle musiche e alla scenografia dello spettacolo, che poi interpreteranno nella due giorni sansalvina.