Livorno - E' previsto, intorno alle 20 di questa sera, l' arrivo in Toscana dei primi migranti trasferiti da Lampedusa. Una volta a Livorno, gli immigrati, con pullman saranno destinati alle varie strutture di accoglienza predisposte in Regione. E alcune decine di persone stanno manifestando davanti all'ex ospedale ortopedico di Calambrone, a Pisa, dove saranno ospitati circa 120 migranti provenienti da Lampedusa. I manifestanti, per lo più imprenditori e residenti del litorale pisano, parlano di una scelta che “potrebbe avere ricadute estremamente negative sulla stagione turistica e balneare che sta per iniziare”.
Sinistra Ecologia Libertà ribadisce che “la soluzione dell'ospedale di Calambrone per la sistemazione di cento migranti è una risposta adeguata e solidale, nell'ambito della politica dell'accoglienza della Regione Toscana che mira a ricercare soluzioni civili che rispettino in pieno i diritti delle persone. Non condividiamo l'atteggiamento di alcuni cittadini e di alcuni operatori commerciali del litorale che mascherano dietro la presunta ed eventuale crisi del turismo estivo la volontà di non accogliere persone che in questo momento stanno soffrendo e che hanno bisogno di solidareità e comprensione.
E', inoltre, inaccettabile l'aggressione subita dai gironalisti di Pisanotizie, Ansa ed RTV38 che stavano liberamente facendo il proprio dovere garantendo il diritto all'informazione per tutti. La Pisa democratica e antirazzista deve continuare la sua mobilitazione con lo spirito unitario e plurale della manifestazione di giovedì scorso a Pisa, per ribadire il sì all'accoglienza e il no ai Cie”. “Sull’emergenza immigrazione la Toscana segua gli esempi di regioni guidate dalla Lega quali il Veneto di Zaia e il Piemonte di Cota – ha detto Mario Razzanelli capogruppo di Lega Nord Toscana -, e dica un ‘no’ chiaro e netto alla cosiddetta accoglienza dei profughi che altro non è, invece, che un invasione del nostro territorio da parte di clandestini, in parte veri e propri criminali fuoriusciti dalle galere tunisine dopo la caduta di Ben Alì.
Occorre essere chiari, e chiamare le cose con il loro nome: resto assolutamente a favore dell’accoglienza di profughi dalle guerre, un dovere umanitario riconosciuto dalla legislazione internazionale, ma qui siamo davanti a ben altro. L’Italia sta diventando territorio di conquista per migliaia e migliaia di clandestini il cui obiettivo non è né sfuggire alla guerra, né alla fame - perché alla Tunisia non mancano la terra da lavorare e prospettive di sviluppo per il futuro - ma cercare da noi l’opportunità per farsi mantenere dal sistema assistenziale o peggio darsi alla delinquenza per realizzare guadagni ben più lauti di quanto permetta un lavoro regolare a casa loro”. “Le scene riprese in questi giorni nei centri di accoglienza – conclude Razzanelli -, tra fughe in massa e atti vandalici sono assolutamente inquietanti.
Cosa potrà portare questo ‘esodo’ dal Nord Africa nel nostro paese se non instabilità, nuova manodopera alla criminalità organizzata e benzina per la xenofobia, che certo non potrà che essere accresciuta nella gente per l’impatto con persone di questo genere? Sono personalmente molto preoccupato per la tenuta del nostro tessuto sociale, e ancor più preoccupato quando mi domando che paese lasceremo ai nostri figli”. “Il risultato raggiunto oggi con il Prefe tto di Firenze, che rappresenta tutte le Prefeture toscane, è la risposta civile ad un problema serio, senza aprire campi di concentramento.
La Toscana ha fatto la sua parte, e ora si ferma; adesso spetta al governo coinvolgere tutto il territorio nazionale per dare soluzione ad un problema che coinvolge 20mila migranti, un numero che non mi sembra rappresenti un’emergenza se distribuita in modo omogeneo”. Così il presidente Enrico Rossi dopo la firma dell’accordo quadro che sancisce le linee di intervento in Toscana per l’accoglienza di 500 persone; 304 sono attese già stasera su una nave che attraccherà al porto di Livorno, altre 200 mercoledì prossimo. “Condivido con il Prefetto Padoin il vivo senso di ringraziamento alle Forze dell’ordine e ai Vigili del fuoco per l’impegno che hanno assunto in questa occasione e per il compito che hanno davanti, nelle prossime settim ane, per garantire sicurezza e legalità, come d’altra parte ha sottolineato il Prefetto stesso – ha aggiunto Rossi -.
Ringraziamento che si estende in modo caloroso ai sindaci, ai vescovi, a tutto il volontariato perché hanno dato una prova straordinaria. Posso garantire che saremo loro accanto, e terremo sotto continuo monitoraggio la rete dei centri di accoglienza che abbiamo costruito in così breve tempo”. Domani il presidente Rossi incontrerà il governo: “Sono due i punti su cui sarò preciso: la condivisione della proposta del ministro degli esteri Frattini sull’applicazione dell’articolo 20 della legge Bossi-Fini, che riconosce il soggiorno con pretezione umanitaria per tre mesi fino ad altri tre.
Una misura – ha sottolineato Rossi – che garantirebbe ricongiungimenti familiari e rimpatri, e quindi un rapido svuotamento dei centri di accoglienza, favorendo anche l’espatrio verso altr i Paesi europei, primo tra tutti la Francia. Poi la decisa posizione della Toscana di non accettare nessun altro migrante, se si esclude una quota dei 250 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni chiusi in un museo di Lampedusa, finchè non vedremo attivata l’accoglienza da parte di altre Regioni che finora non hanno fatto che parole, a partire da Lombardia, Veneto e Piemonte”. Terminato lo spettacolo di Giorgio Panariello, al PalaMandela di Firenze in nottata verrà ospitata una parte dei migranti in arrivo in serata a Livorno con una delle navi partite da Lampedusa.
I migranti dovrebbero passare la notte nella struttura per poi, domani mattina, essere smistati nei siti già individuati a Firenze e nella provincia.