Il 4 novembre 1966 fu a Firenze il giorno della tragica alluvione: un evento di cui si è detto tutto o quasi in libri, fotografie, filmati, testimonianze di fiorentini e non; e poi lo straordinario lavoro degli angeli del fango...: ma cosa accadde nei luoghi di confine, che pure tra i primi furono invasi dalle acque dell’Arno? Le cronache del tempo raccontano che già alle tre del mattino il manicomio di San Salvi fu, in pochi minuti, sommerso (vedi foto). C’erano allora gli orti per l’ergoterapia, molti animali nella colonia agricola e soprattutto tanti “matti” a dormire nelle loro stanze mentre rapidamente il livello dell’acqua superava i due metri.
Venerdì 4 novembre alle ore 21, i Chille de la balanza presenteranno immagini, assai rare, e testimonianze di quei giorni: molte le “persone” (infermieri, suore, psichiatri, comuni cittadini...) che si sono rese disponibili, ma la serata è tuttora in fase di costruzione; da qui l’invito a chi abbia foto o abbia vissuto l’alluvione a San Salvi o comunque nel quartiere, a contattare la compagnia teatrale: tel. 055-6236195 o chille_@libero.it. In questi giorni, dopo la recente scomparsa di don Enzo Mazzi della Comunità dell’Isolotto, assume un particolare rilievo la testimonianza di Marcello Genivi, un angelo del fango: “Sono nato nel 1950 e quindi al momento dell'alluvione avevo solo 16 anni.
È impossibile dimenticare la straordinaria gara di solidarietà di quei giorni: giovani e meno giovani provenienti da tante parti del mondo, militari di leva e in servizio sono arrivati a Firenze per dare una mano come meglio potevano. A Firenze un ruolo determinante nell'affrontare le difficoltà del momento lo hanno avuto i centri di soccorso nati spontaneamente, ai quali appartenevano componenti di diversa estrazione sociale, religiosa, culturale e politica. Abitavo all'Isolotto e la mia parrocchia, con i parroci Enzo Mazzi e Sergio Gomiti, faceva da coordinamento negli aiuti, sia per la popolazione, sia per i luoghi alluvionati.
Ricordo il mio impegno di diversi giorni con il gruppo a togliere il fango nell'ex manicomio di San Salvi e in altre zone della città e della periferia”. L’ingresso all’incontro sansalvino è naturalmente libero: informazioni allo 055-6236195.