Firenze- Le indicazioni regionali in materia di salute mentale non sempre vengono applicate sul territorio. E alla politica toscana di cura e di prevenzione, che pure è migliore di quella di altre regioni, manca quel passo in più che permette di fare un effettivo salto di qualità. Questo è quanto hanno affermato i rappresentanti del Coordinamento toscano delle associazioni per la salute mentale, che sono stati ascoltati in commissione Sanità sul tema “problematiche della salute mentale”.
I familiari hanno spiegato che esiste una grande difformità tra le varie aziende toscane nel modo in cui vengono organizzati i servizi per la salute mentale e in cui vengono spesi i fondi a disposizione, e che spesso le sperimentazioni e i progetti proposti dall’alto non vengono tradotti in pratica o vanno a morire dopo poco tempo. Per questo le associazioni hanno chiesto alla Regione di monitorare i servizi di salute mentale, per capire con esattezza quali siano gli sprechi e i livelli di efficacia, e di attuare un’effettiva integrazione fra servizi sanitari e servizi sociale per trovare soluzioni al problema del disagio mentale.
A fronte di un aumento spaventoso dei casi di disagio psichico negli adolescenti, secondo i rappresentanti delle associazioni è assolutamente necessario che la Regione lanci campagne di informazione e sensibilizzazione sul problema e punti sulla formazione degli addetti ai lavori. L’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi si è impegnato a fornire in breve tempo una fotografia esatta dello stato delle strutture sanitarie psichiatriche in Toscana, nonché del personale impegnato e della spesa effettiva.
Da parte di Filippo Fossati (Pd) e del presidente della commissione Sanità Fabio Roggiolani (Verdi) è stata avanzata la proposta di effettuare una giornata di lavoro, da parte della Commissione, sulla materia: una sorta di “stati generali” della salute mentale, accompagnata da un lavoro di ricerca specifico, che permetta di capire quali sono i punti deboli e quali sono le strategie migliori per intervenire. (cem)