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Oltre l’emergenza: salute, sicurezza dei lavoratori e tutela ambientale

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 gennaio 2008 19:16

Firenze– “Per la prima volta negli ultimi sessant’anni, in Italia, i diritti dei cittadini e dei lavoratori si stanno riducendo, mentre avanza la precarietà e diminuisce la sicurezza nei luoghi di lavoro. E il grido d’allarme riguarda anche la Toscana”. Questo è quanto emerso nel corso del convegno “Oltre l’emergenza: salute, sicurezza dei lavoratori e tutela ambientale” che si è svolto nell’Auditorium di Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale, che ha avuto al centro la richiesta di una strategia che prevede la sinergia e il coordinamento fra le diverse azioni ed i diversi enti che si occupano di prevenzione degli infortuni, dei controlli sanitari e delle procedure per la tutela ambientale.
Alla giornata di approfondimento, indetta dai gruppi consiliari Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Verdi e Pdci, è intervenuta anche Bruna Giovannini della Sd, segretaria questore del Consiglio regionale, che ha auspicato il superamento delle condizioni di precarietà nel mondo del lavoro e ha chiesto che la differenza di genere sia presa in considerazione quando si mettono a punto le politiche sulla sicurezza.

Ma soprattutto la Giovannini ha parlato della necessità di coordinare le politiche e le azioni di prevenzione: “Le buone leggi servono e sono importanti, ma se manca il coordinamento, se non c’è questa cabina di regia e neppure la partecipazione dei lavoratori, non si può pensare di ottenere un qualche concreto risultato”.
L’idea di una “cabina di regia” è stata esposta anche dal consigliere Luca Ciabatti del Prc, ex segretario questore del Consiglio, secondo cui occorre lavorare su due direzioni: “Ricomporre in un’unica cabina di regia l’Arpat ed i Dipartimenti della prevenzione delle varie Asl” e chiedersi “come questa cabina possa rapportarsi con Inps, Inail e tutti gli enti che si occupano di infortuni, controlli sanitari e procedure per la tutela ambientale”.
Il presidente della commissione Sanità, Fabio Roggiolani dei Verdi, ha messo l’accento sulla necessità di “non fare discorsi ma azioni concrete” e ha chiesto di porre la “necessaria attenzione” al mondo del lavoro nel suo complesso, a cominciare dall’agricoltura che “è il comparto di lavoro dove avviene il maggior numero di incidenti anche mortali”.

In questo senso, secondo Roggiolani, “manca un impegno forte anche da parte della Giunta”.
Aldo Bruno, consigliere del Pdci e presidente uscente della commissione speciale Lavoro, ha espresso “preoccupazione per la legge regionale sugli appalti che, dopo la bocciatura della Corte costituzionale, tornerà in Consiglio con un testo decurtato nelle sue parti più innovative e importanti sul fronte della sicurezza del lavoro”. Inoltre Bruno ha sollecitato “la presentazione della legge per l’istituzione del fondo di solidarietà per le famiglie delle vittime di incidenti sul lavoro”.
Il convegno è stato coordinato da Carlo Bartoloni del Prc, che evidenziato come la sicurezza sui luoghi di lavoro non possa non essere inserita nel più ampio contesto che coniuga ambiente, lavoro e salute dei cittadini.

Nel corso della giornata di approfondimento, inoltre, sono intervenuti anche il sottosegretario Giampaolo Patta del Ministero della Sanità, il coordinatore nazionale dell’Arpa–Fp–Cgil Marcello Panarese, il direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl 11 di Empoli Mauro Valiani e il coordinatore del Comitato tecnico interregionale Prevenzione e sicurezza Marco Masi.
Le conclusioni sono state tratte dall’assessore regionale al Diritto alla salute, Enrico Rossi, il quale ha affermato che “c’è una grande attenzione, in Toscana, sulla salute dei lavoratori” pur aggiungendo che “purtroppo ci sono fatti drammatici che hanno messo in evidenza come la condizione del lavoro, oggi, sia a rischio”.

Rossi ha concluso affermando che “come Regione facciamo la nostra parte” e “abbiamo aumentato i controlli che facciamo in maniera rigorosa e questo sta iniziando a dare i primi risultati e dovrà necessariamente produrne altri”. (mc)

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