Firenze: stop al Consiglio comunale per problemi di maggioranza

Le opposizioni di centrodestra e centrosinistra attaccano la maggioranza che, facendo mancare il numero legale, ha prodotto l'interruzione dell'assemblea cittadina ed il rinvio di mozioni su tramvia e lo stop alla vendita di alcolici nel centro storico.

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
19 luglio 2010 21:34
Firenze: stop al Consiglio comunale per problemi di maggioranza

"La mancanza del numero legale verificatesi sulla mozione Fittante è chiaramente frutto di divisioni interne alla maggioranza. Questo ha interrotto l'esame non solo di questa ma anche di altre importanti mozioni, il che a pochi giorni di distanza dalla chiusura del Consiglio per le ferie estive assomiglia ad una sorta di ostruzionismo di maggioranza". Lo ha detto il capogruppo Valdo Spini che aggiunge: "Non vedo perché, nei prossimi giorni, si debba correre dietro alla maggioranza sulla maxi delibera che comprende oltre 70 varianti urbanistiche e non poter avere invece anche la votazione sulla mozione per costituire la Città Metropolitana, tanto per fare un esempio.

E' evidente - ha proseguito Spini - che c'è un malessere. Nel campo ambientale poi nonostante la buona volontà dell'assessore Saccardi, è chiaro che la presenza di un assessore specificatamente dedicato all'ambiente avrebbe forse evitato la confusione di oggi e la relativa sospensione del Consiglio." (lb) “Una maggioranza allo sbando, che si divide su una mozione presentata dal consigliere Fittante e finisce col far mancare in aula il numero legale. Questo ha comportato lo scioglimento anticipato del Consiglio comunale, impedendo la discussione di diverse mozioni all’ordine del giorno, tra le quali quella per il prolungamento dell’orario di esercizio della tramvia in ottemperanza agli orari della ZTL notturna e quella per impedire l’apertura di nuovi punti vendita di alcolici nel centro storico della città”.

Questo il commento di Francesco Torselli, consigliere comunale del Pdl. “In questo primo anno di attività - spiega il consigliere di opposizione - il nostro gruppo ha presentato 73 mozioni, ma ad oggi ne risultano discusse solo 16, una percentuale minima. Le altre sono ancora arenate nei meandri della burocrazia, nonostante per molte di esse siano già scaduti i termini per i passaggi preliminari in commissione. Ma oltre a questi ritardi nella macchina amministrativa, assistiamo anche ad una maggioranza che si divide, litiga in commissione ed in aula, smentisce continuamente sindaco e assessori e finisce col procurare lo scioglimento anticipato del Consiglio, rallentando ulteriormente la discussione delle mozioni inserite all’ordine del giorno”. “Capiamo che il Partito democratico sia profondamente lacerato al proprio interno - aggiunge ancora il consigliere di centrodestra - ma queste divisioni politiche non ritengo giusto incidano sull’amministrazione della città.

Chi è chiamato al ruolo di governo della città dovrebbe fare un percorso di maturazione che porti a superare le frazioni interne al partito, nell’interesse primario di Firenze e dei fiorentini”. “Vedere il Presidente Giani - conclude Torselli - costretto a sciogliere il Consiglio comunale in virtù delle divisioni interne al partito di maggioranza, è un gesto che fa palesemente trasparire la mancanza di rispetto per i cittadini di Firenze di questa maggioranza. Non più di una settimana fa ho chiesto al sindaco se la giunta godesse ancora della fiducia del consigliere Fittante, oggi, ancora una volta, una sua mozione divide il Pd.

A questo punto una cosa appare certa: il centrosinistra deve risolvere una volta per tutte le sue diatribe interne oppure accantonarle per sempre; governare Firenze non può essere un’attività viziata dalle lotte intestine di un partito politico, soprattutto quando questo è il partito che regge la giunta”. (fdr)

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