Siena, 28 gennaio 2008- Rendere note le linee programmatiche che ispireranno l’azione della Fondazione Monte dei Paschi di Siena nel corso dell’anno. Questo lo scopo della conferenza stampa tenuta stamani a Palazzo Sansedoni dal presidente Gabriello Mancini, dal vice presidente Luca Bonechi e dal direttore generale (provveditore) Marco Parlangeli, che hanno illustrato gli aspetti strategici più rilevanti contenuti nel “Documento Programmatico Previsionale 2008”. Un’iniziativa che si inquadra nell’ottica della massima trasparenza che da sempre caratterizza il rapporto della Fondazione verso la comunità di riferimento nello svolgimento della sua mission volta a dare continuità ai legami plurisecolari tra territorio ed istituzioni come base di uno sviluppo equo, armonico e solidale.
Da questa premessa nasce l’impegno costante nell’incoraggiare lo sviluppo del territorio toscano, con particolare riferimento allo sviluppo economico senese anche con interventi a sostegno di progetti del Comune e della Provincia di Siena. Il documento definisce sia i programmi strategici inerenti l’attività istituzionale (con la declinazione degli indirizzi per l’attività erogativa e dei progetti propri da realizzare nell’anno) sia le modalità di gestione del patrimonio, indicando gli obiettivi da perseguire ed i relativi strumenti da attivare, sulla base delle stime disponibili per l’esercizio successivo.
La gestione del patrimonio
Base essenziale della strategia riguardante il patrimonio è il suo incremento e la salvaguardia nei confronti delle generazioni future.
E’ in questa ottica che la gestione si indirizza su un orizzonte temporale di medio-lungo termine. L’attuale distribuzione degli investimenti (immobilizzati e non) sarà comunque da rivedere in rapporto agli sviluppi dell’operazione Banca Monte dei Paschi - Antonveneta. E a proposito della Banca Mps viene ribadito che la partecipazione nell’istituto di credito proseguirà nell’ottica di salvaguardare il valore economico del patrimonio e di assicurargli adeguata redditività, in modo tale da consentire alla Fondazione una sempre maggiore capacità di realizzare i propri scopi istituzionali.
Nella definizione di una strategia di espansione - viene sottolineato - l’obiettivo di fondo rimane il consolidamento dell’indipendenza strategica attraverso la creazione di valore per gli azionisti, una struttura di governance solida, il collegamento imprescindibile con il proprio territorio, la conquista di ulteriori quote di mercato, l’efficienza dei costi e lo sviluppo dei ricavi tramite sentieri di efficientamento che pongano al centro del sistema come risorse primarie la clientela, il personale, una dimensione etica di fare banca.
La Fondazione – si ribadisce - è disponibile a condividere e sostenere eventuali ipotesi di crescita inorganica su scala ridotta mediante acquisizione di banche minori o di pacchetti di sportelli, portate avanti in modo autonomo dalla Banca nell’ambito delle proprie disponibilità patrimoniali e se necessario attraverso marginali diluizioni dell’azionista.
Tra gli altri investimenti vengono ricordate nel documento programmatico le varie partecipazioni tra cui quella in Sansedoni, in Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), in Intesa-Sanpaolo, nel Fondo F2i.
L’attività istituzionale: settori di intervento
In linea con l’operato dello scorso esercizio e dei programmi avviati, è stata confermata per il 2008 la scelta di estendere l’operatività della Fondazione a tutti i settori ammessi, con la sola esclusione della “prevenzione della criminalità”.
Come negli anni precedenti, sono stati individuati come settori rilevanti, ai quali destinare una quota prevalente delle risorse disponibili: la ricerca scientifica e tecnologica, l’arte, attività e beni culturali, lo sviluppo locale ed edilizia popolare locale, l’educazione, istruzione e formazione, la salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa.
Le risorse disponibili per fini istituzionali saranno utilizzate nel 2008 per finanziare i progetti propri ed i progetti di terzi, dando la priorità alle iniziative di area che fanno sistema.
In ogni caso saranno privilegiati, oltre ai progetti già avviati, quelli in possesso di maggiore livello di cofinanziamento, sostenibilità, contenuto innovativo, eccellenza, collaborazione, e ridotti tempi di realizzazione. Sarà in generale prestata attenzione, anche attraverso adeguati controlli, alla qualità progettuale degli interventi, al contenuto etico delle iniziative, alla effettiva presenza dei bisogni sul territorio, alla capacità di spesa dei soggetti già beneficiari di precedenti contributi, nonché alla coerenza con gli atti di programmazione degli enti locali.
I progetti propri
Cresce l’impegno finanziario della Fondazione nell’ambito dei progetti propri, quelli cioè gestiti direttamente dalla sua struttura .
Le risorse destinate a questo particolare settore passano dai 24 milioni di euro del 2007 ad oltre 46 milioni. Proseguiranno gli interventi per la realizzazione delle iniziative già avviate e saranno attivati nuovi indirizzi progettuali. Tra questi ultimi per arte e attività culturali verrà sviluppata un’indagine sui grandi complessi storici presenti sul territorio al fine di monitorarne l’entità, le caratteristiche e le potenzialità di riuso. Nel settore invece dello sviluppo locale ci si indirizzerà verso la definizione di uno studio, con il fattivo coinvolgimento dell’Università degli Studi di Siena, finalizzato alla creazione di un soggetto che istituisca e coordini gruppi di lavoro interdisciplinari, al fine di favorire l’incontro tra il sistema delle imprese ed il “mondo” della ricerca.
Un altro studio riguarderà le vocazioni nella nostra provincia in merito agli antichi mestieri artigiani, propedeutico alla individuazione di azioni mirate per lo sviluppo dell’artigianato locale. Saranno finanziate attività di formazione internazionale ad alto livello con particolare riguardo alle biotecnologie applicate alla salute dell’uomo per dottorandi e neo-laureati delle università toscane e nel settore del volontariato si stanno attivando sinergie con altre primarie Fondazioni, finalizzate allo sviluppo di progetti di cooperazione internazionale volti allo sviluppo di Paesi dell’Africa.
I progetti di terzi
In generale si tenderà a stimolare l’ulteriore miglioramento della qualità delle erogazioni attraverso lo sviluppo qualitativo delle domande che verranno presentate, assicurando nel contempo adeguati controlli per il rispetto dei tempi degli interventi e quindi della capacità di spesa.
Nell’ambito della progettualità di terzi saranno inoltre individuati prioritariamente quei progetti (progetti partecipati) che rivestono caratteristiche strategiche per il territorio e/o vedono la presenza diretta o indiretta della Fondazione tra i soci, o comunque il coinvolgimento della Fondazione stessa nella gestione, come ad esempio la Fondazione Musei Senesi, il Cantiere d’Arte di Montepulciano, la Fondazione Qualivita, Symbola, Cotec, Mecenate 90, Fondazione Siena Jazz, e altre ancora.
Fermi restando i criteri primari di selezione, continuerà in via prioritaria l’impegno verso il proseguimento del “progetto casa” e per il potenziamento dell’edilizia universitaria; la realizzazione della rete a banda larga in provincia di Siena; la valorizzazione e il rilancio del territorio di Chianciano Terme; il potenziamento delle infrastrutture viarie (tra le quali rientra anche la metropolitana leggera nel tratto Poggibonsi-Siena-Buonconvento) e di comunicazione della nostra provincia; la valorizzazione della “mobilità dolce”, rappresentata principalmente da piste ciclabili e strade bianche, privilegiando quelle iniziative che vedono il supporto anche di altri soggetti istituzionali.
Sul versante delle iniziative culturali, viene ribadita l’opportunità di perseguire una strategia di coordinamento nella realizzazione dei festival che ogni anno si svolgono sul territorio, privilegiando i luoghi di produzione e l’alta qualità. Permarrà l’impegno nel settore della sanità sostenendo le iniziative indicate nell’accordo di programma, recentemente oggetto di verifica e revisione con le varie realtà istituzionali. Ulteriori priorità di intervento saranno infine da riservare ad iniziative relative a: tutela della qualità del paesaggio per uno sviluppo sostenibile partendo dai siti dell’UNESCO per poi estendersi all’intero territorio provinciale; difesa e valorizzazione - anche attraverso iniziative di studio, ricerca e formazione – della qualità delle produzioni agricole e agro-alimentari, con particolare riguardo al contesto provinciale senese; sostegno alle opere di salvaguardia delle risorse idriche del territorio; efficientamento dei servizi pubblici locali, segnatamente attraverso il sostegno finanziario ad uno studio di fattibilità tecnica e giuridica per verificare la possibilità di dare vita ad un ambito integrato di programmazione e regolazione - tra le province di Siena, Arezzo e Grosseto - dei servizi pubblici locali; sostegno ad interventi relativi a politiche sociali, con riferimento ai bisogni delle famiglie, dei giovani, degli anziani e degli immigrati, con specifica attenzione ad agevolare l’accesso dei figli ai servizi per l’infanzia (asili nido e scuole materne); supporto alle associazioni di volontariato e più in generale al terzo settore; in tale ottica attenzione sarà posta al progetto della scuola per il terzo settore; supporto per gli interventi nel campo dei beni artistici e culturali del territorio, promuovendo eventualmente anche accordi con le istituzioni preposte.