Firenze, 12 novembre 2008- Controlli negli ospedali toscani dopo i casi di tre neonati morti all'ospedale Versilia, in provincia di Lucca. L´atmosfera al terzo piano dell´ospedale della Versilia è sempre più pesante. All'ospedale 'Versilia' si sono verificati tre casi di bambini morti al momento del parto nell'arco di pochi giorni.
Annamaria Celesti – Vicepresidente della Commissione Sanità – è la prima firmataria di una mozione da lei illustrata stamani in Aula e poi rinviata per la decisione alla IV Commissione Sanità, nella quale si chiede l’istituzione di una Commissione di indagine conoscitiva per verificare se la “rete dei servizi attualmente in atto nei 29 punti nascita della Toscana sia in grado, in tutto il percorso nascita, di assicurare una assistenza alla gestante, di tutelare la salute del bambino garantendo la massima sicurezza con modalità di assistenza scientificamente aggiornate e validate, riconoscendo sempre la naturalità dell’evento e rispettandone la fisiologicità”.
“A seguito dei tragici fatti – ha continuato Celesti presentando la mozione - verificatisi all’ospedale Versilia, la politica ha risposto nella maniera più sbagliata, entrando a “gamba tesa” con la ricerca di capri espiatori invece di mettere in atto, rispetto a quanto accaduto, tutta una serie di azioni per garantire la sicurezza dei sistemi assistenziali non solo per le gestanti e i nascituri ma anche per i professionisti”. “In Toscana l’Assessore Rossi ha esercitato il potere di indirizzo e di programmazione nel settore della salute pubblica ed in particolare sul “percorso nascita” attraverso piani sanitari e delibere specifiche, ma non ha fatto il dovuto e necessario controllo sulla corretta ed omogenea applicazione delle norme emanate.
È compito dei Direttori Generali – ha proseguito la consigliera azzurra in Aula -, da lui direttamente nominati, gestire e organizzare i servizi verificando il rispetto delle procedure e delle buone pratiche come sarebbe dovuto avvenire anche nell’Ospedale della Versilia. Di fatto – continua Celesti – già dal 2004 esiste una delibera regionale che fornisce a tutti i Direttori Generali dei punti nascita della Toscana le linee guida per mettere in atto le misure necessarie per assicurare la tutela della gestante e del nascituro con livelli di assistenza scientificamente aggiornati e validati, sempre riconoscendo la naturalità dell’evento e rispettandone la fisiologicità.
Per questo è inaccettabile che dopo ben 4 anni – ha concluso Celesti - , solo a seguito di questi tragici eventi, ci si accorga che ci sono criticità organizzative, insufficiente rispetto delle procedure standard e la mancata definizione e adozione formale di protocolli come riferisce la Commissione regionale del rischio clinico. Per questo la richiesta di una Commissione di indagine conoscitiva presso la Commissione competente”.
Dalle indagini dei tecnici del centro di gestione rischio clinico della Regione diretto da Riccardo Tartaglia emergono varie criticità nel sistema sanità in Toscana.
A riguardo è intervenuto il sen. Achille Totaro (AN/PDL): "Troppe ombre nel sistema sanità in Toscana, fiore all'occhiello del centrosinistra al potere. Non più quindi un modello da imitare, ma una compagine lacunosa e criticabile. Il quadro emerso dai controlli dei tecnici è allarmante e i rischi per i pazienti purtroppo sono in aumento. Ho presentato un' interrogazione al Ministro della Salute per sapere in che modo intenda intervenire per garantire in Toscana un servizio sanitario sicuro ed affidabile.
Non è tutto oro quello che luccica, è il caso di dire, a malincuore, poiché è in pericolo la salute dei cittadini".