Firenze- Il black out che si è verificato il 12 gennaio scorso al nuovo ospedale pediatrico “Anna Meyer” è stato oggetto dell’audizione che si è tenuta questa mattina in commissione Sanità, presieduta da Fabio Roggiolani (Verdi). Sono stati ascoltati l’assessore regionale al diritto alla salute Enrico Rossi e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitaria Meyer Paolo Morello. L’assessore Rossi ha spiegato che il 12 gennaio scorso un tubo si è rotto e ha bagnato le barre di conduzione dell’energia elettrica, mandando in tilt il quadro generale di distribuzione così come il generatore di emergenza; è rimasto in funzione invece il generatore di continuità.
Per questo alcuni pazienti sono stati trasferiti in locali attigui. Rossi però ha escluso che ci siano stati “elementi di problematicità” tanto per i bambini quanto per i genitori. Nella serata di domenica 13 gennaio, dopo il lavoro urgente di ripristino, la situazione è tornata alla normalità. “Quell’impianto di energia elettrica – ha precisato l’assessore – è in funzione dal 2005 e non aveva mai presentato problemi." Rossi ha infine comunicato che l’azienda ospedaliera ha contestato alla ditta che ha effettuato i lavori l’evento della rottura del tubo, ha chiesto ulteriori verifiche e un risarcimento per i danni materiali e di immagine.
E’ stato aperto anche un fascicolo presso la Procura della Repubblica, con l’accusa di frode in fornitura pubblica.
"L’evento che si è verificato quindi non ha alcuna connessione con il trasferimento, che ribadisco giustissimo, fatto nel dicembre scorso”. A seguito delle numerose domande dei commissari, l’assessore Rossi ha inoltre ribadito che sono stati effettuati tutti i collaudi previsti dalla legge per la nuova struttura, così come sono state a suo tempo consegnate tutte le dichiarazioni di conformità necessarie per ottenere l’agibilità.
Tuttavia, oramai a distanza di un mese dal trasferimento, è sufficiente visitare la nuova struttura di Careggi per verificare che l'ospedale presenta ancora carenze evidenti.
Ad esempio salta agli occhi la scarsità della segnaletica, per cui nel percorso di avvicinamento alla struttura e in particolare al Pronto soccorso gli utenti non incontrano quasi cartellonistica, fatto che va a complicare la già non facile viabilità della città ospedaliera. Tra l'altro non è stata completata l'asfaltatura della strada privata interna al recinto del Meyer, sicché le auto dirette all'Amergency dep. (che si trova dalla parte opposta dell'ingresso in viale Pieraccini) sono costrette a fare lo slalom tra tombini affioranti, transenne e materiale di cantiere.
“Il nuovo Meyer non è stato ancora inaugurato ufficialmente perché non è stata completata la fornitura del secondo lotto – ha spiegato ancora l’assessore – ma questo non interferisce con le attività.
Non c’è mai stato pericolo per la salute di nessuno e la struttura ha reagito bene al trasloco. Un trasloco, lo ripeto, che abbiamo deciso con l’intento di dare un servizio migliore ai bambini e ai loro genitori, perché nella vecchia sede si stava troppo stretti”.