Firenze – La Regione continuerà a coprire la differenza tra il tetto massimo di rimborso e il costo dei farmaci fuori brevetto, senza introdurre nessun ticket a carico dei cittadini. Lo stabilisce una delibera, approvata nel corso dell’ultima giunta, che di fatto rende definitivo quanto introdotto da una precedente delibera del 18 aprile scorso, per un periodo sperimentale di 30 giorni. Con la delibera di aprile, la Regione si era fatta carico delle quote a carico degli utenti per l’erogazione dei farmaci fuori brevetto (in base ai nuovi prezzi di riferimento fissati dall’Agenzia del farmaco): la nuova normativa nazionale poneva nuovi oneri a carico dell’assistito, fissando un tetto di rimborso per circa 4.200 confezioni ad un valore più basso di quello precedente. Con questa nuova delibera, la Regione stabilisce, in via definitiva, che le farmacie non devono chiedere all’assistito, all’atto della consegna del farmaco, nessuna quota di partecipazione alla spesa farmaceutica, se il prezzo del farmaco erogato è il più basso tra quelli disponibili nel ciclo distributivo. “Il disallineamento tra prezzo al pubblico dei medicinali e prezzo massimo di rimborso stabilito dall’Aifa obbligherebbe i cittadini a una contribuzione alla spesa farmaceutica – chiarisce l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia – Per questo la Regione ha deciso di intervenire, prima in via sperimentale, ora in via definitiva”.
Farmaci, nessun ticket: la Regione continua a coprire la differenza
La Regione continuerà a coprire la differenza tra il tetto massimo di rimborso e il costo dei farmaci fuori brevetto, senza introdurre nessun ticket a carico dei cittadini. Lo stabilisce una delibera, approvata nel corso dell’ultima giunta