Firenze– Dal Cspo all’Ispo: con 33 voti favorevoli e 11 astenuti, l’aula consiliare ha infatti dato il via all’Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica (Ispo), decretando la gestione liquidatoria dell’omonimo Centro (Cspo). Come ha spiegato Fabio Roggiolani (Verdi), presidente della commissione Sanità, con questa legge “equilibrata” decretiamo la definitiva chiusura del Cspo e istituiamo l’Ispo, con una dotazione finanziaria di 13 milioni di euro e con la definizione delle strutture necessarie, lasciando un po’ duttili certi organismi interni, ma andando a salvaguardare la qualità delle prestazioni e soprattutto i posti di lavoro”.
Anna Maria Celesti (Fi-Pdl) ha parlato di “legge di transizione”, auspicando che il percorso in atto possa portare al riconoscimento dell’Ispo quale ente di ricerca a carattere nazionale. Tuttavia la consigliera ha accennato ad elementi non chiari, riguardanti in particolare la situazione debitoria pregressa ed i dipendenti, che portano il proprio gruppo ad optare per l’astensione, “per non dare alcuna cambiale in bianco a nessuno”. Astensione anche per il gruppo di Marco Carraresi (Udc), che si è soffermato sul disavanzo e sul personale: “Doveva essere più corretta, definitiva e certa l’individuazione dei profili professionali dell’istituendo Ispo – ha detto – Siamo in alto mare per il disavanzo accertato e intendiamo mettere la parola fine alla sottostima delle prestazioni”.
Da qui l’invito alla Giunta regionale a effettuare controlli più accurati, per non mancare l’obiettivo finale: dare risposte certe ai cittadini. Filippo Fossati (Pd), annunciando il voto favorevole della maggioranza, ha spiegato che la legge risponde alle esigenze messe in campo fin dal primo momento: “Ricerca delle responsabilità di un’amministrazione dissennata e risanamento e rilancio di una comunità di operatori che ha prodotto negli anni risultati”. “In questo quadro siamo in grado di assicurare gli operatori e soprattutto i cittadini – ha concluso – seguendo una precisa linea: riconoscere le prestazioni di qualità e andando a finanziarle in modo trasparente”.
In sede di dichiarazione di voto i consiglieri Maurizio Dinelli (Fi-Pdl), Maurizio Bianconi (An) e Marco Carraresi (Udc) hanno annunciato l’astensione, con un distinguo: Dinelli ha precisato che il proprio gruppo ha votato a favore dell’emendamento della maggioranza riguardante la stabilizzazione dei posti di lavoro.
L’aula ha quindi approvato la legge, registrando il voto favorevole dei gruppi di maggioranza e l’astensione di Fi-Pdl, An ed Udc. L’assemblea consiliare, la sera precedente, si era espressa anche sulle disposizioni per il personale delle aziende e degli enti del servizio sanitario regionale con rapporto di lavoro a termine, approvando la legge con 26 voti a favore e 5 astensioni.
Nel triennio 2008-2010, aziende ed enti dovranno provvedere attraverso procedure concorsuali alla copertura di posti di lavoro a tempo indeterminato, che fino al 23 aprile 2007 erano coperti con personale a tempo determinato. (ps)