A San Salvi la ''Libera Repubblica''

Oltre 100 le presenze di Artisti di diversi linguaggi (pittura, danza, musica, canzone, poesia, fotografia, naturalmente teatro) per l'edizione 2009 de la "Libera Repubblica delle Arti e delle Culture" che si svolgerà domani sera, martedì 7 luglio, a San

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 luglio 2009 11:08
A San Salvi la ''Libera Repubblica''

Scriveva lo scorso anno uno spettatore della Libera Repubblica e riportiamo dal giornale Il Corriere de La Repubblica: “Salve, Salvino! In una Firenze che culturalmente spara a salve, tu ci salvi. Folle San Salvi”. Bastano forse queste poche, divertite parole a presentare un appuntamento nato solo nell’estate 2007 e già tanto radicato nella nostra città: oltre mille presenze nella scorsa edizione! Cos’è la Libera Repubblica delle Arti e delle Culture? Potremmo intanto precisare cosa non è.

Non è una notte bianca, non è cioè un momento in cui presentare tante “cose”, destinandole al semplice consumo. La Libera Repubblica è forse un momento di creazione collettiva nell’incontro tra le Arti e tra le Culture…con lo Spettatore. E’ anche la ricerca di una nuova figura di Spettatore, “attivo” come nell’utopia delle Avanguardie del ‘900 e proprio per questo… è innanzi tutto una Festa di Artisti! E’ anche il compimento del ribaltamento del ruolo di San Salvi da città manicomio, chiusa in se stessa, a volano culturale, libero e aperto per Firenze. Non è quindi un caso che all’invito dei Chille de la balanza e di Claudio Ascoli, abbiano in tanti dato la loro festosa adesione, spesso con proposte e progetti originali nati per l’occasione e che si consumeranno nella notte di martedì 7 luglio, che prevede un ingresso libero.

Oltre 100 le presenze di Artisti di diversi linguaggi (pittura, danza, musica, canzone, poesia, fotografia, naturalmente teatro e…) che vivranno in un luogo “altro”, appunto la Libera Repubblica delle Arti e delle Culture, dove c’è una moneta, il Salvino, moneta dell’arte e della follia disegnata per l’occasione da Amedeo Lanci, e che in puro clima dadaista, avrà un cambio variabile, determinato da una ruota della fortuna: così 10 euro potranno valere 1, 3, o 5 salvini a seconda del caso! E martedì 7 luglio tutto costerà un Salvino: performances, dipinti, foto, panino, birra… Non manca poi, come detto, un organo di stampa, Il Corriere de la Repubblica, realizzato con parole ed immagini prodotti dagli spettatori nel corso dell’evento e “confezionate” da Maurizio Busia e Edoardo Semmola. E a completare il clima conviviale della serata contribuirà… un buon bicchiere di vino Salvino (podere Erbolo – Gaiole in Chianti) offerto da Filippo Cintolesi a tutti i partecipanti. Tema della festa di quest’anno il verso “E’ un brusìo la vita”, da Le ceneri di Gramsci di Pier Paolo Pasolini.Impossibile elencare tutte le performances previste nella lunga sera: in spazi all’aperto e al chiuso per oltre 3.000 mq, dalle ore 18 alle 2 del mattino, quando verosimilmente sarà pronto il giornale.

Non possiamo però non citare almeno il pittore Amedeo Lanci che realizzerà in tempo reale, con l’ausilio di un trattore, una tela intitolata Il canto del sangue. E ancora gli artisti Aristides Urena Ramos e Alberto Gallingani che con il Gruppo Internazionale Capoeira Topazio-Mestre Edy presentano la performance El espacio magico y tuliviesos, bichos raros, l’attore Vincenzo De Caro e il musicista Andrea Rinaldi, le attrici Costanza Lanzara, Chiara Macinai, Cecilia Pinto, Claudia Vitale e la cantautrice Marina Giaccio con Uccidi l’Attrice, il performer Paolo Lauri con Pieno/vuoto: cercare nel vuoto, i Motus Danza di Siena, gli attori-imbonitori Angelo Fabbo e Marco Mangani, l’Orchestra del Rumore Ordinato, I Fiati sprecati, I Blues Tomatoes Combo, il cantautore Massimiliano Larocca, il Teatrino Insideout (il cui teatro di marionette aprirà la kermesse), le danzatrici contemporanee Chiara e Giulia Zecchi.

E ancora gli artisti visivi Fuad, Umberto Falchini, Laura di Egidio, Ilaria Leganza, Gustavo Mestre, Renzo Sbraci; Gaia Scuderi e il suo gruppo di Danza Araba Profumo d’Oriente, i fotografi Mario Dondero, Ivan Margheri, Massimiliano Pruneti, la danzatrice Irene Stracciati in Lei. Studio per Ofelia, le poetesse Caterina Trombetti, Alberta Bigagli e Idana Pescioli, i performers Stefano Orlandini, Joela Laghi, gli asini Ginestra e Moreno di Arci-Asino, gli attori e le attrici del Laboratorio dei Chille e il videomaker Francesco Ritondale. La Festa – che ospita anche la mostra “Innamorati di Campo Marte”, curata da Alessandra Borsetti Venier e Giuliana Occupati con oltre 180 immagini del quartiere nei primi anni del ‘900 - inizierà alle ore 18 con L’Arte dello Spettatore, incontro con Francesco De Biase, dirigente Arti Visive del Comune di Torino ed autore del libro "L’Arte dello Spettatore" (edizioni Franco Angeli).

Partecipano Ilaria Fabbri, dirigente spettacolo Regione Toscana, Alberto di Cintio, architetto, responsabile del laboratorio di comunicazione visiva della facoltà di architettura, Massimo Paganelli, direttore artistico Armunia Castiglioncello e Paolo Paoli, docente universitario per “la gestione delle imprese di arte e spettacolo”. Modera Lea Mattarella, giornalista arti visive de La Stampa. Tutti sono invitati a partecipare. L’ingresso è libero e chiunque si senta “Artista” può ancora contattare i Chille che si impegnano a mettere a disposizione uno spazio libero.

Ulteriori informazioni allo 055.6236195.

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