Dopo i primi due nati morti, l’Asl aveva composto una commissione d’inchiesta interna con il compito di indagare in maniera approfondita: adesso purtroppo siamo giunti a tre casi al reparto di Ostetricia e ginecologia dell'ospedale Versilia, dove nel mese di ottobre sono morti tre neonati nell'arco di 18 giorni. Dopo l’ultimo caso, venerdì 31 ottobre, l’assessore alla regione Toscana Enrico Rossi ha sospeso il primario dell'Ospedale Versilia, mentre la procura di Lucca ha aperto tre fascicoli di inchiesta sulla struttura considerata punta di eccellenza della sanità toscana.
“Dopo le tragiche morti di tre neonati, verificatesi in soli 18 giorni presso il punto nascita dell’Ospedale Versilia, l’assessore Rossi è chiamato in Aula a riferire sugli esiti delle verifiche compiute dalla “Commissione per il rischio clinico” che ha rilevato la mancanza di protocolli interni alla struttura relativi alle procedure di intervento in caso di criticità e soprattutto a spiegare quali sono i motivi – di cui lui deve essere a conoscenza – che hanno portato, su sua proposta recepita, dal Direttore Generale alla decisione di sospensione cautelativa dall’attività del Primario”.
Questa è la richiesta dei consiglieri regionali del Popolo della Libertà in lucchesia Maurizio Dinelli, Giuliana Baudone e di Marco Cellai (Vicepresidente del Gruppo regionale A.N.-PdL) ed Annamaria Celesti (Vicepresidente della Commissione Sanità). “Ferma restando – dichiara Annamaria Celesti – la tragicità e la concasualità degli accadimenti al punto nascita dell’Ospedale Versilia, che di fatto registra una nati-mortalità dello 0,36%, dato pressoché in linea con quelli di tutta la Regione, è indispensabile che l’Assessore Rossi si assuma la responsabilità, investendo maggiormente in risorse umane e strumentali, di superare le criticità organizzative, migliorando le procedure standard e la definizione e l’adozione formale dei protocolli in tutti i punti nascita della Toscana, partendo proprio dall’Ospedale Versilia”.
Questo per evitare – concludono i consiglieri regionali del PdL – che solo e soltanto per la casualità di alcuni eventi drammatici si mettano in evidenza lacune organizzative e procedurali come in questi casi e per assicurare non solo il diritto alla salute delle gestanti e del nascituro ma anche la tutela di tutti operatori sanitari che ogni giorno prestano la loro opera con professionalità e dedizione.