FIRENZE- “Bene l’iniziativa del presidente Berlusconi, che manda a tutti gli italiani una lettera e un opuscolo con cui invita a non abusare dei farmaci. Peccato che, accanto a molte verità, dica, come suo solito, una bugia. E che commetta anche una grave dimenticanza”. L’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi commenta l’iniziativa del presidente del consiglio in tema di consumo dei farmaci: a tutti gli italiani (16 milioni di famiglie) arriverà presto una lettera firmata da Berlusconi, in cui il primo ministro invita a non prendere troppi farmaci, perché fanno male alla salute e anche ai conti dello Stato; chiede di evitare sprechi e pericoli, e sostiene che sono stati aumentati i finanziamenti per la sanità.
La lettera sarà accompagnata da un opuscolo che contiene una serie di raccomandazioni e consigli, illustrati dalle vignette di Giorgio Forattini. “Intanto – precisa l’assessore Rossi - il presidente Berlusconi si dimentica di dire che esistono regioni come la Toscana, dove l’accesso ai farmaci essenziali è gratuito e senza ticket, e altre, come Lombardia, Liguria, Lazio, nelle quali negli ultimi tre anni i cittadini hanno dovuto pagare una tassa odiosa sulla malattia. La bugia – prosegue – si riferisce invece all’affermazione che sarebbero stati aumentati i finanziamenti per la sanità.
In realtà il tetto alle assunzioni stabilito dalla Finanziaria e la scarsità delle risorse per l’anno in corso rischia di dare un colpo alla sanità pubblica. Ma evidentemente tutto ciò interessa poco, sia a Berlusconi che al ministro Sirchia, impegnati più a fare spot elettorali che a governare, come pure sarebbe loro compito”. La Toscana sta conducendo da anni una politica lungimirante per un corretto uso dei farmaci. Non un farmaco in meno, ma neppure uno in più del necessario: questo l’impegno della Regione, che su questo tema ha investito energie e risorse, e condotto numerose campagne.
E negli ultimi anni la spesa per i farmaci convenzionati è progressivamente diminuita, pur in assenza di ticket (che invece sono stati introdotti in altre Regioni), che costituiscono comunque un deterrente all’acquisto di farmaci. “La Regione Toscana – chiarisce l’assessore – lavora concretamente per promuovere un uso appropriato, cioè non inutile ed equilibrato, dei farmaci: questo obiettivo viene ritenuto di grande rilievo, sia per la sicurezza e la salute dei cittadini, sia per il contenimento della spesa a carico del servizio sanitario”.
(lz)