Firenze – Non è un quadro roseo quello presentato dall’assessore al Diritto alla salute Daniela Scaramuccia, la quale questa mattina in commissione Sanità ha tenuto una comunicazione in merito alla situazione del 2010 e del 2011 del servizio sanitario della Regione Toscana. L’assessore ha spiegato che, a causa di mancati finanziamenti in vari campi, le risorse disponibili per la sanità nel 2011 sono in diminuzione e quindi è necessario che le Asl operino una serie di riorganizzazioni e razionalizzazioni per far quadrare i conti. Entrando nel dettaglio, relativamente al 2010 l’assessore ha riferito che il bilancio della sanità regionale ha cambiato radicalmente volto nell’ottobre 2010, con gli effetti provocati dal disavanzo emerso nell’Asl 1 di Massa e Carrara.
Comunque il 6 aprile 2011 la Toscana si è sottoposta al tavolo di verifica degli adempimenti ministeriali con un risultato di gestione pari a -33 milioni di euro, nonostante la Asl 1 si esponesse per 52 milioni, dall’iniziale pareggio di agosto. E per i meccanismi di calcolo propri del tavolo la Toscana si è riposizionata con un credito pari a 14 milioni di euro. Quanto alla situazione 2011, ad aprile è avvenuta l’allocazione definitiva del Fondo sanitario nazionale. Il valore 2011 prevede circa 58 milioni in più rispetto all’anno precedente.
A questo valore vanno però sottratte dalle risorse disponibili: circa 30 milioni di euro a copertura delle mancate risorse del Fondo nazionale per la non autosufficienza; circa 50 milioni a copertura degli ammortamenti; 6 milioni di euro a copertura dei danni derivanti dalle emotrasfusioni e l’impatto della copertura del ticket derivante dal non adeguamento dei prezzi dei farmaci al prezzo di rimborsabilità. Quindi, secondo l’assessore “ci ritroviamo nei fatti con una riduzione delle risorse disponibili per il finanziamento delle aziende del Servizio sanitario regionale”.
Per questo la Regione ha sollecitato fra le altre cose le Asl a fissare un margine di recupero sui costi del personale, a selezionare secondo il criterio di minor costo e pari efficacia farmaci e presidi, a ridurre del 5% le spese di funzionamento e dell’80% le spese legate a convegnistica e pubblicità. La ripartizione dei fondi alle aziende, ha sottolineato l’assessore, è già avvenuta utilizzando criteri ispirati ad equità e trasparenza. A sostegno dell’esercizio 2011, ha proseguito Scaramuccia, “c’è un piano strategico rivolto non al mero contenimento dei costi, ma alla rimodulazione dell’offerta sanitaria, in funzione della qualità, appropriatezza e sicurezza delle cure, progressiva eliminazione dei duplicati organizzativi, potenziamento e integrazione.
L’obiettivo finale del disegno è quello di garantire equità e parità di accesso agli utenti e quello di costituire sui territori centri di erogazione adeguati”. Fra le azioni previste ci sono ad esempio il nuovo dipartimento di radiodiagnostica dell’area metropolitana fiorentina, appena deliberato con l’obiettivo di uniformare la qualità del servizio erogato, migliorare l’utilizzo delle macchine, ridurre le liste d’attesa. Ancora, la riduzione delle duplicazioni nelle Aziende ospedaliere universitarie; il potenziamento della rete pediatrica e sviluppo delle specialità del Meyer; la rimodulazione della attività di Ispo, con la centralizzazione degli screening, la stabilizzazione del personale e il trasferimento nella nuova sede.
La Commissione ha deciso di approfondire i contenuti della comunicazione e quindi di affrontare il dibattito nelle prossime sedute.