Da Scandicci a Santa Maria Novella: 7,5 chilometri e 14 fermate
La prima parte del tracciato, nel Comune di Scandicci, ha l'obiettivo di riequilibrare il sistema di mobilità nell'area a sud di Firenze, dove non sono mai state costruite linee ferroviarie. Da Scandicci, dove è ubicato il deposito-officina, la linea percorre via Sette Regole, via De Andrè e viale Aldo Moro. Poco dopo l'attraversamento del fiume Greve entra nel Comune di Firenze e percorre viale Nenni, via Foggini, viale Talenti e via del Sansovino.
Dopo piazza Paolo Uccello la tramvia oltrepassa l'Arno con un nuovo ponte ed entra nel parco delle Cascine lungo viale Stendhal e viale degli Olmi. Da piazza Vittorio Veneto prosegue lungo viale Fratelli Rosselli, via Jacopo da Diacceto e via Alamanni fino alla stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. Il sistema di alimentazione della linea tranviaria di basa su cinque sottostazioni di trasformazione e conversione dell'energia elettrica distribuite lungo la linea di cui tre pronte e funzionanti (deposito Vingone, Moro e Arcipressi) e due in fase di ultimazione (Paolo Uccello e Santa Maria Novella).
Le fermate sono 14: Villa Costanza, De Andrè, Resistenza, Moro, Nenni Torregalli, Arcipressi, Federiga, Batoni, Sansovino, Paolo Uccello, Olmi, Leopolda, Santa Maria Novella. I lavori sono iniziati nel dicembre 2004, la linea è costata complessivamente (incluse le spese complementari all'appalto e le opere connesse) 244 milioni di euro ed è finanziata interamente con fondi pubblici (Stato, Rfi-Rete Ferroviaria Italiana, Comuni di Firenze e Scandicci, Regione Toscana). La realizzazione è opera di un'associazione temporanea di imprese costituita da Consorzio Cooperativo Costruzioni, AnsaldoBreda, Ansaldo STS, CIET, Consorzio Toscano Costruzioni, DICOS.
La tramvia e il tessuto urbano
Lungo il percorso il tram marcia in sede riservata a doppio binario che, in caso di necessità, può essere percorsa dai mezzi di emergenza. È in genere delimitata, rispetto alla carreggiata della viabilità ordinaria, da cordoli che proteggono il tram dai mezzi su gomma senza costituire una barriera. In tutte le tratte nelle quali gli edifici sono vicini alla linea tranviaria è stata utilizzata la tecnologia di armamento a "platea flottante", che garantisce un'elevata attenuazione delle vibrazioni.
Su circa 3,8 chilometri dei complessivi 7,5 la sede tranviaria è ricoperta con erba sedum, una finitura che contribuisce alla riqualificazione ambientale e alla riduzione del rumore richiedendo minima manutenzione. Tutti gli incroci sono semaforizzati, con precedenza al tram; inoltre anche gli attraversamenti solo pedonali, mantenuti ad idonee interdistanze, sono tutti semaforizzati, per garantire sicurezza ai pedoni e regolarità di esercizio al tram. Parte delle fermate sono coperte da pensiline e sono attrezzata con panchine, illuminazione, display che segnalano arrivi e tempi di attesa, altoparlanti, emettitrici di biglietti, telecamere di sorveglianza collegate al Posto centrale di controllo e telefoni di servizio.
Nuovo verde per la città
La realizzazione della linea Scandicci-Santa Maria Novella ha richiesto di ridisegnare alcuni viali per riorganizzare lo spazio destinato a tram, auto, bici e pedoni. Un'occasione per effettuare un intervento sistematico di riqualificazione delle alberature esistenti e di realizzarne di nuove su alcuni importanti assi stradali. Per le piantagioni arboree sono state scelte piante di vivaio già sviluppate, giovani e sane, in grado di raggiungere in pochi anni un buon livello di crescita: l'età varia tra i 6-8 e 10-12 anni e la circonferenza del tronco va da 20 a 40 centimetri, dimensioni massime per garantire al trapianto una buona percentuale di successo.
Attualmente sono già stati messi a dimora 169 alberi (tigli, frassini, aceri campestri, aceri rossi, jacarande, pyrus calleryana, cersis) e nelle aiuole sono state piantate quasi 10.000 piante cespugliose. L'intervento sul verde - in particolare in piazza Paolo Uccello, piazza Batoni e viale Nenni - sarà completato il prossimo autunno. Complessivamente saranno reimpiantati oltre 500 nuovi alberi, a fronte dei 214 abbattuti durante i lavori, di cui 198 a Firenze e 16 a Scandicci.