L'Italia è in guerra su mandato ONU. Ma il Governo sembra in totale e imbarazzante confusione. I nostri aerei volano sul territorio libico, ma il timore di alcuni ministri pare soltanto il flusso dei migranti che la dittatura di Gheddafi non è più in grado di fermare nei lager nel deserto. E che destino avrà l'accordo di amicizia Italia-Libia che è ancora teoricamente in vigore. “Prato come Lampedusa? Mi meraviglia l’irresponsabilità e la leggerezza con cui certi esponenti del centro destra continuano a diffondere un’immagine estrema e negativa di questa nostra città.
Non si rendono conto che così facendo danneggiamo noi stessi, l’orgoglio e la capacità di reagire alle difficoltà e soprattutto le imprese, piccole e grandi, che in questa fase di crisi difendono il lavoro e l’eccellenza pratese nel mondo. L’estremismo, magari per guadagnarsi qualche riga in più sui giornali, non giova alla nostra comunità”. E’ il deciso commento di Loredana Ferrara, assessore alle Politiche sociale della Provincia di Prato, alla lettera inviata ieri al ministro Maroni dall’assessore del Comune di Prato Silli e dal coordinatore del Pdl Mazzoni.
“Sarebbe stato molto più saggio se Silli e Mazzoni si fossero limitati ad affermare nella loro lettera ufficiale a Maroni, ragionevolmente, che la difficile situazione pratese con l’alto tasso di immigrazione e il forte impegno delle amministrazioni locali, Provincia e Comune di Prato per primi per rafforzare i progetti di integrazione, rende difficoltosi e non consente ulteriori inserimenti – prosegue Ferrara - Detto questo ha fatto molto bene il presidente Rossi nel garantire dare al massima disponibilità a collaborare con il ministero dell’interno per fronteggiare la vera e drammatica emergenza umanitaria di questi giorni”.