Dopo la conclusione dell'ultimo incontro del progetto Eimid Est che ha portato a Siena dieci giovani ricercatori provenienti da tutto il mondo parte sempre da Siena una nuova iniziativa di scambio europeo tra ricercatori. Si chiama Iapp ed è parte integrante di Eimid (European initiative for basic research in microbiology and infectious diseases), il progetto è coordinato dalla società senese Alta e finanziato dall’Unione Europea e creato da alcuni da centri scientifici europei d'eccellenza nella ricerca come il Max Planck Institute di Berlino, il Centro per la microbiologia molecolare dell'Imperial College di Londra, l'Institut Pasteur di Parigi, il Karolinska Institutet di Stoccolma e la Novartis di Siena.
“Dopo la bella esperienza di Eimid Est, nel giro di pochi giorni possiamo di nuovo dirci al centro della ricerca europea nel campo delle biotecnologie – dice soddisfatto Aldo Tagliabue presidente di Alta – le iniziative di training all’estero e le opportunità di scambio si estendono sempre di più ed il cuore di questi percorsi è ancora una volta Siena e le braccia sono di Alta”.
Proprio in questi giorni il primo ricercatore di Novartis, la dottoressa Elisabetta Frigimelica è partita per Parigi dove, presso l’istituto Pasteur, resterà due anni per completare la propria formazione scientifica e tecnologica ed il proprio lavoro. Saranno quattro in tutto i ricercatori di Novartis che si sposteranno nelle altrettante sedi europee delle istituzioni partner del progetto, mentre da queste, in un’ottica di scambio partiranno altrettanti ricercatori che saranno ospitati a Siena.
“Il futuro della scienza sta proprio nello scambio di esperienze – conclude Tagliabue – per chi lavora in società private è una grande opportunità quella di lavorare in istituzioni e accademie pubbliche ed ovviamente la stessa cosa vale per i ricercatori delle Accademie che con questo progetto potranno toccare con mano come funziona la ricerca in una grande multinazionale come è Novartis”.