FIRENZE– Ticket sanitari, messi a punto tutti i dettagli tecnici del provvedimento. É senza dubbio questa la parte più corposa che dà attuazione alla manovra imposta dal governo e che la Toscana, insieme a Umbria ed Emilia Romagna, ha deciso di applicare senza colpire in maniera indiscriminata tutti i cittadini. L’intervento sarà modulato in base al reddito, senza toccare le fasce esenti: basso reddito, pensioni sociali, disoccupati, ecc., che continueranno a non pagare niente.
Gli interventi della Regione, in base ad una delibera approvata ad inizio agosto, riguardano farmaci, visite specialistiche, libera professione in intramoenia e prevenzione sui luoghi di lavoro. L’introito annuo per le casse regionali si aggira sui 66 milioni di euro. Il presidente Enrico Rossi ribadisce la scelta di rimodulare il ticket in base al reddito. “Con la manovra – spiega il presidente – il governo ha imposto di inserire un ticket di 10 euro per tutto, e per tutti indistintamente.
Ha deciso perciò di colpire in modo indiscriminato. Noi invece abbiamo fatto una scelta diversa, cercando di tutelare le fasce più deboli e di far pagare di più chi ha di più e non chi è più malato. Chi già è esente non sborserà un euro”. Ecco tutte le informazioni pratiche La Regione ha realizzato un utile vademecum che riassume tutte le novità. Inoltre ha messo a disposizione un indirizzo di posta elettronica (ticket.sanita@regione.toscana.it) ed un numero telefonico dedicato (055 4385901, attivo dalle 8 alle 20 tutti i giorni da lunedì a domenica) da contattare per avere tutti i chiarimenti necessari o per inviare segnalazioni e commenti.
Il ticket aggiuntivo, sia sulla specialistica ambulatoriale che sui farmaci, è modulato in base al reddito familiare fiscale o, in alternativa, all’indicatore ISEE. La cosa che cambia, tra specialistica e farmaceutica, è la modalità di autocertificazione del reddito. Nel caso dei farmaci questa avverrà attraverso l’inserimento di codici specifici nella ricetta stessa (a seconda che si tratti di esenzione oppure di appartenenza ad una fascia di reddito, sia familiare che equivalente ISEE) e apposizione della firma dell’utente in uno spazio apposito.
Per la specialistica il cittadino dovrà compilare e sottoscrivere una dichiarazione dove indicherà la fascia di reddito a cui appartiene, oppure, se la possiede, dovrà presentare l’attestazione ISEE. Il motivo della differenza è esclusivamente di natura tecnica, di adeguamento dei sistemi informativi. L’obiettivo, entro i primi di settembre, è di poter utilizzare gli stessi codici anche per le prestazioni specialistiche. Va precisato che per reddito familiare fiscale si intende quello complessivo lordo, che risulta dalla dichiarazione dei redditi, pari al cumulo dei redditi del dichiarante, del coniuge non legalmente separato e dei familiari a carico, al lordo degli oneri deducibili (abitazione principale, detrazioni fiscali da lavoro e quelle per carichi di famiglia).
Viene autocertificato dall’utente e sottoposto ad accertamento. Chi evade il ticket in base a dichiarazione non veritiera subirà il recupero degli importi non pagati per le prestazioni erogate e la trasmissione degli atti all’autorità giudiziaria per le sanzioni previste. Ticket sui farmaci Oltre alle categorie esenti, restano esclusi dal pagamento tutti coloro con reddito inferiore a 36.151,98 euro (autocertificato o ISEE). Queste le fasce e il ticket corrispondente:
da 36.151,98 a 70.000 euro: 1 euro a confezione, fino a un massimo di 2 euro per ricetta; da 70.001 a 100.000 euro: 2 euro a confezione, fino a un massimo di 4 euro per ricetta; oltre 100.000 euro: 3 euro a confezione, fino a un massimo di 6 euro per ricetta.Visite specialistiche Da domani parte la revisione parziale del nomenclatore tariffario, fermo dal ’97, per avvicinarlo alla media italiana.
Le visite generali passeranno da 18,60 a 22 euro, quelle di controllo da 12,90 a 20 euro. Il costo di tutte le prestazioni specialistiche di ambulatorio subirà un arrotondamento all’unità superiore (per esempio, se l’importo da pagare è di da 18,20 euro si pagheranno 19 euro). Come per i farmaci restano esclusi dal pagamento tutti coloro con reddito inferiore a 36.151,98 euro (autocertificato o ISEE). L’esclusione riguarda inoltre le ricette di valore non superiore ai 10 euro e gli esenti per le prestazioni specialistiche.
Queste sono le fasce e il ticket da pagare per ricetta (tutte le prestazioni escluse Risonanza magnetica e TAC):
da 36.151,98-70.000 euro: 5 euro; da 70.001-100.000 euro: 10 euro; oltre 100.000 euro: 15 euro.Queste invece le fasce e il ticket da pagare per ricetta per Risonanza magnetica e TAC:
da 36.151,98-70.000 euro: 10 euro; da 70.001-100.000 euro: 24 euro; oltre 100.000 euro: 34 euro.Per la libera professione (intramoenia) è previsto un contributo aggiuntivo sulle prestazioni modulato a seconda del valore della prestazione stessa.
Niente cambia per il Pronto soccorso, per il quale continuerà ad essere applicata la delibera della giunta regionale 534 del 2007, che prevede un ticket di 25 euro per i codici bianchi e azzurri. Federico Taverniti