Un viaggio attraverso la rappresentazione della vita dei bambini e dei loro giochi nell'antichità. Questo propone la mostra "Ludus in fabula. Giochi e immagini nell'antichità", organizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze con la collaborazione dell'Istituto degli Innocenti, e visitabile da domenica 3 febbraio al Museo Archeologico di Firenze (ingresso libero). Inaugurazione, sabato 2 febbraio, ore 11.30. Il percorso guiderà lo spettatore tra reperti rari, poesie, testi antichi dedicati ai giochi e collegherà idealmente e materialmente il Museo all' Istituto degli Innocenti dove, all'ingresso, sarà infatti esposto un piccolo Herakles in bronzo di epoca romana ritratto mentre compie la sua prima impresa da bambino prodigioso: strangolare i serpenti mandati a ucciderlo in culla.
I reperti in mostra - una novantina circa - arrivano, per la maggior parte, dalle ricche Collezioni Medicee del Museo Archeologico e a questi si aggiungono altri provenienti dal Museo Archeologico di Chiusi e dal Cantiere delle Navi Antiche di Pisa.
Tanti ed emozionanti i temi della mostra: dalle statuette dedicate da giovani madri alle divinità per chiedere assistenza nel delicato momento del parto, agli ex voto per ringraziare del bimbo nato sano, ai "sonagli" in terracotta per i neonati, fino ai giocattoli che accompagnavano i bambini nel difficile passaggio all'età adulta. Il racconto degli antichi intrattenimenti scorre dai passatempi infantili fino ai giochi d'azzardo degli adulti: dalle bambole per le bambine – significativa la gamba di bambola in avorio dell'età ellenistica –, si arriva ai bussolotti per il gioco dei dadi e le pedine, provenienti dalle navi romane di Pisa, che impegnavano i marinai durante le lunghe traversate.
Al ludus si affiancano le immagini dell'infanzia nell'antichità: numerosi bronzetti provenienti dalle Antiche Collezioni Medicee testimoniano l'uso di ritrarre insieme bambini ed Eroti (amorini), spesso indistinguibili se non per le piccole ali. Queste rappresentazioni, così come quelle di Arpocrate (versione grecizzata del dio egizio Horus, spesso ritratto con il dito portato alla bocca, che per greci e romani rappresentò il dio del silenzio) erano legate anche ai culti domestici e non mancavano mai nelle case di Greci e Romani.
"Ludus in fabula" è nata dalla collaborazione fra il Museo Archeologico Nazionale di Firenze e l'Istituto degli Innocenti.
All'esposizione si affiancheranno laboratori per i più piccini con iniziative organizzate dalla Bottega dei Ragazzi del Mudi, Museo degli Innocenti, rivolte alle scuole e alle famiglie. E sono già tante le classi in lista per partecipare al laboratorio "C'era una volta un gioco" con cui i bambini di oggi potranno scoprire "a che gioco giocavano" i loro coetanei del passato.