Padova, 7 maggio 2009– Il termine “crisi” indica un momento di rottura che segna l’abbandono di un modo di essere o di agire per adottarne uno diverso: lo spartiacque fra un “prima” e un “dopo”. Un cambio di rotta che Terra Futura, la mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica e sociale, la cui sesta edizione si svolgerà alla Fortezza da Basso di Firenze dal 29 al 31 maggio, chiede ormai da anni, e del quale questi difficili mesi hanno ricordato a tutti l’urgenza.
Una svolta auspicata oggi per l’intero sistema, perché il momento che stiamo attraversando è critico sotto il profilo economico-finanziario, ma anche ambientale e sociale.
Ma se è vero che a dominare sinora è stato un modello insostenibile, sono d’altra parte numerosi i progetti e le esperienze che hanno già iniziato a costruire il cambiamento possibile e necessario: per iniziativa della società civile organizzata, ma anche di singoli cittadini o di gruppi, di enti locali lungimiranti e responsabili, di imprese eticamente orientate. Realtà e percorsi che, oggi più che mai, Terra Futura è impegnata a far conoscere e a valorizzare.
L’evento - promosso e organizzato da Fondazione culturale Responsabilità Etica Onlus per conto del sistema Banca Etica (Banca Etica, Etica SGR, Rivista “Valori”), Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’Economia Sociale s.c., in partnership con Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente - ha infatti mostrato in questi anni soluzioni nuove ed esperienze concrete già funzionanti: progetti, iniziative e idee che intanto sono cresciute, si sono evolute e rafforzate e che - se trasferite e adattate su scala macroeconomica - possono servire non solo per rispondere oggi alla crisi, ma anche per gettare le basi per un cambiamento durevole.
Parte da qui la scelta del tema di fondo attorno al quale ruoterà l’edizione 2009: “Il tempo è opportuno: equità, solidarietà e responsabilità per uscire dalla crisi”, che è anche il titolo del position paper redatto dai promotori e partner della mostra convegno e presentato al World Social Forum di Belem lo scorso gennaio. Un invito che contiene le tre parole chiave sulle quali dovrà fondarsi la “nuova globalizzazione”, e allo stesso tempo sottolinea che la crisi di oggi è anche una grande occasione nelle nostre mani, nelle mani di tutti.
Anche la prossima edizione di Terra Futura vedrà un programma culturale articolato e di alto livello, fra seminari, dibattiti e convegni con numerosi esperti e testimoni provenienti dal mondo della politica, dell’economia e della ricerca scientifica, ma anche dal terzo settore, la cultura e lo spettacolo.
Non mancheranno poi workshop, laboratori e animazioni, per conoscere da vicino le pratiche di vita, di governo e d’impresa per costruire un futuro più equo e sostenibile.
Protagonisti dell’ampia e articolata rassegna espositiva associazioni e realtà del non profit, enti locali e istituzioni, imprese, che presenteranno progetti ed esempi concreti di un vivere diverso: dalla tutela dell’ambiente alle energie alternative rinnovabili, dall’impegno per la pace alla cooperazione internazionale, dal rispetto dei diritti umani alla finanza etica, al commercio equo...
Ben tredici sono le sezioni espositive: “Abitare naturale” (edilizia sostenibile), “Azioni globali” (intercultura, pace, diritti umani, volontariato e finanza etica), “Bio cibo&cose” (agricoltura biologica, biodinamica, prodotti ecologici e tessile naturale), “Comunicare la sostenibilità” (media, editoria e comunicazione), “Eco-idea mobility” (mobilità sostenibile), “EquoCommercio” (commercio equo e solidale), “Itinerari educativi per la sostenibilità” (educazione, orientamento, formazione e ricerca), “La terra dei piccoli” (progetti, prodotti e servizi per bambini e genitori), “NuovEnergie” (energie rinnovabili, risparmio energetico ed ecoefficienza), “Reti del buon governo” (reti associative e istituzionali), “Salute+benessere” (prevenzioni e medicine non convenzionali), “Turismo eco&responsabile” (viaggi e vacanze sostenibili) e “TutelAmbiente” (salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, riciclo e riuso).
Come sempre, tutti gli espositori, condividendo le finalità di Terra Futura, dichiarano le proprie “buone pratiche” nell’ambito dei beni comuni, della pace e della giustizia sociale, della tutela degli ecosistemi e dell’economia responsabile.
Oltre 94.000 i visitatori della scorsa edizione (maggio 2008), 220 gli appuntamenti culturali che hanno visto l’intervento di 850 relatori, 160 i laboratori e i momenti di animazione, 550 le aree espositive e 5.000 gli enti rappresentati. Un evento che oggi più che mai si pone all’attenzione per la sua portata innovativa e la forte attualità delle sue proposte.